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I siti <strong>LTER</strong> 53<br />
Il sito è rappresentativo degli ambienti forestali del piano montano<br />
e subalpino e degli ambienti rupicoli e prato-pascolivi del piano alpino.<br />
L'area è caratterizzata da aspetti paesaggistici estremamente suggestivi<br />
e da ambienti modificati in misura del tutto marginale dall'attività<br />
dell'uomo; l'accidentata orografia ha infatti limitato da sempre le<br />
tradizionali attività agro-pastorali e, più di recente, ha impedito lo sviluppo<br />
del turismo di massa sia estivo, sia invernale.<br />
L’area del Mont Avic è situata nella fascia di transizione fra il polo<br />
di aridità della Valle d’Aosta centrale ed il settore sud-orientale della<br />
Regione, caratterizzato da precipitazioni piuttosto elevate. Il substrato<br />
roccioso prevalente è rappresentato dalle ofioliti; soltanto nel vallone<br />
di Dondenaz sono presenti ampie superfici dominate dai calcescisti.<br />
La vegetazione è composta per oltre un terzo della superficie da vaste<br />
foreste di pino uncinato, pino silvestre, larice e faggio. Altri aspetti naturali<br />
interessanti e vari arricchiscono l'area protetta: peculiari caratteristiche<br />
geomorfologiche e geologiche (degni di nota i vasti affioramenti<br />
di serpentiniti), endemismi floristici alpini e associazioni vegetali<br />
legate al substrato delle pietre verdi, decine di specchi d'acqua, di<br />
acquitrini e torbiere, numerose specie animali rare e localizzate, favorite<br />
dalla presenza di ambienti poco diffusi sulle Alpi occidentali <strong>italia</strong>ne.<br />
Negli anni 2002 e 2003 sono stati effettuati rilievi vegetazionali,<br />
in accordo con il protocollo GLORIA (GLobal Observation Research<br />
Initiative in Alpine environments) su tre aree sommitali interne al territorio<br />
del Parco, a quota variabile tra 2.340 e i 2.790 m. Il monitoraggio<br />
è stato ripetuto nel corso delle estati 2009 e 2010. In alcuni punti è<br />
stato inoltre realizzato il monitoraggio delle principali variabili pedoclimatiche.<br />
Nel 2005-06 sono stati effettuati il monitoraggio delle deposizioni<br />
atmosferiche di inquinanti ed il monitoraggio speditivo delle<br />
caratteristiche chimico-fisiche delle acque di torbiera, al fine di quantificare<br />
l'effetto del pascolamento sull'idrochimica delle aree umide;<br />
tali attività sono state finanziate nell’ambito del progetto Interreg IIIA<br />
n. 121 CoGeVa-VAHSA “Conservation Gestion Valorisation - Espaces<br />
Protégés Vallée d’Aoste / Haute Savoie”.