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Qui - LTER italia

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174 La rete <strong>LTER</strong> <strong>italia</strong>na<br />

tilicoltura, i cui impianti, tra i più grandi d’Italia, sono localizzati in<br />

entrambi i Seni. Dal 1889, il Primo Seno ospita l’Arsenale della Marina<br />

Militare. I primi studi sul bacino risalgono agli inizi del secolo<br />

scorso, quando nel 1914, al fine di rilanciare la molluschicoltura, fu<br />

costruito il Regio Istituto Demaniale di Biologia Marina, ora Istituto<br />

per l’Ambiente Marino Costiero del CNR. Per individuare le condizioni<br />

ambientali più favorevoli all’allevamento dei mitili, furono condotti<br />

studi mirati sulle variabili chimico-fisiche dell’acqua di mare, ossia<br />

temperatura, salinità, ossigeno disciolto. Successivamente, si aggiunsero<br />

gli studi su nutrienti e clorofilla, ed infine, a partire dagli anni<br />

’90, fu considerato anche il particellato sospeso.<br />

Negli anni ’20, furono avviate le prime ricerche sul comparto biotico<br />

che riguardavano le macroalghe. Si tratta di lavori floristici che non<br />

riportano lunghe liste di specie ma soltanto alcune osservazioni su pochi<br />

taxa; comunque, tutti gli esemplari raccolti all’epoca in Mar Piccolo<br />

sono conservati in un erbario piuttosto ricco (Erbario Pierpaoli), che<br />

può essere considerato una vera e propria serie storica di dati. Successivamente,<br />

informazioni sporadiche sulle macroalghe furono riportate<br />

in lavori generici sul bacino. Solo alla fine degli anni ’80, fu avviato<br />

lo studio sistematico del fitobenthos, sia da un punto di vista floristico<br />

che vegetazionale, studio che è ancora in corso.<br />

Le prime ricerche sullo zoobenthos risalgono alla metà del secolo<br />

scorso, e sono tuttora in atto. Gli studi sulla biodiversità dei batteri<br />

hanno avuto inizio negli anni ’80, mentre le ricerche sul fitoplancton<br />

(stadi attivi e stadi di resistenza) e sul necton, soprattutto sui giovanili<br />

delle specie di interesse commerciale, sono ancora più recenti. Infine,<br />

a partire dagli anni ’90, il Mar Piccolo è stato approfonditamente studiato<br />

relativamente alla presenza di metalli pesanti (Hg, Pb, Cd, Cu,<br />

Zn, Ni and V), IPA e PCB nei sedimenti e al loro impatto sui molluschi<br />

eduli.<br />

Attualmente sono presenti serie storiche di dati delle seguenti variabili<br />

chimico-fisiche: T, S, O 2 %, pH, PAR, TPM, TPOM, Chl a,<br />

Carboidrati, Proteine, attività ETS, N-NH 4 , N-NO 3 , N-NO 2 , P-PO 4 , S-<br />

SiO 2 , N tot , P tot .<br />

Le biocenosi attuali sono diverse da quelle presenti fino al 2000,<br />

anno in cui è stata chiusa la maggior parte degli scarichi fognari. Il<br />

cambiamento è desumibile soprattutto dalle variazioni della flora e

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