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Rivista italiana di numismatica e scienze affini - Medievalcoinage.com

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LA ZECCA DI FANO 131<br />

avevano abitato in occasione delle ambascierie so-<br />

stenute da Galeotto nel 1563 per purgare la città<br />

da alcune calunnie appostele e nel 1584 per chiarire<br />

quanto era avvenuto tra gli sbirri e la <strong>com</strong>pagnia<br />

del capitano Vincenzo Magnoni, e dove risiedeva ed<br />

era morto nel 1591 un figlio <strong>di</strong> Galeotto, Raniero,<br />

famigliare e segretario del Car<strong>di</strong>nale Alessandro<br />

Peretti ("4). Altro motivo che trasse i Tomassini al<br />

mal fare fu la poca sorveglianza esercitata sulla zecca<br />

dalle autorità. Appren<strong>di</strong>amo questo dalla bocca stessa<br />

<strong>di</strong> Gian Pietro Paleotti che era stato destinato a<br />

soprastante della zecca dal Governatore <strong>di</strong> Fano, il<br />

quale confessa <strong>di</strong> aver rinunciato varie volte all'in-<br />

carico che trovava superiore alle sue forze (^^s). Il<br />

fatto è che i Tomassini, o fossero denunziati, o<br />

essendo la frode troppo manifesta, furono tratti prigioni<br />

a Roma e vi stettero lunghi mesi, sebbene possa<br />

ritenersi che, avendo pagato il danno e la pena,<br />

fossero poi graziati. Il che certo non fu poca ventura<br />

se si consideri che ai falsificatori della moneta toccava<br />

la pena <strong>di</strong> morte.<br />

Una lettera del 1° marzo 1595 <strong>di</strong> Odoardo San-<br />

tarelli agente del Comune <strong>di</strong> Fano in Roma ci rivela<br />

infatti, senza farne i nomi, che i prigionieri lo pregano<br />

a non rovinarli perchè intendono pagare tutti<br />

i danni del loro, e non vorrebbero nascessero osta-<br />

coli ora che sono <strong>di</strong>etro ad assodare la grazia ("6)_ i<br />

prigionieri non nominati erano appunto gh zecchieri.<br />

(114) Ho tratto le notizie riguardanti i Tomassini dal Gaggi. Genealogia<br />

<strong>di</strong> molte Famiglie Nobili della Città <strong>di</strong> Fano. Arch. Com. <strong>di</strong> Fano<br />

Sezione Amiani, n. 33. Andò errato I'Amiani, Par. Il, pag. 234, affermando<br />

che Galeotto morì <strong>di</strong> cordoglio pochi giorni dopo del figlio<br />

Raniero.<br />

([15) Documento XXX.<br />

(116) Arch. Com. <strong>di</strong> Fano. Lettere degli Agenti del Comune, Santarelli<br />

Odoardo, i marzo 1595.

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