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Rivista italiana di numismatica e scienze affini - Medievalcoinage.com

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36 G. CASTELLANI<br />

Mi par degno <strong>di</strong> osservazione che queste notizie<br />

ci vengano unicamente dagli atti consigliari che<br />

erano muti su questo argomento sotto <strong>di</strong> Pandolfo:<br />

questo farebbe credere , <strong>com</strong>e ebbi occasione <strong>di</strong><br />

osservare più sopra, che il nuovo Signore avesse<br />

riconosciuto nel Comune il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> Zecca e in<br />

genere fosse piìi rispettoso delle prerogative <strong>com</strong>unali.<br />

Sta in fatto però che Sigismondo, <strong>com</strong>e avevano<br />

fatto Carlo e Galeotto Roberto, coniò moneta in<br />

Rimini col suo nome arrogandosi quivi quel <strong>di</strong>ritto<br />

che avrebbe rispettato a Fano.<br />

E non essendovi monete col nome <strong>di</strong> Sigismondo,<br />

non è facile stabilire quali siano quelle coniate sotto<br />

il suo dominio.<br />

Il Bellini attribuì a quest' epoca il picciolo de-<br />

scritto al N." I (Anonime) dell'elenco <strong>di</strong> monete che<br />

vien dopo questi cenni, e potrebbe esserlo quando non<br />

sia invece il picciolo anteriore a Pandolfo Malatesta<br />

<strong>di</strong> cui ho parlato più sopra.<br />

Il Nolfi nelle sue Notizie Istoriche <strong>di</strong> Fano manoscritte<br />

ci descrive così le monete che egh reputa<br />

più antiche (^^): « Ne ho ben trovate due <strong>di</strong> rame<br />

« che conservo appresso <strong>di</strong> me, <strong>di</strong> grandezza <strong>di</strong> un<br />

« sesino dei nostri da una parte delle quali vi è<br />

« una piccola immagine <strong>di</strong> un santo vestito con<br />

« pianeta in abito sacerdotale con la Mitra in capo<br />

« ed il pastorale in mano ed intorno con lettere<br />

« molto legibili SANCTVS PATERNIANVS. Dall'altra parte<br />

« vi è r arma della <strong>com</strong>munità con li Rastelli ed<br />

« intorno: CIVITAS FANI. » Quin<strong>di</strong> secondo lui si trat-<br />

terebbe dei piccioli illustrati dal Brambilla e dal<br />

Papadopoli, <strong>di</strong> cui ai N.° 263 dell'elenco sopra ri-<br />

cordato, o meglio quello soltanto descritto al N.° 2,<br />

perchè quello al N.° 3 porta il nome PATRIGNIAN in<br />

(16) Nolfi, Op. cit, Lib. II, pag. 77.

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