L'elleboro, fiore della saggezza - Banca Popolare di Sondrio
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Qui sopra: Eritrichium nanum.<br />
A destra: nontiscordar<strong>di</strong>mé e<br />
Myosotis alpestris. antichissima origine, residuo delle gran<strong>di</strong> glaciazioni che hanno mutato il volto<br />
<strong>della</strong> Terra. L’altro miosotide <strong>di</strong>ffuso anche in Valtellina appartiene alla specie<br />
Myosotis palustris, presente nei luoghi umi<strong>di</strong> o ad<strong>di</strong>rittura acquitrinosi.<br />
Nasce e fiorisce già in pianura, acquista il massimo <strong>della</strong> bellezza attorno ai<br />
1000 metri e si spinge sino al limite dei 2000. Le sue corolle, sorrette da fusti alti<br />
20-50 centimetri, sbocciano in maggio e continuano a fiorire sino a luglio, con<br />
una ripresa verso metà settembre. Il colore dei nontiscordar<strong>di</strong>mé <strong>di</strong> palude<br />
subisce una lenta trasformazione: quando il <strong>fiore</strong> si apre, i petali sono teneramente<br />
rosa, ma poi assumono una delicata tonalità celeste o azzurra, con qualche<br />
spora<strong>di</strong>co caso <strong>di</strong> miosoti<strong>di</strong> bianchi. L’in<strong>fiore</strong>scenza ha la consueta forma<br />
a coda <strong>di</strong> scorpione e i cinque petali che formano la corolla hanno il margine<br />
meno arrotondato rispetto a quello che caratterizza i Myosotis alpestris. L’areale<br />
dei nontiscordar<strong>di</strong>mé <strong>di</strong> palude si <strong>di</strong>lata sino ai monti <strong>della</strong> Sicilia, con lar<br />
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