L'elleboro, fiore della saggezza - Banca Popolare di Sondrio
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Campanula rapuncoloides.<br />
pianta coraggiosa, tenace; anzi, è considerata uno dei generi pionieri in quanto<br />
è fra le prime a inse<strong>di</strong>arsi su un pen<strong>di</strong>o appena colonizzato dal muschio o da<br />
altre piante che hanno identica funzione e sono l’avanguar<strong>di</strong>a del manto verde<br />
che finirà per ricoprire la zona interessata.<br />
Per capire sino in fondo l’importanza delle campanule nell’equilibrio ecologico,<br />
bisognerebbe analizzare con minuzia le caratteristiche morfologiche (ossia<br />
«<strong>della</strong> forma») e biologiche, (perciò dell’intima struttura) delle specie <strong>di</strong> cui<br />
ci stiamo occupando, perché ognuna <strong>di</strong> esse rivela una specializzazione del<br />
tutto particolare, strettamente connessa all’ambiente cui è destinata.<br />
Ad esempio, la Campanula barbata mostra fiori, steli e foglie coperti da fitta<br />
peluria che ha un evidente scopo protettivo; la Campanula cochleariifolia ha<br />
steli alti da 5 a 15 centimetri, per poter aderire al massimo alle rupi e al suolo<br />
e goderne il tepore.<br />
Al contrario, la Campanula spicata e la glomerata si alzano sino a 80 centimetri-un<br />
metro, e spiccano fra la restante vegetazione, irresistibile invito per gli<br />
insetti impollinatori; nella fascia altimetrica che va da 400 a 2000 metri; essi non<br />
hanno problemi a rifornirsi <strong>di</strong> nettare e quin<strong>di</strong> costringono le varie piante a<br />
mettere in atto ogni possibile trucco per vincere la concorrenza e assicurarsi<br />
la visita <strong>di</strong> ospiti in grado <strong>di</strong> trasportare lontano il polline e, così, realizzare la<br />
fecondazione in<strong>di</strong>spensabile al perpetuarsi <strong>della</strong> specie.<br />
In questa tavolozza <strong>di</strong> campanule dalle caratteristiche così particolari, ed ognuna<br />
degna <strong>di</strong> interesse, non bisogna <strong>di</strong>menticare la Campanula rapunculus. Comunemente<br />
nota come raperonzolo, essa appare anche in pianura nei prati <strong>di</strong><br />
stoppie, in primavera, ed è molto apprezzata per le sue can<strong>di</strong>de, carnose ra<strong>di</strong>ci,<br />
dal sapore che ricorda quello dei ravanelli, ma più dolce e delicato, ra<strong>di</strong>ci<br />
che si consumano in insalata insieme alle foglie più tenere <strong>di</strong> questa insolita,<br />
piccola campanula.<br />
Prima <strong>di</strong> concludere la nostra breve indagine su un genere <strong>di</strong> piante alpine<br />
quanto mai interessanti, ricor<strong>di</strong>amo che da alcune <strong>di</strong> queste specie sono stati<br />
ottenuti ibri<strong>di</strong> <strong>di</strong> grande bellezza, che si coltivano in giar<strong>di</strong>no o sul balcone,<br />
oppure su scala industriale per la raccolta del <strong>fiore</strong> reciso.<br />
Vale la pena <strong>di</strong> far notare che le campanule sono popolarissime in Gran Bretagna,<br />
dove vengono chiamate bellflower e molto <strong>di</strong>ffuse anche sulle montagne<br />
tedesche e austriache; lassù le Glockenblume crescono in situazioni ambientali<br />
molto simili a quelle che caratterizzano il nostro areale alpino, mentre in Francia<br />
le campanule sono presenti soprattutto sui Pirenei e sui rilievi montuosi che<br />
fanno da contrafforte al litorale che si affaccia sul Me<strong>di</strong>terraneo.<br />
Quest’ultima annotazione lascia intendere che le campanule non <strong>di</strong>sdegnano<br />
la vicinanza del mare, tanto è vero che la Campanula fragilis dalla stupenda fioritura<br />
in azzurro o in bianco, a cascata, è uno degli elementi tipici <strong>della</strong> flora<br />
spontanea dell’isola <strong>di</strong> Capri.<br />
«Pochi fiori selvatici per raccontare meravigliose fiabe», per ricordare l’avvicendarsi<br />
delle stagioni, perché nessuno <strong>di</strong>mentichi la meraviglia che ci sta attorno,<br />
perché ognuno impari a guardare anche la più piccola delle corolle, sino a<br />
scoprire i tanti perché nascosti oltre la fragilità dei petali, nell’essenza dei colori,<br />
dei profumi, delle forme.<br />
E quale <strong>fiore</strong>, più <strong>di</strong> una campanula, che sembra in attesa <strong>di</strong> un po’ <strong>di</strong> vento per<br />
mettersi a tintinnare, può essere più adatto a trasmetterci misteriosi messaggi?<br />
SCHEDA BOTANICA<br />
Nome scientifico: Campanula con un <strong>di</strong>segno a coppa o a stella. Il colore<br />
Nomi popolari: campanella barbuta,<br />
campanella a capolino, campanula soldanella,<br />
campanella spigata, campanula <strong>di</strong> monte,<br />
raponzolo minore, campanella ginestrina,<br />
campanula sassifraga, stella d’Italia<br />
Origine: Europa e Asia<br />
Famiglia: Campanulacee<br />
varia dall’azzurro al blu, dal lilla al viola, dal<br />
bianco al giallo. Fioritura estiva<br />
Caratteristiche: specie erbacee perenni con rare<br />
forme arbustive; possono essere alte <strong>di</strong>eci<br />
centimetri come un metro, a seconda <strong>della</strong><br />
specie e presentano foglie ovali, allungate, a<br />
cuore o sagittiformi. Gli scapi fiorali sono<br />
sempre sottili, dal portamento elegante<br />
Fiori: composto da cinque petali, più o meno Etimologia: nome <strong>di</strong> origine latina, riferito alla<br />
aperti, sia nella tipica forma a campanula sia forma dei fiori<br />
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