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144 La rete <strong>LTER</strong> <strong>italia</strong>na<br />

12.1. Lago Bidighinzu<br />

Sigla: IT10-001-A<br />

Status di protezione: nessuno<br />

Persona di riferimento: B. M. Padedda, Dipartimento di Scienze Botaniche, Ecologiche<br />

e Geologiche, Univ. di Sassari<br />

Enti coinvolti: En.A.S. - Ente Acque della Sardegna<br />

Fig. 12.1.1. Lago Bidighinzu.<br />

Lago Bidighinzu<br />

Lat. 40,5561 Lon. 8,6612<br />

Area bacino imbrifero 52 km 2<br />

Area lago 1,5 km 2<br />

Volume lago 11 10 6 m 3<br />

Livello medio 318 m s.l.m.<br />

Profondità media<br />

7,3 m<br />

Perimetro<br />

10,8 km<br />

Altezza diga<br />

40,2 m<br />

Il Lago Bidighinzu (Fig. 12.1.1) si trova nella Sardegna nordoccidentale,<br />

nel territorio dei comuni di Thiesi e Bessude (Sassari), ed<br />

è stato invasato nel 1958. Le sue acque sono destinate esclusivamente<br />

all’uso potabile. L’acqua di afflusso dal bacino imbrifero non è sufficiente<br />

a coprire i fabbisogni cui il lago è destinato, per cui vengono<br />

addotti volumi variabili dal contiguo bacino del Coghinas e dal Lago<br />

Temo. La raccolta dei dati è iniziata nel 1978, è tuttora in corso, e riguarda<br />

principalmente le variabili limnologiche di base e quelle relative<br />

allo studio dello stato trofico, dell’ecologia del fitoplancton e dello<br />

sviluppo di specie tossiche di Cyanophyceae.<br />

Il L. Bidighinzu sin dalle sue origini ha evidenziato gravi problematiche<br />

di tipo ecologico, legate all’elevato stato trofico. Per ovviare a<br />

ciò e poter disporre di una risorsa utilizzabile per la potabilizzazione,<br />

nel tempo sono stati realizzati diversi interventi, orientati ad arginare<br />

gli effetti e non a risolvere le cause del problema. Tra questi si ricorda<br />

l’uso di sostanze alghicide (solfato di rame) già nel 1965 che, in realtà,<br />

esacerbò il problema, provocando la putrefazione ed il deposito sul<br />

fondo del lago del materiale, alterando ulteriormente le caratteristiche<br />

organolettiche dell’acqua; l’installazione di un sistema di microfiltri in<br />

ingresso all’impianto di potabilizzazione; la realizzazione di un im-

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