31.05.2013 Views

Rivista italiana di numismatica e scienze affini - Medievalcoinage.com

Rivista italiana di numismatica e scienze affini - Medievalcoinage.com

Rivista italiana di numismatica e scienze affini - Medievalcoinage.com

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

436 M. BAHRFELDT<br />

16. /E Sentisse (?) Manca nel Babelon.<br />

Testa <strong>di</strong> Cerere coronata Ercole a dr., abbatte con<br />

<strong>di</strong> spighe a dr.; <strong>di</strong>etro, una il ginocchio sin. un cervo af<br />

lettera oscura, forse S Cer- ferrato con ambe le mani per<br />

chio <strong>di</strong> perline. le corna. Dietro, la clava, e<br />

neir esergo ROMA<br />

Sul rovescio è rappresentata senza dubbio una delle<br />

fatiche d'Ercole, e certo la caccia della cerva cerinitica, sacra<br />

ad Artemide, con le corna d'oro e le gambe <strong>di</strong> bronzo. Se<br />

però la figura della testa nel <strong>di</strong>ritto sia veramente quella<br />

<strong>di</strong> Cerere, può mettersi in dubbio, perchè non è chiara per<br />

nulla la corona <strong>di</strong> spighe.<br />

La moneta fu riconiata sopra un quadrans col toro a dr.,<br />

<strong>di</strong> peso me<strong>di</strong>o, descritto sopra al n. 13 b (pag. 426). Si vede<br />

chiaramente sul <strong>di</strong>ritto la pelle della testa del cinghiale e, sul ro-<br />

vescio, la grande spiga e uno dei tre globuli in<strong>di</strong>canti il valore.<br />

Che la parola ROMA appartenga all'antica, oppure alla<br />

nuova coniazione, non si può giu<strong>di</strong>carlo dalla rappresen-<br />

tanza, quantunque ciò sarebbe d'importanza decisiva per la<br />

questione, se o no abbiamo qui a fare con una coniazione<br />

romano-campana; e finora non potei pur troppo ottenere un<br />

gesso <strong>di</strong> questa moneta dal R. Museo d'antichità, dove trovasi<br />

unica. Questa moneta interessantissima, <strong>di</strong> bella patina e del<br />

peso <strong>di</strong> gr. 23.92, fu fatta conoscere la prima volta dal<br />

Fabretti nel suo Museo <strong>di</strong> Antichità della R. Università <strong>di</strong><br />

Torino (1872, pag. 43 e segg.) con illustrazione nel- testo, e<br />

fu poi ripetuta nella raccolta <strong>numismatica</strong> del R. Museo <strong>di</strong><br />

Antichità: Monete consolari, 1876, pag. 9, n. 191, dove però<br />

è detto in nota i, per errore <strong>di</strong> copia o <strong>di</strong> stampa, che la mo-<br />

neta fu coniata sopra un triente. Garrucci cita il pezzo a<br />

tav. 81, n. 16, pag. 70, senza aggiungere nulla <strong>di</strong> piij, ma<br />

non mi pare che sia riuscita la figura. Non conosciamo il<br />

luogo <strong>di</strong> ritrovamento della moneta.<br />

17. ^ Didramma. Babelon, pag. 21, n. 23-25.<br />

Questi pezzi d'argento con la testa bifronte e la qua-<br />

driga sono da porre a confronto con gli altri nummi d'ar-

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!