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L'elleboro, fiore della saggezza - Banca Popolare di Sondrio

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Salvia pratensis e Salvia glutinosa.<br />

SCHEDA BOTANICA<br />

Nome scientifico: Salvia<br />

Nomi popolari: chiarella, moscatella, tutta<br />

buona, erba salamanna, erba <strong>di</strong> santa Lucia,<br />

salvione, erba sacra<br />

Origine: Europa e Asia<br />

Famiglia: Labiate<br />

Fiori: blu, rosa o bianchi, in spighe terminali,<br />

vischiose. I singoli <strong>fiore</strong>llini sono messi in<br />

evidenza da brattee lilla, a cuore<br />

Caratteristiche: erbacee perenni alte da 20<br />

centimetri a oltre un metro, con il fusto a<br />

sezione quadrangolare, peloso e robusto. Le<br />

foglie, molto aromatiche, sono più o meno<br />

ovali, rugose e pelose, <strong>di</strong> un tipico color verdegrigio.<br />

Si tratta <strong>di</strong> piante mellifere, <strong>di</strong> buon<br />

valore terapeutico, apprezzate sin dall’antichità<br />

Etimologia: dal latino salveo, star sano, in<br />

relazione alle proprietà me<strong>di</strong>cinali delle varie<br />

specie <strong>di</strong> salvia<br />

<strong>di</strong>mostra un buon valore come fissativo nel settore dei profumi, in sostituzione<br />

<strong>della</strong> costosissima ambra grigia.<br />

I piccoli rime<strong>di</strong><br />

Premesso che la Salvia sclarea <strong>di</strong>mostra buone proprietà tonico-stimolanti<br />

soprattutto nei confronti dell’apparato <strong>di</strong>gerente, antispasmo<strong>di</strong>che e antisteriche,<br />

battericide e contro l’eccessiva sudorazione, oltre a regolare il flusso<br />

mestruale, ve<strong>di</strong>amo come si utilizza questa pianta per preparare alcune semplici<br />

pozioni:<br />

– l’infuso, ottenuto con tre grammi <strong>di</strong> salvia e cento grammi <strong>di</strong> acqua bollente<br />

(l’infusione deve durare almeno <strong>di</strong>eci minuti) esercita una buona azione <strong>di</strong>gestiva<br />

e corroborante; berne una tazza dopo i pasti principali e, se occorre,<br />

anche a metà pomeriggio;<br />

– un leggero infuso, preparato con due grammi <strong>di</strong> foglie o <strong>di</strong> fiori messi a riposare<br />

per qualche minuto in cento grammi <strong>di</strong> acqua bollente, forniscono un liquido<br />

me<strong>di</strong>cato da usare come calmante contro l’irritazione e l’arrossamento<br />

degli occhi; per eseguire questi bagni oculari, basta inzuppare due <strong>di</strong>schi <strong>di</strong><br />

cotone idrofilo e appoggiarli sulle palpebre per una ventina <strong>di</strong> minuti, stando<br />

sdraiati, al buio;<br />

– le foglie fresche, leggermente pestate, servono da cataplasma e si applicano<br />

sui foruncoli sulle contusioni, sulle parti colpite dalle punture degli insetti e<br />

ovunque si tema l’insorgere <strong>di</strong> un’infezione. Infatti le foglie <strong>della</strong> Salvia sclarea<br />

esercitano una buona azione battericida;<br />

– il vino aromatizzato con questa pianta (foglie e fiori) è ottimo per dare vitalità<br />

all’organismo. La preparazione è molto semplice: basta lasciare a macero<br />

per <strong>di</strong>eci giorni ottanta grammi <strong>di</strong> Salvia sclarea in un litro <strong>di</strong> vino bianco<br />

secco e poi filtrarlo; la bottiglia deve essere conservata in frigorifero; durante<br />

la giornata si bevono cinque sei cucchiai <strong>di</strong> questo preparato con due scopi:<br />

tonificare il sistema nervoso, attenuare il senso <strong>di</strong> fatica e la cosiddetta<br />

ansia;<br />

– i semi <strong>della</strong> Salvia sclarea, come abbiamo già detto, si utilizzano in modo<br />

davvero strano, per liberare gli occhi da eventuali corpi estranei. Infatti, questi<br />

semi sono ricchi <strong>di</strong> mucillagine e una volta infilati sotto la palpebra si gonfiano,<br />

provocando un’abbondante lacrimazione e, <strong>di</strong> conseguenza, la fuoriuscita<br />

del corpo estraneo. Ecco la ragione del nome popolare erba <strong>di</strong> santa<br />

Lucia protettrice <strong>della</strong> vista. Così la salvia, se non proprio a salvarci, contribuisce<br />

a guarire le piccole infermità e ad alleviare le quoti<strong>di</strong>ane sofferenze<br />

che non <strong>di</strong>pendano da gravi patologie e possano essere affrontate senza l’intervento<br />

del me<strong>di</strong>co.<br />

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