L'elleboro, fiore della saggezza - Banca Popolare di Sondrio
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«Amate tutta la Creazione nel suo<br />
insieme e in ogni grano <strong>di</strong> sabbia.<br />
Amate ogni filo d’erba, ogni <strong>fiore</strong><br />
azzurro o giallo che sia, ogni<br />
raggio <strong>di</strong> sole. E finirete per amare<br />
il mondo <strong>di</strong> un amore ormai totale<br />
e ˆ<br />
universale».<br />
Michajlovic Dostoevskij<br />
Il fiordaliso, una specie da salvare<br />
Un tempo era normale vedere i campi coltivati a frumento punteggiati <strong>di</strong> rosso<br />
per la presenza dei papaveri, illuminati <strong>di</strong> bianco dai cespi delle margherite<br />
e intensamente spruzzati <strong>di</strong> azzurro, l’azzurro del tutto particolare, tenero,<br />
vivo e morbido insieme che si trova soltanto nei petali del fiordaliso.<br />
Le sue corolle possono essere anche bianche o delicatamente rosa, ma la norma<br />
è quella inconfon<strong>di</strong>bile sfumatura che nasce dal blu e si stempera sino all’azzurro<br />
con una spruzzata d’argento che traspare dall’orlo frangiato <strong>di</strong> quelli<br />
che riteniamo petali e, invece, sono singoli fiori che compongono i bei capolini<br />
dei fiordalisi.<br />
Scientificamente, il genere si chiama Centaurea e comprende circa cinquecento<br />
specie, fra cui una quarantina spontanee nel nostro territorio, dalla pianura<br />
sino a 1800 metri <strong>di</strong> altitu<strong>di</strong>ne.<br />
Nella terminologia popolare sono parecchi i nomi che in<strong>di</strong>cano le varie specie<br />
<strong>di</strong> fiordaliso e tutti particolarmente gentili, in armonia con le tinte e l’aspetto<br />
<strong>di</strong> questi fiori: bluèt, floralis, muneghetta, ambretta, biavettina, fior campese,<br />
occhi <strong>di</strong> cielo.<br />
Centaurea, invece, ha un significato meno poetico e ricorda il personaggio<br />
mitologico Chirone, un centauro che pare sia stato guarito, in modo miracoloso,<br />
da un impacco <strong>di</strong> succo <strong>di</strong> fiordaliso.<br />
A parte l’origine leggendaria <strong>di</strong> questa storia, l’evento non è del tutto improbabile,<br />
in quanto il fiordaliso possiede buone proprietà curative contro reumatismi<br />
e attacchi <strong>di</strong> gotta, ma soprattutto serve a preparare un<br />
decotto che applicato sugli occhi attenua il bruciore <strong>della</strong> congiuntivite;<br />
grazie a questo particolare uso, in qualche regione i<br />
fiordalisi vengono chiamati anche rompiocchiali.<br />
È stato il naturalista svedese Linneo a classificare questi fiori<br />
nel genere Centaurea e nella famiglia delle Composite fra cui<br />
spiccano per bellezza, colori e <strong>di</strong>ffusione la Centaurea cyanus,<br />
il comune fiordaliso, la Centaurea moschata o ambretta, la Centaurea<br />
macrocephala o fiordaliso dalla grossa testa, la Centaurea<br />
montana che sulle Alpi è presente anche oltre i 2000 metri<br />
<strong>di</strong> altitu<strong>di</strong>ne e la Centaurea nervosa o zazzerina, dai capolini<br />
rosa porpora.<br />
Le varie specie <strong>di</strong> fiordaliso in Francia vengono in<strong>di</strong>cate con<br />
il nome generico <strong>di</strong> bluèt, in inglese le chiamano Cornflower e<br />
in tedesco sono conosciute come Flockenblume.<br />
I fiordalisi possono essere coltivati con una certa facilità, ma<br />
non rientrano nella decorazione floreale più comune dei giar<strong>di</strong>ni<br />
o dei balconi sia per la fragilità delle loro corolle, sia per<br />
la breve durata <strong>di</strong> ogni singolo capolino.<br />
Si tratta <strong>di</strong> piante che acquistano il massimo <strong>della</strong> bellezza e<br />
recano un notevole apporto ornamentale soltanto quando riescono<br />
a creare una massa <strong>di</strong> colore posta a contatto con fiori<br />
<strong>di</strong> tinta contrastante.<br />
La Natura, una volta <strong>di</strong> più, ha <strong>di</strong>mostrato <strong>di</strong> possedere straor<strong>di</strong>narie<br />
doti <strong>di</strong> regia facendo crescere i fiordalisi accanto all’oro<br />
del frumento, al bianco delle margherite e al rosso dei papaveri.<br />
Ai conta<strong>di</strong>ni queste presenze floreali in mezzo al grano erano tutt’altro<br />
che gra<strong>di</strong>te e, in realtà, qualche volta le corolle variopinte<br />
erano tanto numerose da soffocare il frumento e compromettere<br />
l’entità del raccolto.<br />
E allora? Diserbanti a tutto andare, in dosi spesso eccessive, con risultato<br />
positivo per quanto riguarda la compattezza e l’uniformità del parterre <strong>di</strong><br />
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