N VOVO COMMENT Oét

DI LVCA CAP, XIIIL 177
aufa afflirto feguitauano Giefu penfandp FTO huomo comincid à edifîcare }& non po
hauere à eflere non folamente liberati dal* terre finire t
l e loro affl.ttioni, ma amzhora da hauere à A m m u n i f c e i n fomma , n fta b o l a c h e
NAÏ NON fegiiinndo fe non i commodi di cile^digrandiffimaimportantijpenlchefia
S^loinderiuoliatoieffiinfegntla ra neceffano che quefto taie confideri le FORZE
fonedelrégnofuoefl-erealtrimentidiquel ^ ôcl a ragione d. quelle cofe che pigha a fa
S che fi penfauano,ÔC propone loro alcune
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£S le quali conuénieno loro offeruare. Et ftume
^ gU huomini prudent.,* ulala a infe
;comefedicefle,qualunque,uorraefleremio gnare a difcepoli la UERA prudentia nel fegm
difcepolo È neceffario che habbia in odio tut
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angelio,perche quello che uolu io
,e le FÉLICITA di quefto fecolo. Et effendo f eli* «nimofuo a uo ÈRE eflere diicepolo DI Chri*
cita hauere padre,ÔC madré, honeftamoglie, 5?,« feguitare l euangelio, quefto conftitui
figliuoli prudenti,diletti, hauerefrateglf fo*
RELLE,ÔC uita corporale,pér la quale poffa frui
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edihcare una torre, LA fommita délia quale
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o c c a f f e a l c l d o e l a
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o n e f f e r e l d o n e o a f e U I t a r l
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tofto lafciare tutte quefte cofe.ôc la uita infie* ^ i r» J L.
mechepartirfidaChrifto,perchecertamente ° ^
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fi debbono hauere il padr'e,ÔC la madré in grâ ^ T * C
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de honore fecondo il precétto di Iddio, ôc la
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mogliefi debbe amare.ôci figliuoli ôc la uita mconcrarc quello che con uenti mila me*
corporale fi debbe côferuare quanto fia pof*
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contro à lui t Altrimenti effendo ancho
fibile,ma fopra tutte le cofe è da amare ôc da
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l° , mandari am bafdadori, chiede
feguire Chrifto. Et fe accade uno taie' cafo, quelle cofe che appartengono alla pace.
che una cofa comandi fare Iddio,ôc una altra Cofi adunque ciafcuno di uoi,che non reil
padre,ôc la madre,in uno luogo ci tiri il uer nuntia à tutte quelle cofe che poffiede,non
bo di Iddio,in uno altro lamoglie,ôc i figliuo puo effere mio difcepolo.
h ,una cofa perfuada la cupidita di quefta ui*
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altra lo euangelio di Chrifto, in quefto Et qfta parabola tende al medefimo come DI
cafo,epiu da obedire À Iddio, al uerbo di Id* ca,io uoglio che prima che uoi mi feguitiate
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figliuolo di Iddio, allo euangelio fuo, uoi conofciate di principiare taie edificio,ôc
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E A comâdamentijôc efortationi DE gli huo pigliare taie guerra nella quale uoi fappiate
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U E F T O ANTO 0
TAK ^ ^ ^ &° fi halo efemplo di EFFERE prouati àporre tutte le cofe uoftre
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fi "aham,il quale era parato à facrificare il temporali,ne temiate le auuerfita di quefto fe
giiuolo A Iddio per fare la fua uolonta. colo confiderando che uoi hauete potentif*
PERCHE rUi à A; i J j / - fimo auuerfario,cio è il principe, ÔC Iddio DI
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ed,ficareuna quefto fecolo, che fi dice S atan, ilquale con
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le tantacrudeItacififaincontro,chefealcuno
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g * nonlafciaChrifto,ôcIauiadellagiuftitia,gli
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dochc poi haué minaccia tutti i fommi pericoIi,onde bifogna
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potendo recar che conofca bene chi fi uuole affrontare feco
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"egghino con quali armi fi poffa uincere,ôc di quelle ar
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mctno à fchernirlo dicendo,QUE MARFI,ôc FTARE beniffimo prouifto fempre.
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