N VOVO COMMENT Oét

Pt MATTHEO CAP, l, 4
Perche eflb fara (âluo U pojpolq fuo da peç lo euangeli o di Chrifto al mondo, di qui gif
caîi loro » f u dato diuinamente il nome che fi chiamaflï
Ioannijilqualenomefignificagratiofo.Quâ*
El qui lî uede,che Allhora primîeramente in do adunque fu mandato quefto benedetto fi
f endiamo Topera di lddio,chenoi diuinamê gliuolo di Dauid,accioche penetraffi la falutc
Ce ne fiamo ammoniti,onde qui fi nota, che del Signore iafino à termini délia terra retta?
gliafflitti, 8c perturbati fanti,mentre che non mente gli fu dato il nome diuinamente,per il
lanno quello che fia da fare,ma patientemen quale iignificafle taie cofa, perche Giefu è il
te afpettano il configlio del Signore,fono al medefimo, che apreffo de gli Hebrei Iofu»
tempo ammoniti,ÔC confolati da Iddio. Era che iignifica Saluatore,il che dimoftra foggiu
Iofeph anfio di animo,Sc nella integrita,-,8c fe gnendo, (perche eflb fara falub il popolo
»erita fua era prohibito ritenere la moglie, iuo da peccati fuoi.) Et quefta è la prima, SC
che nô era grauida di eflb, nondimeno non precipuapredicationediChrifto,chifia,8{
lioleua infamare quella-Et coii fofferfe alqua quèlio che fia uenuto a v
fare,con poche paro
to il Signore,che eflb combattefle nelTani* • Uj proponendo la fomma di tutto lo euange
{no fuo,ma nondimeno prima che commets lio.Et quefta predicatione di Chrifto ci me t?
tefle alcuna cofa, che, fufle indegna di lui, à te arianti fpeffo la ferittura euangelica, fpeflb/
pon commoda à Maria, mando Tangelo, il predica la condonatione de peccati per Chrl
^uale gli manifeftafle il mifterio che fifaceua, fto,accioche noi ci diamo tutti à eflb,8c que*
ftinanimaffilo allo uficio impoftogli,& rofi fto per che lo fpirito- ha grandemente cura?
con notabile confolatione fi fa incontro Id? çhe Chrifto non fiaignorato,8c per quefto di
dio al patiente Iofeph nella tétatione. Et dicë ce la medehma cofa fpeflb 8c in quefto iuogo
gli Tangelo. (Iofeph figliuolo di Dauid) co aperto 8c primo,accioche da quello fi cono?
«ne fe gu riduceili in memoria ch'egli era pre fca lo uniuerfo eùâgelio.Et il popolo di Chri
dettohauete à eflere Chrifto del feme di Da?
tiid.Etqllo che dice(nô temere 3Cc)dimoftra
ftoèglieletti,iquaiiadducealpadre perche
quefti foli conofcanô eflb Saluatore, ôc per
chiaram«ntechetemeffeàprenderlapermof quello renouati ammiranû quefta gratia di
glie,accioche non ofFendeflè Iddio à mante?" Iddio, 8c in quella confidano, 8c mentre che
fiere una grauida di altri che del proprio ma
rito,onde è come dica,tu terni di congiugner
qui fi uiue predicano quefta gratia, amono i
proflimi,8c afpettano lo auuento del Signorç
fi à qlla eflendo grauida, ma fappia, che efla noftro Giefu Chrifto, ilquale allhora purghc'
c grauida per uirtu dello fpirito fanto, Se nô ra tutte le reliquiedelpeccato,8crenderaccf
per contaminatione di huomo, fi che non te del tutto renouati, 8C pieni di Iddio, ôc bea*
«nere à ritenerla apreflb di te, ne pêfare che ti in eterno.
ta fia adultera,ma talmente fi è compiaciuto Et tutto quefto è fatto, accio che fi adem
iddio in efla, che l'ha fatta per fpirito fanto pieflë quello,che fi ë detto dal Signpre per
ingrauidare delfuo fantiflimo figliuolo. Et j propheta^dicente. Ecco la Vergine ingr*
«caoche tu mi creda effere cofi,efla partori? u i d e r a & p a r t o ri r a il figliuolo, â chiamera
uno figliuolo,per ikhe fe di quefto ti diro ranno a n^me ruo Emtnuel^che è interpe-,
Uuero,ifaramuufidSofegno,cheqUo che tratoIddiocone(rouoi. *~'
Io ti dico e uero, dello fpirito fanto. Et non r - j , „ , . , r .
difletipartorira/mafemplicementepartori? Et e q corne dica anchora 1 angelo a Iofeph
ra,perchenonpartoriàquelfolomaàtutto nonpenfarechedapocoinqua cominciailï
Umondo,neàquelfolofufattalagratia,ma no apiaceretalicofe»Iddio, manefecolifu#
Intuttifufparfa EtpermaggiorefJa cer'tifi? penonâcdaprincipio,8cdipoipredetto per
catione che fufle concepuîS di fpirito fanto, ^ia,.lquale profeto quefto glonofo parto
gli dicehauereàeflerechiamato Giefu,cioc * li(
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Saluatore,perchehaueuaà faluareil popo? fg note
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lo da peccati fuoi, fapendo eflb Iofeph che l huomo ma Iddio pçr la bocca delo buo*
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egli era cofa folenne,che quegli i quali elefle - E t h i
detto
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U Signore à quai che fingularluficio, che fe? « huomo della fanta
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côdo quello anchora gli dia il nome perche § ln
f P^uirtu dello fpirito fanto,ÔC che fecç*
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cofiiAbramdefignato padre di moîti popo ° uficio fuo fu chiamato Giefu, ilche fi*
li, dette quefto nome Abraham per ilquale S nifica
Saluatore,rettamente aggigne ancho
r a c h e fi
nome efprefle effa fteffa cofa allaquale lo dç dio con effo^iamera
Immanuel,che iignifica Id#
^pciche per eflb folo habbi»
|>utaua.Cofi GiouinLche primo doueuaprin
cijiarcIapredicatioflejXaanûtiatiQnedeU ffioueumételddiopropmojôcprefente