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Rivista italiana di numismatica e scienze affini - Medievalcoinage.com

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72 G. CASTELLANI<br />

*<br />

* *<br />

Il Consiglio Generale del 5 luglio 1572 conferì<br />

Tesercizio della zecca ad Antonio Speranza per tre<br />

anni verso la corresponsione annua <strong>di</strong> scu<strong>di</strong> cinquanta<br />

per martello e <strong>di</strong> una tazza d'argento del<br />

peso <strong>di</strong> una libra con i soliti capitoli, privilegi ed<br />

esenzioni concessi per lo ad<strong>di</strong>etro e nominò a soprastanti<br />

Camillo Gambetelli e il Cavaliere Speranza.<br />

Il nuova zecchiero <strong>com</strong>inciò a battere il 23<br />

febbraio 1573 e proseguì per tutto l'anno meno una<br />

interruzione <strong>di</strong> pochi giorni, <strong>com</strong>e è notato nei libri<br />

della Depositaria ^73). In questo primo periodo lo<br />

Speranza produsse soltanto dei quattrini e a questo<br />

certamente si dovette la chiusura della zecca. Sebbene<br />

non vi siano documenti per <strong>di</strong>mostrar ciò<br />

tuttavia apparisce abbastanza chiaramente dalla serie<br />

dei fatti che an<strong>di</strong>amo ad esporre. Il Garampi nelFo-<br />

pera già citata (74) riporta i capitoli della zecca <strong>di</strong><br />

Roma rinnovati li 16 <strong>di</strong>cembre 1573 con Alessandro<br />

degli Alessandri da Firenze per sette anni, dove allo<br />

zecchiero è fatto obbligo <strong>di</strong> coniare centomila scu<strong>di</strong><br />

in monete d'argento e soltanto seimila libre <strong>di</strong> quattrini:<br />

ciò che <strong>di</strong>mostra <strong>com</strong>e fosse avvertita una<br />

soverchia quantità <strong>di</strong> questi e se ne limitasse e<br />

proporzionasse l' emissione a quella dell' argento.<br />

Questa abbondanza o eccedenza che sentivasi in<br />

Roma doveva egualmente e più ancora farsi sentire<br />

nelle provincie dove le zecche producevano quasi<br />

esclusivamente quattrini. Quin<strong>di</strong> la temporanea chiusura<br />

e la conseguente riapertura con norme nuove<br />

(73) Documento XVI.<br />

(74) Garampi, Appen<strong>di</strong>ce, pag. 306 e segg.

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