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Rivista italiana di numismatica e scienze affini - Medievalcoinage.com

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LA ZECCA DI FANO 33<br />

siano state altre emissioni sebbene sia strano che<br />

non se ne trovi ricordo alcuno nei moltissimi e<br />

preziosi co<strong>di</strong>ci dell'archivio <strong>com</strong>unale <strong>di</strong> Fano che<br />

riguardano la dominazione <strong>di</strong> Pandolfo. Il solo esem-<br />

plare conosciuto, che è quello del Museo <strong>di</strong> Ferrara,<br />

è <strong>di</strong> cattiva conservazione e non permette quin<strong>di</strong><br />

una interpretazione e un raffronto esatto: tanto che<br />

il Bellini nella testa del rovescio volle trovare Virgilio<br />

coniatori da Pandolfo quasi a riparazione dello<br />

sfregio fatto alla sua statua dal fratello Carlo, altri<br />

vi scorse l'effigie <strong>di</strong> Pandolfo, e io invece ritengo<br />

si tratti più propriamente della testa <strong>di</strong> moro, impresa<br />

che troviamo anche nei denari <strong>di</strong> Pandolfo coniati<br />

a Brescia.<br />

Il co<strong>di</strong>ce ci ricorda anche i nomi dei due zec-<br />

chieri che coniarono in parti presso che eguali queste<br />

piccole ed eleganti monetine. Dessi furono Mf Ambrogio<br />

da Como e M." Giovanni <strong>di</strong> M° Antonio da<br />

Norscia o Norcia e, probabilmente, devesi ad essi<br />

anche l'incisione dei coni.<br />

Pandolfo Malatesta morì in Fano a' 4 <strong>di</strong> ottobre<br />

del 1427 e ne' vari domini da lui posseduti gh<br />

successe il fratello Carlo a nome anche de' figli non<br />

ancora legittimati. Dopo la morte <strong>di</strong> Carlo, avvenuta<br />

nel settembre del 1429,<br />

Roberto, Domenico e Sigismondo sebbene avessero<br />

i figh <strong>di</strong> Pandolfo, Galeotto<br />

già <strong>di</strong>viso il patrimonio paterno, pure lo ressero<br />

insieme fino alla morte <strong>di</strong> Galeotto Roberto, avvenuta<br />

nel 1432 in cui la Signoria rimase <strong>di</strong>visa fra i due<br />

superstiti e Fano con Rimini toccò a Sigismondo,<br />

mentre Cesena restò a Domenico.<br />

Durante tutto questo periodo non trovai men-<br />

zione <strong>di</strong> Zecca nelle carte da me esaminate fino<br />

al 1435-<br />

Lo storico Fanese Pietro Maria Amiani fece la<br />

prima menzione della Zecca sotto quest'anno, <strong>di</strong>cendo

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