L'elleboro, fiore della saggezza - Banca Popolare di Sondrio

Seidelbast), un arbusto dal portamento particolare, che vive nelle fessure
delle rupi allungando i rami a formare una sorta di fiorita tappezzeria
lungo le pareti a picco. I suoi fiori rosa-porpora, profumatissimi, compongono
macchie di straordinaria evidenza sul grigio delle pietre, tanto più
che il fogliame finisce per essere completamente nascosto dalla massa
delle corolle. La timelea delle rocce occupa un’area abbastanza ristretta
dell’arco alpino e fa la sua apparizione solo nelle Prealpi bresciane e bergamasche.
Questa, seppure in sintesi, la storia botanica delle dafne che arricchiscono il
nostro paesaggio, il nostro prezioso corredo di specie spontanee e che regalano
ai nostri boschi e alle pietraie più elevate la grazia del colore, la magia del profumo.
E ben lo sanno farfalle e api, vespe e calabroni che sulla dafne vanno a cercare
la dolcezza del nettare e dai suoi fiori traggono la vita mentre si incaricano di
trasportarne il polline verso altre corolle.
Ed è così che si rinnova il ciclo meraviglioso che allaccia uno degli anelli della
catena biologica che si salda nella presenza dell’uomo sul grande palcoscenico
che si chiama Terra, della cui salvezza ognuno di noi è direttamente responsabile
e che può cominciare proprio nel rispetto di un fiore, uno soltanto: magari
quello di una profumatissima dafne, bella ma un poco infida.