31.05.2013 Views

Rivista italiana di numismatica e scienze affini - Medievalcoinage.com

Rivista italiana di numismatica e scienze affini - Medievalcoinage.com

Rivista italiana di numismatica e scienze affini - Medievalcoinage.com

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

130 G. CASTELLANI<br />

nell'in<strong>di</strong>ce aggiunge il motivo per cui i Tomassini<br />

erano carcerati e cioè « per testoni falsi da essi<br />

battuti » : aggiungasi che lo stesso <strong>com</strong>pilatore nel<br />

riferire sommariamente l'ac<strong>com</strong>odamento fatto da<br />

Galeotto Tomassini col Comune pel canone della<br />

zecca nel 1589, aveva soggiunto: « per cagione del<br />

« quale si perdette tale onore. » Così che mi pare<br />

che, sull'autorità <strong>di</strong> tale <strong>com</strong>pilatore che ebbe certo<br />

a sua <strong>di</strong>sposizione molti documenti che ora ci man-<br />

cano, possiamo ritenere accertato che gli zecchieri<br />

fossero Galeotto e Giambattista Tomassini. Nei testoni<br />

<strong>di</strong> Clemente Vili, N.' 197-200 dell'Elenco, troviamo<br />

le sigle GT che corrispondono esattamente al nome<br />

dello zecchiero, sebbene il Cinagli ("3) le riferisca a<br />

Guglielmo Troncio da Pisa amministratore della<br />

zecca <strong>di</strong> Roma, ciò che potrà essere pei prodotti <strong>di</strong><br />

quella zecca speciale e non per quelli <strong>di</strong> questa <strong>di</strong><br />

Fano la quale, sebbene <strong>di</strong>pendente <strong>di</strong>rettamente dallo<br />

stato, pure doveva avere amministrazione separata.<br />

Galeotto Tomassini era stato zecchiero nel 1588<br />

e 1589, <strong>com</strong>e vedemmo, e la memoria dei lauti gua-<br />

dagni allora fatti colla emissione delle baiocchelle<br />

doveva fargli sentire la pochezza dei lucri presenti,<br />

quin<strong>di</strong> la tentazione <strong>di</strong> valersi dello stesso sistema<br />

per aumentarli. Ma ora il consenso dello stato non<br />

c'era più in tale operazione che <strong>di</strong>ventava quin<strong>di</strong><br />

fraudolenta anche agli occhi della legge. D'altronde<br />

la posizione sua e del figlio, <strong>di</strong> famiglia nobile e<br />

doviziosa, facenti parte del Consiglio Comunale <strong>di</strong><br />

Fano, stretti in parentela con le principaH famiglie,<br />

onorati <strong>di</strong> cariche e <strong>di</strong> ambascierie dal Comune,<br />

poteva, fino ad un certo punto, garantirli dell'impu-<br />

nità. E <strong>di</strong> questa potevano altresì renderli fiduciosi<br />

le importanti relazioni da essi fatte in Roma dove<br />

(113) Cinagli, pag. 183, nota (i).

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!