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L'elleboro, fiore della saggezza - Banca Popolare di Sondrio

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«Il profumo chiede al <strong>fiore</strong>: – Chi sa<br />

<strong>di</strong>rmi perché io esisto? – Non<br />

perderti d’animo, amico. In<br />

un’aurora perfetta mescolerai la tua<br />

vita con tutta la vita intorno a te e<br />

saprai, alla fine, il tuo scopo».<br />

Rabindranãth Tagore<br />

La nigritella, il profumo più dolce<br />

Tra le molte, bellissime specie caratteristiche <strong>della</strong> flora <strong>di</strong> montagna del nostro<br />

continente, ne esiste una davvero inconfon<strong>di</strong>bile per colore e profumo: la<br />

Nigritella nigra <strong>della</strong> famiglia delle orchidee, nota anche come palmacristi fragrantissima<br />

oppure come orchidea vaniglia per il suo inimitabile profumo dolce<br />

e penetrante, che richiama da presso quello dei frutti <strong>di</strong> un’altra orchidea: la<br />

Vanilla fragrans, frutti da cui si ricava il noto aroma che viene impiegato in<br />

pasticceria e nella fabbricazione <strong>di</strong> molti liquori.<br />

Ebbene, la nigritella, tanto più nostrana <strong>della</strong> Vanilla, che cresce e fruttifica<br />

soprattutto in In<strong>di</strong>a, per uno strano gioco <strong>della</strong> Natura emette spighe fiorifere<br />

che hanno l’identica fragranza dei lunghi baccelli dell’esotica specie che ci<br />

consente <strong>di</strong> dare a dolci e bevande un bouquet del tutto particolare, morbido<br />

e pieno.<br />

Ma torniamo alla nostra nigritella, <strong>della</strong> quale vogliamo ricordare subito i nomi<br />

volgari nelle varie lingue europee: orchis vanillé in francese, black vanilla orchid<br />

in inglese, schwarzes kohlrôschen in tedesco. Questa precisazione vale da sola<br />

a in<strong>di</strong>care la vastità dell’area <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffusione <strong>della</strong> nigritella che, infatti, arriva a<br />

nord sino alla Groenlan<strong>di</strong>a, compare sui Pirenei, sui Balcani e nel Giura, sulla<br />

cerchia delle Alpi e sugli Appennini, dove giunge solo al settore apuano.<br />

Tutta l’Europa, dunque, nella fascia altitu<strong>di</strong>nale compresa fra i 1500 e i 2500<br />

metri, conosce questa piccola pianta, neppure molto bella, alta da otto a quin<strong>di</strong>ci<br />

centimetri, che pre<strong>di</strong>lige i pascoli ricchi <strong>di</strong> graminacee e con substrato<br />

decisamente calcareo, piuttosto asciutto, ben esposto al sole.<br />

I fusti <strong>della</strong> nigritella sono robusti e un poco angolosi, con foglie lineari, acute<br />

e scanalate che, a mano a mano che si procede verso il sommo dello stelo, si<br />

vanno riducendo a brevi squame.<br />

Queste le caratteristiche salienti <strong>della</strong> nigritella, cui si possono aggiungere altre<br />

notizie <strong>di</strong> questo tipo: alcuni autori la classificano come Habenaria, vari suoi<br />

ibri<strong>di</strong> sono inclusi fra le Gymnadenia e le Orchis, tanto è vero che la Nigritella<br />

nigra è conosciuta anche come: Orchis nigra, Orchis miniata, Habenaria nigra,<br />

Gymnadenia nigra.<br />

Comunque, il suo sinonimo più noto e frequente è quello <strong>di</strong> Nigritella angustifolia.<br />

Il genere <strong>di</strong> cui stiamo parlando conta una sola specie, la Nigritella nigra, appunto,<br />

con una varietà ben determinata (oltre agli ibri<strong>di</strong> cui abbiamo fatto cenno),<br />

ossia la varietà rubra che produce spighe fiorali <strong>di</strong> color rosso.<br />

E a proposito <strong>di</strong> fiori, parliamo finalmente <strong>della</strong> breve spiga <strong>di</strong> corolle che fa<br />

<strong>della</strong> nigritella un vero e proprio miracolo <strong>di</strong> profumo, spighetta che è formata<br />

da <strong>fiore</strong>llini bruno-porpora, quasi neri, oppure rosso cupo, con petali lanceolati<br />

lunghi da sei a otto millimetri piegati verso il basso, nella più tipica <strong>di</strong>sposizione<br />

del <strong>fiore</strong> delle Orchidacee.<br />

Il labello <strong>di</strong> questa corolla è triangolare ed è rivolto verso l’alto, prolungato alla<br />

base in un breve sperone.<br />

La fioritura <strong>della</strong> nigritella va da luglio a settembre a seconda <strong>della</strong> latitu<strong>di</strong>ne<br />

e dell’andamento climatico.<br />

Nel decreto emanato dalla Giunta provinciale <strong>di</strong> <strong>Sondrio</strong> in «materia <strong>di</strong> tutela<br />

ambientale ed ecologica», sono comprese le due nigritelle e un identico provve<strong>di</strong>mento<br />

è stato preso da altre Amministrazioni, fra cui la regione Trentino-<br />

Alto A<strong>di</strong>ge dove si pone grande attenzione a tutti i possibili accorgimenti tesi<br />

a impe<strong>di</strong>re la <strong>di</strong>struzione <strong>di</strong> piante in pericolo <strong>di</strong> estinzione, o comunque minacciate<br />

dalla sconsiderata abitu<strong>di</strong>ne a raccogliere i fiori <strong>della</strong> montagna, o<br />

<strong>della</strong> flora spontanea <strong>di</strong> qualsiasi altra zona, per buttarli dopo qualche ora, non<br />

appena appassiscono.<br />

Per completare la descrizione <strong>della</strong> nigritella o vaniglione, detta anche brunetta,<br />

<strong>di</strong>remo che nella sua spiga fiorifera le corolle sono una quarantina, circa, e<br />

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