L'elleboro, fiore della saggezza - Banca Popolare di Sondrio
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Sempervivum montanum.<br />
nante, <strong>di</strong> un tannino che ha potere astringente, resina, malato <strong>di</strong> calcio, acido<br />
formico e acido malico.<br />
Completano l’elenco dei costituenti che caratterizzano i tessuti <strong>di</strong> questa specie,<br />
altre sostanze che non meritano <strong>di</strong> essere ricordate perché la loro percentuale<br />
è minima e la loro azione non è rilevante ai fini terapeutici.<br />
I piccoli rime<strong>di</strong><br />
A parte la già ricordata applicazione delle foglie fresche, per attenuare il bruciore<br />
delle scottature, il prurito e le lancinanti stilettate dei poco poetici quanto<br />
dolorosi calli, il Sempervivum tectorum può essere impiegato per preparare:<br />
– il cataplasma; serve a calmare il prurito, si prepara riducendo le foglie in<br />
poltiglia, usando un pestacarne o il fondo <strong>di</strong> un bicchiere. L’applicazione deve<br />
essere ripetuta almeno due volte al giorno. Questo cataplasma è molto utile<br />
anche contro la cefalea;<br />
– gli impacchi vali<strong>di</strong> ad attenuare il dolore delle scottature si preparano mescolando<br />
le foglie passate nel tritatutto ad eguale quantità <strong>di</strong> olio d’oliva;<br />
– il decotto, ottenuto con 5-6 grammi <strong>di</strong> carnose foglie del semprevivo bollite<br />
per <strong>di</strong>eci minuti in cento grammi d’acqua, si usa per gargarismi, per tamponare<br />
l’epistassi, ossia l’emorragia dal naso, ed attenuare la sofferenza provocata<br />
dalle emorroi<strong>di</strong>;<br />
– le foglie, masticate lentamente, senza inghiottirle, calmano il mal <strong>di</strong> denti;<br />
– come callifugo; per renderne più efficace l’azione, si consiglia <strong>di</strong> aggiungere<br />
alle foglie ridotte in poltiglia un po’ d’aceto.<br />
SCHEDA BOTANICA<br />
Nome scientifico: Sempervivum tectorum Caratteristiche: specie perenne dallo stelo<br />
Nomi popolari: sopravvivo, erba da calli,<br />
sempreio, articiochi mati, oregliàrie, urciaela,<br />
erba trouna, orecine, semparvive<br />
Origine: Europa meri<strong>di</strong>onale<br />
Famiglia: Crassulacee<br />
fiorale eretto, alto da 20 a 50 centimetri,<br />
carnoso e coperto da piccole squame <strong>di</strong>sposte<br />
a embrice, verde-azzurro con sfumature rosse.<br />
Le foglie vere e proprie formano cespo al piede<br />
<strong>della</strong> pianta, zona da cui partono gli stoloni<br />
che recano minuscole rosette, ossia altrettante<br />
Fiori: appaiono in estate, sono rosa con pianticelle<br />
striature porpora, a stella; sono riuniti in corimbi Etimologia: dal latino semper e vivum, ossia<br />
terminali e hanno un buon valore decorativo semprevivo<br />
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