N VOVO COMMENT Oét

J -NELLO EVANGELIO
g trasferito ifregiio a1iegenti,1lche penfaua Et hauendo udito i principïde facerdo^
no che fuffe lonrano da îoro,perehe hauen* & Pharifei le lue parabole, conobb 0n 0
do à ammazzare il Signore ? niente manco ch' egli diceua di loro. Et cercando di p re°
penfauano,quanto hauere à ammazzare il ft" derlo,temerno le turbe,perche lo teneuanj
gliuolo di lddio. * - come propheta.
Giefu dice à quegli, Non ïeggefti uoi mai adunque come udirno quefte cofe, i prîtici*
n elle fcrittur e. La pietra che reproborno
gli edificatori,quefta è fatta nel capo de l'an
pj de facerdoti,8e gli fcribi, ÔC i uecchi, feco' 40 la ufauza loro maggiormente diuenn0j gulo.Dal Signore è fatto quefto, & è mira ;
no efFerati,ma perche non era uenu ta fho f,
file ne gli occhi noftri.Per quefto io uidi* del Signore,nientepofettono contro àeffo
co,cheui fara tolto il regno d'lddio, et fara di nuouo ritenuti da uano timoré, benchç
dato alla gente,che fara i frutti fuoi, Et chi cercaliino di mettergli le mani adoffo,ôc cofi
cadra fopra qfta pietra fia fracaflato,et rorn,
pera quello,'fopra del quale ella cadra.
gjfponde qui adunque,5C rimettegli alla fcr't
tura,acçioche imparalfino efferfi detto Chri*
fto non hauere à effere conofciuto da primi ^
Se nondimeno hauere à effere principe di tut
ti.Qnefto fenfo ha adunque la rifpofta di chri
fto. V oi dire non fia çertaméte^uoi ftimate que
fta parabola aliéna dauoi,percioche ui pare
che io fia humile,Sc idoneo àincrudelire con
tra di me .Et quiui in quella prophetia fi è pre
detto di Chrifto difprezzato da gli edificanti,
cioè da primi del popolo, ôc nondimeno da
conftituirfi dal Signore, principe di tutti. Io
fono chiaramente la pietra la quale pofe il
conferuera lddio infino alla fua hora ciaf CU;
no che ha certafede in éffo. Et è qui da nota*
re la differentia de gli huomini 'cattiui ôc dé
buoni d à dire meglio, de fedeli da gli infedç
Ji ;perche il buono trouato nel peccato gem e
ôc duolfi perche peccd, ôc ordinafi à uita mi*
ghore,ma il cattiuo freme, non perche pec*
co\mapercheè trouato nel peccato, Se non
folamente nonritornaà penitentia ,mapiq
tofto fi adira contro à* chi lo riprende.
CAP. XXII.
padre nel fondaméto di Sion.A v
me fi appog
giano tutti glj e!etti,io medefimo,ài due mu*
ri congiunti, popolo de Iudei, ôc délie genti
chiuderp lo angulo, perche quegli faranno
congiunti in me, ôc congiunti faranno falua*
T rifpondendo Giefu, di
nuouo parld loro in para;
bole,dicendo. Aflîmigliaio
è il regno de cieli à un'huo
I mo Re,che fece le nozzeal
fuo figliuolo. Etmandd i
(ûoi ferui à chiamare grinuitati aile nozze,
Si non uoleuano uenire, Di nuouo mâdô
ti.Et quello che cadra fopra quefta pietra,cio al"*» ferui,dicendo.Dite agli inuitari. Ecco
è percotera in me,fia rotto ÔC fpezzato, per* chio ho apparecchiato il mio côuitoj miei
che quello che mi recufera,ôe impugnera,que tori,et gli animali ingrafîati fbno icânati,et
fto recufçra,ôc impugnera Iddio,5c chi potra tutte le cofe parate,uenite à le nozze. Et qdipoi
effere inregro o faluo f p la fede in Dio fh difprezzâdo fen'andorno, chi alla fua uil
fi uiue, ieuata quÇlla,che cofa reliera fe non la,& chi alla fua faccenda. Et gli altri riten
morte,ôc perditione f quanto maggiormen*
te fe alcuno uenga à tanta ftoltitia, che ancho
ra oppugni la offerta gratia.'' certamente que
fto in modo fara accecato,in modo fara per*
turbato in tutte le cofe,che niente habbia à fa
te in effo il fuo uficio. Et finalmente auuerra
che quefta pietra cadra fopra quello.Et il luo
go il quaje aljega loro è nelpfalmo .us/Se in
Chrifto propriamente quadra, il quale da go
uernatori del popolo fu reeufato come pie*
n 0no i ferui fuoi,& fuillaneggiati, gli ucd
fono. Et il Re hauendo udito, fi adird, &
mandati i fuoi efèreiri, uccife quegli ho.
micidi, & méfie fuoco nella citta loro. Al
hora difle à ferui fuoi.Le nozze certamente
fono apparecchiate,ma quegli che erano
inuitari non furno degni. Andate adunqj
aile ufeite délie uie, & quanti uoi trouerre
te, chiamategli aile nozze. Et ufcitii ferui
tra da gli edificanti,8e nôdimeno fu fatto prin
u o x n e n e
^ uie,congregorno tutti,quanri ne
cipe, se capo de gli eletti, come fe la pietra la Vpuomo,catriui,& buoni, & furno piene
quale haueffino reeufata gli edificanti, come di conuiuanti le nozze. Et entrato il R^ 3
danon mettere in alcuno luogo nello edifi* uederei conuiuanti, nidde quiui uno buo
çio, fuffi nondimeno fatta nel capo de Io an* mo che non era ueftito di uefte nutriale.Et
g
u lo
> a cioche t u t t a l a