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Rivista italiana di numismatica e scienze affini - Medievalcoinage.com

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32 G. CASTELLANI<br />

del trenta per cento all' incirca. Questo provento era<br />

una frazione piccola e quasi insignificante <strong>di</strong> fronte<br />

alle molte entrate e spese corrispondenti della Casa<br />

<strong>di</strong> Pandolfo Malatesta ed era <strong>di</strong> molto inferiore a<br />

quello che si ottiene anche ora con la coniazione del<br />

rame e del nichelio e non poteva quin<strong>di</strong> essere l'unico<br />

motivo della produzione <strong>di</strong> tale moneta che dobbiamo<br />

invece cercare nella necessità <strong>di</strong> un mezzo <strong>di</strong> scambio<br />

nelle piccole transazioni. E che ciò sia, apparisce<br />

anche dalla quantità limitata e quin<strong>di</strong> proporzionata<br />

al bisogno che ne fu prodotta. Se il guadagno o<br />

beneficio fosse stato l'unico movente delle emissioni<br />

<strong>di</strong> moneta, queste sarebbero state più abbondanti e<br />

frequenti e probabilmente anche il titolo sarebbesi<br />

abbassato, poi che il prezzo dell'argento abbastanza<br />

elevato permetteva <strong>di</strong> ricavarne un utile non in<strong>di</strong>f-<br />

ferente.<br />

L' ingerenza del <strong>com</strong>une in questa monetazione<br />

fu assolutamente nulla <strong>com</strong>e era presso che nulla<br />

anche in tutto il resto, poi che, <strong>com</strong>'ebbi ad osservare<br />

nel capitolo precedente, in tutte le prerogative,<br />

regalie e proventi del <strong>com</strong>une si era sostituito il Vi-<br />

cario della Chiesa e il <strong>com</strong>une restava un nome vano.<br />

A questo periodo vanno assegnati i piccioli col<br />

nome <strong>di</strong> Pandolfo descritti nell' elenco delle monete<br />

Fanesi che segue queste memorie dal N.° 8 al N.'' 17.<br />

Infatti il peso me<strong>di</strong>o dei nove esemplari è <strong>di</strong> milligrammi<br />

385 e quin<strong>di</strong> corrisponde al peso dei denari<br />

ricordati nel co<strong>di</strong>ce ora esaminato.<br />

Non posso però con altrettanta sicurezza assegnare<br />

a questa o a qualsiasi altra epoca della si-<br />

gnoria <strong>di</strong> Pandolfo la moneta descritta al N.° 19<br />

dell'elenco suddetto. Questa pesa milligrammi 840<br />

ossia il doppio del piccolo e quin<strong>di</strong> è un quattrino<br />

e <strong>di</strong> quattrini non abbiamo menzione veruna nel conto<br />

che riguarda soltanto i pizoli. Potrebbe darsi che vi

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