L'elleboro, fiore della saggezza - Banca Popolare di Sondrio

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«Vuoi regalarmi un momento di gioia perfetta? Portami lassù, al margine dei nevai, in un giorno di sole, quando è già fiorita la soldanella e il vento la sfiora per farsi raccontare chissà quali segreti». Peter McNeil La soldanella, simbolo di grazia Appartenente alla famiglia delle Primulacee, questa deliziosa specie, sicuramente una delle più graziose fra tutte le piante alpine, deve il suo nome con ogni probabilità alla radice etimologica da cui deriva anche la parola «soldo». Simbolo di questa specie è il «risveglio dell’amore»; infatti, la soldanella spunta quando la neve non si è del tutto disciolta, ma già cominciano ad apparire le prime chiazze erbose al margine dei pascoli e lungo i sentieri. La più diffusa tra le specie che compongono il genere Soldanella è la Soldanella alpina o soldanella (in francese soldanelle des Alpes, in inglese blue moonwort e anche alpine snowbell, in tedesco alpenglöckchen); presenta lievi ed eleganti corolle pendule, a campanula, dai petali frangiati, di un inconfondibile azzurro-lilla, assai simile a quello delle glicini. Il colore dei fiori è messo in maggior risalto dal bruno-rossastro dei peduncoli che possono essere alti da 5 a 15 centimetri. Le foglie formano rosetta presso il suolo, sono rotondo-reniformi e piuttosto carnosette. La soldanella fiorisce per un periodo abbastanza breve e la si può trovare fra 1000 e 2500 metri, ma in condizioni particolari può vegetare anche verso i 3000. È presente nella flora spontanea di quasi tutta Europa, Pirenei e Balcani compresi, e la si può trovare anche sull’Appennino. La radice della soldanella viene usata per preparare un decotto ad azione purgativa di notevole efficacia. A parte queste notizie di carattere scientifico-tecnico, la soldanella merita senz’altro un ulteriore commento relativo alla sua fragile bellezza, valorizzata anche dal particolare momento della fioritura di questa minuscola specie alpina. È fragile soltanto in apparenza, visto che ha la forza di sopportare le rigide temperature dell’alta montagna e di dar vita alla nuova vegetazione quando il suolo è ancora coperto di neve. Certo è un’emozione scorgere un tappeto di soldanelle affioranti dallo strato di vecchia erba, là dove il sole comincia a sciogliere la coltre nevosa. Soltanto i crochi possono eguagliare la soldanella nello sfidare il freddo, il gelido vento di tramontana che non di rado a fine inverno corre tra cima e cima, radente e impetuoso. Può portare un’ultima nevicata, può servire a ripulire il cielo da nubi e foschia, ma è probabile che serva anche alla Soldanella per capire che la buona stagione non è poi così lontana. Può sembrare assurdo che la Natura costringa le corolle simbolo del «risveglio d’amore» ad affrontare freddo e intemperie, ma la ragione esiste ed è molto importante: mentre in montagna il termometro segna ancora temperature piuttosto basse, l’orologio biologico che regola il ritmo esistenziale di alcuni insetti li induce a riprendere la normale attività, i «voli di ricerca» delle corolle ricche di polline. Se la soldanella non fosse ancora fiorita, molte specie di insetti finirebbero per soccombere, non porterebbero a termine il loro compito di trasportatori di polline, operazione che garantisce la continuità e la propagazione delle specie vegetali in genere e di quelle alpine in particolare che sono sempre in numero ridotto e vivono in condizioni ambientali piuttosto difficili. È come dire che la soldanella rappresenta un importante anello di congiunzione e di continuità nel mosaico di vite, di piccole esistenze che, nel loro insieme, rappresentano il mondo complesso e affascinante di un habitat fra i più interessanti che esistano, quello della montagna. Lassù crescono maestose le conifere, allargano i loro rami, querce e faggi, maturano frutti deliziosi e fiorisce anche la soldanella, simbolo del «risveglio d’amore» e anche del ritorno dell’incantata stagione che chiamiamo primavera. 10
SCHEDA BOTANICA Nome scientifico: Soldanella Nomi popolari: campanella della luna, campanella della neve, riflesso blu Origine: Europa centro-meridionale; è presente sulle Alpi e sugli Appennini Famiglia: Primulacee; riunisce diciotto specie, di cui quattro sono spontanee in Italia: Soldanella alpina, Soldanella minima, Soldanella pusilla e Soldanella montana 11 Fiori: campanulati, fimbriati, azzurro-viola-rosa, penduli Caratteristiche: pianticelle alte da cinque a 15 centimetri, con foglie basali, rotondo-reniformi, consistenti. I fiori sono sorretti da peduncoli robusti, rossastri. Non sono note particolari proprietà medicinali Etimologia: il nome soldanella deriva dal latino solidus e dal volgare soldus, una moneta d’oro del tempo di Costantino, per ricordare la forma della foglie delle soldanelle
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