L'elleboro, fiore della saggezza - Banca Popolare di Sondrio
L'elleboro, fiore della saggezza - Banca Popolare di Sondrio
L'elleboro, fiore della saggezza - Banca Popolare di Sondrio
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
«Dice il cartello: non sciupare i<br />
delicati fiori del lino, ma il vento<br />
non sa leggere».<br />
James Mason<br />
Linum campanulatum, gran<strong>di</strong>florum e<br />
narbonense.<br />
Il lino, briciole <strong>di</strong> colore fra l’erba<br />
I Linum sono piante <strong>di</strong> cui si parla poco e quasi sempre soltanto per ricordare<br />
le virtù <strong>della</strong> fibra tessile che si ricava dal Linum usitatissimum; delle altre duecento<br />
specie che compongono questo genere si sfruttano assai male le indubbie<br />
doti ornamentali fatte <strong>di</strong> grazia, sfumature cromatiche particolari e una<br />
straor<strong>di</strong>naria leggerezza.<br />
Come spesso accade per le specie spontanee (in Italia sono tre<strong>di</strong>ci i Linum<br />
selvatici), anche le piante <strong>di</strong> cui ci stiamo occupando sono poco celebrate dai<br />
libri <strong>di</strong> floricoltura, mentre si mettono in rilievo le doti <strong>di</strong> fiori vistosi, troppo<br />
vistosi, come il tagete, le zinnie, i gla<strong>di</strong>oli o le dalie, così poco aderenti alle<br />
caratteristiche del nostro habitat, del nostro paesaggio.<br />
Prima <strong>di</strong> ricordare la storia del lino è giusto precisare che le corolle <strong>di</strong> queste<br />
piante sono <strong>di</strong> vari colori, oltre il classico azzurro-cielo: bianco, giallo, rosa,<br />
violetto, blu, carminio, porpora, rosso vivo, cremisi, celeste e bianco, lilla e<br />
viola.<br />
Gli steli sono sempre esili, erbacei o semilegnosi; le foglie piccole e strette,<br />
piuttosto rade, presentano <strong>di</strong>verse tonalità <strong>di</strong> verde, più o meno grigiastro o<br />
tendente all’argenteo.<br />
L’epoca <strong>di</strong> fioritura va da aprile a tutto settembre, a seconda <strong>della</strong> specie e del<br />
clima, considerando che i Linum alpini sono presenti sino a quote superiori ai<br />
2000 metri, mentre altri fioriscono lungo la dorsale appenninica e altri ancora<br />
spuntano lungo i litorali, oppure in Sicilia, nei tratti <strong>di</strong> terreno calcareo.<br />
Ma torniamo ai Linum tipici delle Alpi e Prealpi (Linum tenuifolium, Linum viscosum,<br />
Linum alpinum) sino al Linum usitatissimum da cui si ricava la nota fibra<br />
tessile, chiamata in gergo tiglio, e al Linum gran<strong>di</strong>florum che si coltiva per i fiori<br />
rossi, molto appariscenti, ricco <strong>di</strong> varietà con corolle in parecchie tinte.<br />
Per riprendere le fila – il riferimento è facile e scontato – <strong>della</strong> storia del lino,<br />
bisogna risalire all’epoca dei Faraoni quando si tessevano preziose<br />
stoffe con le fibre del Linum usitatissimum, come è comprovato dal<br />
ritrovamento <strong>di</strong> alcune mummie fasciate con bende <strong>di</strong> questa tela.<br />
Ma non basta: le dame <strong>di</strong> corte, le danzatrici e le sacerdotesse si<br />
122