L'elleboro, fiore della saggezza - Banca Popolare di Sondrio

«Non credo che leggerò mai, che
vedrò mai
una poesia bella come un piccolo
fiore».
A. J. Kilmer
La linnea,
simbolo di contraddizione
È una delle specie più umili e meno conosciute fra le piante alpine, ma merita
la nostra attenzione e per varie ragioni.
La prima, la più evidente, sta nel suo stesso nome che ricorda il grande naturalista
svedese Carl von Linné, detto Linnaeus o Linneo, ideatore della
classificazione binomia che ha consentito di mettere ordine nella miriade
di generi, specie e varietà che compongono il mosaico degli organismi
viventi e dei vegetali in particolare. Linneo, vissuto tra il 1707 e il
1778, professore di botanica all’Università di Uppsala, è considerato
il padre della sistematica moderna e a lui si devono le basi da
cui si sono evolute le più attuali conquiste della biologia, che
è quanto dire lo studio della vita.
Ci sembra oltremodo significativo, e non privo di valore
morale, il fatto che a un personaggio così importante e illustre,
uno dei punti fermi nel cammino della scienza, sia
stata dedicata proprio questa pianticella, fragile e facilmente
confondibile con le tante erbe del bosco, quasi a sottolineare
la modestia del grande naturalista svedese, ma anche l’importanza
della linnea sotto il profilo botanico.
Va comunque detto che non è stato Linneo, responsabile del «battesimo»
di migliaia e migliaia di specie, ad aver dato il
proprio nome alla pianta di cui ci stiamo occupando.
Il merito della scelta va ad altri naturalisti che
hanno intuito il valore simbolico che si nasconde
nella «campanula di Linneo». Pare che il maggior responsabile
della scelta sia stato il Gronovius, nel
1737.
Questa la storia, per quanto ci è dato sapere, della
classificazione della Linnaea, appartenente alla famiglia
delle Caprifoliacee, capostipite di un genere
che comprende una sola specie la Linnaea borealis, con
una seconda forma, molto simile – scientificamente definita «spe­
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