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166 La rete <strong>LTER</strong> <strong>italia</strong>na<br />
Porto), Vene di Bellocchio e Sacca di Bellocchio.Le attuali Valli di<br />
Comacchio sono il residuo di un complesso vallivo che ha avuto la sua<br />
massima estensione nel XVI secolo quando copriva circa 50.000 ha si<br />
superficie.<br />
Valli di Comacchio<br />
Lat. 44,60741 Lon. 12,16983<br />
Area 115 km 2<br />
Livello medio<br />
0 m s.l.m.<br />
Profondità max<br />
2,5 m<br />
Profondità media<br />
0,8 m<br />
Salinità<br />
20-35 psu<br />
Tempo di residenza 100 giorni<br />
Fig. 15.2.1. Valli di Comacchio.<br />
Questi si ridussero progressivamente con le bonifiche iniziate alla<br />
metà del XIX secolo e protrattesi fino alla fine degli anni ‘60 del XX<br />
secolo. All’interno delle valli sono ancora visibili numerose strutture<br />
relitte di cordoni litoranei e di alvei fluviali, che spesso sono utilizzate<br />
per delimitare singoli bacini. Le comunicazioni con il mare avvengono<br />
attraverso il canale di Porto Garibaldi, il Canale Logonovo e il Canale<br />
Bellocchio-Gobbino. Per gli ultimi due canali le comunicazioni sono<br />
difficoltose, a causa di frequenti insabbiamenti che si verificano alle<br />
foci. Fenomeni di inquinamento hanno in passato reso problematico il<br />
rifornimento di acque dolci dal Reno per le valli Fossa di Porto e Lido<br />
di Magnavacca. La salinità è variabile nel corso dell’anno e diversa da<br />
un bacino all’altro talvolta anche nell’ambito di uno stesso bacino, sia<br />
per motivi meteoclimatici (evaporazione e precipitazione) sia per il<br />
regime idraulico che viene utilizzato nei singoli casi. In genere la salinità<br />
diminuisce da N verso S per l’influenza delle acque del Reno. Le<br />
prime evidenti modificazioni rispetto agli anni ‘70 hanno visto l'aumento<br />
della torbidità dell’acqua a causa della drastica riduzione della<br />
componente macrofitica e marcrolgale (Ruppia e Lamprothamnium) a<br />
favore di abbondanti fioriture di fitoplancton alla cui composizione<br />
partecipano soprattutto picocianobatteri e Nannochloropsis. Ciò ha