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Rivista italiana di numismatica e scienze affini - Medievalcoinage.com

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LA ZECCA DI FANO 51<br />

denari <strong>di</strong> piccoli ciascuno, che abbiano un' oncia <strong>di</strong><br />

argento fino per libra e ne vadano lire sette per<br />

libra. Non essendo riportate dall' Orsini variazioni<br />

anteriori al 1519, possiamo ritenere che avessero<br />

vigore anche in quest'anno. Per conseguenza la bontà<br />

delle monete da coniarsi doveva essere <strong>di</strong> millesimi<br />

83.33 e il peso all'incirca <strong>di</strong> milligrammi 807.<br />

Il non conoscersi monete <strong>di</strong> Fano segnate col<br />

nome <strong>di</strong> Leone X fa sorgere il dubbio che questi<br />

capitoli siano rimasti allo stato <strong>di</strong> scritto senza avere<br />

avuto la loro effettuazione. Questo dubbio può <strong>di</strong>rsi<br />

certezza per le monete <strong>di</strong> argento, ma non pei quat-<br />

trini. Infatti la moneta anonima descritta al N." 4<br />

dell' Elenco pel tipo e la tecnica si attaglia perfet-<br />

tamente a questo periodo: non così pel peso che<br />

risulterebbe inferiore a quello stabilito dai capitoli.<br />

Il criterio del peso però non è atten<strong>di</strong>bile in via<br />

assoluta trattandosi <strong>di</strong> pochi esemplari che variano<br />

considerevolmente da 45 a 70 centigrammi. Queste<br />

<strong>di</strong>fferenze <strong>di</strong> peso anzi mi confermano nella idea che<br />

in alcune emissioni si usassero tipi e coni <strong>di</strong> altre<br />

con ton<strong>di</strong>ni e quin<strong>di</strong> con pesi <strong>di</strong>versi, non solo ma<br />

che si stampassero, ad esempio, denari e quattrini<br />

col conio medesimo con lievissime <strong>di</strong>fferenze nel peso<br />

o nella lega soltanto.<br />

Se avessi notizie precise degli incisori dei coni,<br />

potrei trarne argomento per assegnare con maggiore<br />

sicurezza la moneta in <strong>di</strong>scorso a questo periodo.<br />

Disgraziatamente nessuna notizia riguardante gli ar-<br />

tefici che lavorarono le stampe fu da me rinvenuta.<br />

Però da un documento pubblicato da Eugenio<br />

Muntz (39) sappiamo che il Pontefice Leone X af-<br />

(39) Mììntz Eugène, L'Atelier Monétaire de Rome. Documenis iné<strong>di</strong>ts<br />

sur les graveiirs de Monnaies et de Sceaiix et sur les Mcdailleurs de la<br />

Cour Pontificale depitis Initocent Vili jusqu'à Paul III. En : " Revue<br />

Numismatiquc „ y»^^ Serie, Tome II. Paris, 1884, pag. 246.

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