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L'elleboro, fiore della saggezza - Banca Popolare di Sondrio

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Un pettirosso trillò fra i rami del<br />

caprifoglio e nel suo canto erano<br />

stranamente intrecciate la dolcezza<br />

<strong>della</strong> vita e la tristezza <strong>della</strong> morte.<br />

Ma nulla era più dolce a u<strong>di</strong>rsi...<br />

M. Kinnan Rawlings<br />

Il caprifoglio soave, profumata presenza<br />

È un arbusto fra i più decorativi, compreso nella categoria dei rampicanti, grazie<br />

ai suoi fusti sottili e tenaci, flessibili, più esattamente definiti volubili, che<br />

si allungano per vari metri, letteralmente avviluppando alberi e cespugli, spesso<br />

soffocandoli in un abbraccio mortale, mentre lo straor<strong>di</strong>nario profumo dei<br />

suoi fiori pervade tutto il bosco.<br />

Il caprifoglio o Lonicera occupa un posto importante anche tra le specie da<br />

giar<strong>di</strong>no e da balcone; per la robustezza, la velocità <strong>di</strong> crescita e, inutile ripeterlo,<br />

la fragranza straor<strong>di</strong>naria delle sue sommità fiorite, leggere, eleganti,<br />

simili a fiocchi <strong>di</strong> petali arricciati: bianco-avorio nella Lonicera caprifolium, giallo<br />

chiarissimo sfumati in rosso nella Lonicera periclymenum.<br />

Nel linguaggio popolare questi arbusti sono chiamati madreselva, matrisilva,<br />

abbracciabosco, seresetta, ciucciabecco.<br />

I francesi, a sottolineare la pre<strong>di</strong>lezione delle capre per le foglie <strong>della</strong> lonicera,<br />

si limitano alla traduzione letterale <strong>di</strong> chèvrefeuille; gli inglesi, con honeysuckle,<br />

ricordano che alla base delle corolle del caprifoglio si nasconde una dolcissima<br />

goccia <strong>di</strong> nettare; in tedesco le cose si complicano un po’ sul piano semantico<br />

e il <strong>di</strong>zionario traduce così: Jelänger-jelieber.<br />

Visto che stiamo parlando <strong>di</strong> nomi e significati, restiamo in tema e ve<strong>di</strong>amo<br />

che i Greci, come documenta Dioscoride, chiamavano il caprifoglio periclymenon<br />

da perikleio (io mi attacco) in riferimento all’abitu<strong>di</strong>ne <strong>della</strong> Lonicera<br />

<strong>di</strong> avvolgersi con forza a qualsiasi sostegno.<br />

Anticamente i due arbusti <strong>di</strong> cui stiamo parlando, vere e proprie gemme dei<br />

nostri boschi, erano tenuti in grande considerazione anche come specie me<strong>di</strong>cinali;<br />

infatti, Egizi, Greci e Romani ne usavano la corteccia per decotti ad<br />

azione <strong>di</strong>sinfettante e <strong>di</strong>uretica.<br />

Durante il Me<strong>di</strong>oevo, nella fase <strong>di</strong> me<strong>di</strong>azione fra magia, alchimia e me<strong>di</strong>cina,<br />

l’impiego del caprifoglio venne cancellato dall’elenco delle specie utili<br />

alla farmacopea popolare, anche perché si era scoperto che le sue bacche,<br />

rosse e lucide, riunite in mazzetti, sono pericolose per la presenza<br />

<strong>di</strong> un glucoside tossico.<br />

Queste le caratteristiche e, in sintesi, la storia <strong>di</strong> un rampicante che<br />

se rappresenta una preoccupazione per i guar<strong>di</strong>aboschi che lo vedono<br />

abbracciare con eccessiva... fedeltà le piante che lo circondano, è invece apprezzato<br />

da chi vuole ottenere in poco tempo una parete verde e fiorita.<br />

Sono dello stesso parere le api, ghiotte del dolce e profumato<br />

nettare che le attira e le costringe a trasportare il polline da una<br />

corolla all’altra e, in tal modo, fecondarle.<br />

Non è questo il solo merito <strong>della</strong> Lonicera che si impone alla nostra<br />

attenzione anche per la sua tendenza a correre sul suolo se non trova<br />

un appiglio verticale. Questo comportamento ha suggerito l’impiego<br />

del caprifoglio come copertura delle scarpate e lungo gli svincoli autostradali<br />

dove è necessario tappezzare il suolo pur mantenendo la massima visibilità.<br />

Il caprifoglio è l’ideale in questo senso e realizza un tappeto folto e intricato,<br />

elastico e capace <strong>di</strong> ammortizzare gli urti, senza <strong>di</strong>menticare che per tutta<br />

l’estate si copre <strong>di</strong> fiori bianco-avorio a volte striati in rosso, dall’aroma inconfon<strong>di</strong>bile.<br />

La madreselva, o abbracciaboschi che <strong>di</strong>r si voglia, è dunque una pianta<br />

dalle multiformi virtù: specializzata in arrampicate, ma pronta ad adattarsi<br />

ad altre circostanze senza nulla perdere in bellezza e in vigore. Possiamo<br />

chiederle <strong>di</strong> coprire un berceau, o <strong>di</strong> dare un tono <strong>di</strong> leggiadria a un<br />

palo, a un camino che sporga da un terrazzo, ma evitiamo <strong>di</strong> farla<br />

salire sull’antenna <strong>della</strong> TV. Ne prenderebbe possesso e potremmo<br />

<strong>di</strong>re ad<strong>di</strong>o alla normale ricezione.<br />

Insomma, bisogna riservare al caprifoglio il rispetto che merita­<br />

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