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Qui - LTER italia

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24 La rete <strong>LTER</strong> <strong>italia</strong>na<br />

più importante è stato introdotto con l’emanazione della Direttiva IN-<br />

SPIRE (INfrastructure of SPatial InfoRmation in Europe - 2007/2/CE)<br />

da parte della Commissione Europea. INSPIRE, giacché legge comunitaria,<br />

obbliga tutti gli Stati membri ad adottare misure per la creazione<br />

di servizi che permettano la condivisione dei dati territoriali tra<br />

tutte le autorità pubbliche; con l’obiettivo di ottenere che le future politiche<br />

ambientali possano contare su una quantità più elevata di informazioni<br />

e quindi risultare più efficaci. Altre direttive supportano la<br />

direttiva INSPIRE, imponendo alle autorità pubbliche di rilasciare i<br />

propri dati quando richiesto (Environmental Information Directive -<br />

2003/4/EC), e di facilitare il loro riuso (Public Sector Information Directive<br />

- 2003/98/EC).<br />

La legislazione Europea è quindi concorde al fatto che tutti i dati<br />

territoriali, cioè quelli che “… attengono ad una località o un’area<br />

geografica specifica …”, “… detenuti da o per conto di una autorità<br />

pubblica …” siano “… archiviati, resi disponibili e conservati ad un<br />

livello più idoneo …”. Questi obblighi non si applicano automaticamente<br />

ai grandi volumi di dati prodotti e conservati da Enti o Istituzioni<br />

di Ricerca, che non hanno alcun ruolo formale nel governo o<br />

nella pubblica amministrazione. E’ pur vero però che molti di questi<br />

dati sono stati raccolti in ambito di programmi di ricerca finanziati<br />

dalla Comunità Europea, con l’intento di migliorare le conoscenze<br />

ambientali e poter dare un indirizzo alle future legislazioni.<br />

Al di la dell’inquadramento legislativo, ora, l’organizzazione di<br />

questi dati è frammentata, di qualità incerta e quindi problematica da<br />

combinare in modo coerente. Poter confrontare dati provenienti da<br />

fonti diverse diventa così una sfida e un’opportunità (AA.VV., 2010).<br />

Le unità di misura possono essere diverse per la stessa variabile misurata,<br />

o gli stessi parametri possono essere misurati con metodi diversi.<br />

Le sinonimie, la duplicazione di nomi di specie, la suddivisione in<br />

forme o in gruppi funzionali, sono un valore aggiunto ma la mancanza<br />

di liste controllate complica il confronto e il reale utilizzo. Gli studi<br />

multidisciplinari sono applicabili a piccole collezioni di dati o con<br />

sforzi di armonizzazione dei dati stessi: le variabili fisiche e dati biologici<br />

raccolti durante una campagna di misura sono elaborati da<br />

gruppi diversi e conservati in archivi diversi e comunque spesso non<br />

concordano nel loro modello dei dati.

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