L'elleboro, fiore della saggezza - Banca Popolare di Sondrio

Sempervivum aracnoideum
l’elenco dei semprevivi tipici delle nostre montagne dobbiamo ricordare il
Sempervivum wulfenii, non molto diffuso, amante del suolo acido e che può
raggiungere 2600 metri di altitudine; le sue foglie presentano un margine finemente
coperto da ciglia scure, i fiori sono giallo oro con una corona di filamenti
rossi. Si conclude così la descrizione delle minuscole Crassulacee che si chiamano
Sempervivum, che sanno vivere in un pugnetto di terra e traggono dalla
rugiada la loro linfa vitale. Sono proprio piante dell’impossibile eppure hanno
avuto dalla Natura un compito importante, che nessun’altra specie saprebbe
assolvere così bene: quello di trasformare una roccia, un muro, un vecchio tetto
in un’immagine di incomparabile bellezza.
SCHEDA BOTANICA
Nome scientifico: Sempervivum Caratteristiche: piante che non superano il
Nomi popolari: sopravvivo, erba da calli,
sempreio, articiochi mati, erba trouna, orecine
palmo d’altezza, con rosette a globo composte
da foglie carnose, verde chiaro con sfumature
purpuree. I semprevivi si diffondono a mezzo di
Origine: Europa centro-meridionale
stoloni che recano minuscole rosette che,
Famiglia: Crassulacee
staccate dalla pianta madre, si trasformano in
altrettanti esemplari perfettamente autonomi
Fiori: piccoli, a stella, in ciuffi terminali, rosa, Etimologia: dal latino semper vivum, in
porpora o gialli, sorretti da fusti coperti di brevi riferimento alla lunga vita di queste specie e
foglie a squama disposte a embrice. Si aprono alla loro adattabilità anche nei terreni più aridi
in estate e poveri
87