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26 La rete <strong>LTER</strong> <strong>italia</strong>na<br />
Oltre a questa suddivisione è possibile ripartire i GeoServizi in 3<br />
differenti tipi a seconda che si parli di standard per i dati, per le interfacce<br />
di accesso ai dati o ai metadati (Zhao et al., 2007). A livello di<br />
dati, gli standard permettono di specificare la formattazione dei dati in<br />
modo che possano essere utilizzati nelle comunicazioni tra i diversi<br />
servizi web. A livello di accesso ai dati, gli standard definiscono le interfacce<br />
comuni in modo che utenti terzi possano visualizzare e scaricare<br />
i dati. Al livello dei metadati gli standard definiscono raccolte di<br />
elementi che permettono di descrivere i dati e i servizi stessi.<br />
Nella realizzazione di standard, che siano rilevanti per le infrastrutture<br />
spaziali di dati, numerose sono le iniziative attive con ruoli e responsabilità<br />
diverse. Le principali organizzazioni sono: l'Open Geospatial<br />
Consortium OGC, l'Organizzazione Internazionale per la Standardizzazione<br />
ISO, Word Wide Web Consortium W3C e naturalmente<br />
le istituzioni di normalizzazione nazionali. In questo quadro così diversificato<br />
comunque l’OGC è l’organismo che fornisce le principali<br />
specifiche di standardizzazione dei servizi utili ai dati geospaziali.<br />
L'OGC è un’organizzazione no-profit fondata nel 1994, composta da<br />
440 aziende, agenzie governative e università consorziate per sviluppare<br />
standard, disponibili al pubblico, per affrontare la mancanza di<br />
interoperabilità tra i sistemi che trattano dati georeferenziati. La tabella<br />
2.2.1 elenca i principali servizi di accesso ai dati e ai metadati, di<br />
seguito, in tabella 2.2.2 i principali servizi di processamento ad oggi<br />
definiti da OGC.<br />
Nonostante questo grande numero di GeoServizi standard, quelli<br />
effettivamente utili alla condivisione di dati presenti in ambito alla<br />
comunità <strong>LTER</strong> Italiana sono molto pochi. La scelta per l’utilizzo di<br />
un servizio geografico di accesso e condivisione, si basa su<br />
un’accurata analisi della tipologia dei dati in proprio possesso e di<br />
un’attenta scelta di quelli che si voglio condividere.<br />
Occorre infine specificare che gli standard qui elencati, sono solo<br />
alcuni di quelli attualmente utilizzati dalla comunità scientifica, gli autori<br />
si sono affidati alle metodologie di condivisione e accesso indicate<br />
dall’OGC in quanto: sono gli standard scelti dagli organi nazionali e<br />
europei che sovraintendono alla implementazione della direttiva IN-<br />
SPIRE e dalle iniziative internazionali quali SEIS (Shared Environmental<br />
Information System) e GMES (Global Monitoring for Envi-