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I siti <strong>LTER</strong> 159<br />
14. Laghi Himalaiani<br />
A. Lami<br />
Sigla: IT11-001-A<br />
Status di protezione: il sito è nel parco naturale del Sagarmatha, Nepal<br />
Persona di contatto: A. Lami, CNR ISE, Verbania.<br />
Enti coinvolti: CNR ISE, Verbania, CNR IRSA, Brugherio, CNR ISAC Bologna,<br />
Comitato Ev-K2-CNR.<br />
Il parco nazionale di Sagarmatha si trova in Nepal. Istituito nel<br />
1976 e dal 1979 inserito tra i patrimoni dell'umanità dal’UNESCO,<br />
racchiude un'area di 1148 km² e spazia in altitudine dai 2845 metri di<br />
Jorsalle agli 8850 della cima dell'Everest. All’interno del Sagarmatha<br />
National Park, in collaborazione con il Comitato Ev-K2-CNR,<br />
l’Istituto per lo Studio degli Ecosistemi (CNR-ISE) e l’Istituto di Ricerca<br />
Sulle Acque (CNR-IRSA) a partire dal 1989 hanno avviato una<br />
serie di studi limnologici sui corpi lacustri situati a quote superiori a<br />
4300 m. In quest’area son stati individuati, attraverso l’analisi delle<br />
immagini da satellite, diversi corpi idrici molti dei quali sono stati<br />
successivamente visitati e campionati per una valutazione delle loro<br />
caratteristiche chimiche e biologiche (Lami e Giussani 1998)<br />
Queste ricerche, svolte nell’ambito del Progetto Ev-K2-CNR e in<br />
collaborazione tra Il CNR-ISE, e il CNR-IRSA, hanno permesso di<br />
condurre indagini limnologiche con particolare riguardo al campo<br />
dell’idrochimica, della biologia e dello studio dei sedimenti. In<br />
quest’area infatti le informazioni limnologiche sui laghi erano praticamente<br />
assenti, se si escludono i lavori pionieristici di Löffler (1969).<br />
Nei due decenni di indagini limnologiche condotte nel SNP, un importante<br />
sforzo è stato posto per integrare le ricerche con altre discipline<br />
(climatologia, idromorfologia, glaciologia, ecc.) e sono stati individuati<br />
i due laghi situati nei pressi del Laboratorio-Osservatorio<br />
“Piramide” come siti di riferimento in cui svolgere un attività di osservazione<br />
a lungo termine (Fig. 14.1). La possibilità di ripetere le a-<br />
nalisi chimiche e biologiche sulle acque di alcuni laghi per diversi anni<br />
successivi (una serie temporale che già copre quasi 20 anni) ha consentito<br />
di misurare la variabilità temporale di queste comunità biologiche.