L'elleboro, fiore della saggezza - Banca Popolare di Sondrio
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assicurare la sopravvivenza e la riproduzione dell’androsace che deve affidarsi<br />
alla compiacente alleanza del vento e soprattutto dei pochi insetti che vivono<br />
a quelle altitu<strong>di</strong>ni per poter <strong>di</strong>ffondere i suoi semi e trasportare il suo polline;<br />
perché si compia il rito <strong>della</strong> riproduzione, l’androsace fra luglio e agosto emette<br />
un gran numero <strong>di</strong> fiori, piccoli e quasi sessili, ossia con uno stelo brevissimo,<br />
del <strong>di</strong>ametro <strong>di</strong> quattro millimetri. La corolla ha un tubo breve e cinque lobi<br />
arrotondati, bianchi o rosa, con la fauce gialla o porpora che assume una colorazione<br />
più intensa a mano a mano che il <strong>fiore</strong> essicca.<br />
Sui fitti cuscini argentei dell’androsace i fiori sembrano proprio tante piccole<br />
stelle dai contorni morbi<strong>di</strong>, miracolosamente apparse fra gli aspri contorni<br />
delle rocce, nelle sacche dove si raccoglie una manciata <strong>di</strong> terra, primo e timido<br />
avamposto del possibile inse<strong>di</strong>amento <strong>di</strong> altre e più robuste specie.<br />
Per trovare l’Androsace, in genere, e la vandellii in particolare, bisogna scarpinare<br />
un po’, ma non è <strong>di</strong>fficile imbattersi in questa singolare pianta che occupa<br />
un areale vastissimo: dai Pirenei alle Alpi, soprattutto le occidentali, da<br />
quelle del Delfinato in Francia e poi, verso oriente, sino alla Stiria.<br />
Ecco questa è la storia, piccola e semplice, dell’androsace, che gli inglesi chiamano<br />
rockjasmine; una pianta <strong>di</strong> pochi centimetri che tuttavia nasconde un<br />
profondo insegnamento: nulla in Natura avviene per caso, dalla vita del più<br />
minuscolo insetto all’esistenza delle stelle.<br />
Aveva ben ragione Einstein nell’affermare: «Dio non può giocare a da<strong>di</strong> con<br />
l’Universo».<br />
SCHEDA BOTANICA<br />
Nome scientifico: Androsace vandellii Caratteristiche: questa tipica pianta a<br />
Nomi popolari: gelsomino <strong>di</strong> roccia, cuscino <strong>di</strong> cuscinetto non supera i quattro centimetri <strong>di</strong><br />
stelle<br />
altezza e i fusti sono così addossati gli uni agli<br />
Origine: Catena dei Pirenei e cerchia delle<br />
Alpi<br />
Famiglia: Primulacee<br />
Fiori: a cinque petali arrotondati, bianchi, con<br />
altri da formare una sorta <strong>di</strong> emisfera compatta.<br />
Su ogni stelo appaiono minuscole foglie<br />
<strong>di</strong>sposte come le tegole <strong>di</strong> un tetto, come le<br />
squame <strong>di</strong> una minuscola pigna<br />
la gola gialla, aperti a stella; si schiudono in Etimologia: dal greco andrós, uomo e ákos,<br />
estate e hanno un <strong>di</strong>ametro massimo <strong>di</strong> mezzo rime<strong>di</strong>o, per sottolineare le proprietà me<strong>di</strong>cinali<br />
centimetro delle androsacee<br />
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