N VOVO COMMENT Oét

.•««roïeWfirtCbriffoIa defperanone fit
K^°ouina.Dipoiofreruala feliata de
i rSèdi quegli che non fi fono cofidan ne
Eïriri della propria loro giuftitia,ma credo*
ZinChrifto,pcheinquefto numéro fi corn
«rendono'Abraham,lfaac,Iacob, i propheti,
«auegli che della famiglia di Abraham cre
derno in Chrifto promeflb à Abraham. Ma
anchora ci fi connumerano tutte le altre gen
ti in tutto runiuerfo,alk quali uerra la predt
carione deUo euangelio di Chrifto, ÔC pigl:e*
ranno quella,il che è quello che dice,che uer
râno da Oriente,ÔC da Occidente,ÔC federan*
nonelregno diIddio,adombrando per que
fle parole la perpétua félicita, la quale fruifea
no non gli hypocriti, che confidorno nelle
loro opere,ôc meriti,ma quegli che confidor
no nella giuftitia,che è da Chrftio.
Nel medefimo di uennonocerri dephari
fei dicendogli. Efci,& uattene di qui, per*
che Herode ti uuole uccidere.
Dalle parole di Chrifto , che feguono fî puo
facilmente intédere Herode di nafcofo haue
refubornati i pharifei,che ammuniffino Chri
fto della fede,perche hauendo Herode poco
auanti ammazzato Giouanni Battifta, ôc ueg
gendo hora la turba feguitare Chrifto mag*
giorediGiouannitemeua Chrifto,che non
uendicaffelafuatirannide, & fcacciafîïlo del
principato di Galilea,perilche non hauendo
ardire manifeftamenteproccedere contro à
Chrifto fubornd i phar;fet,che cô fimulatio *
ne di grande beneuolentia côfigliaflina Chri
fto che fi partiffi di la,onde i pharifei, che an*
chora effi hauieno in odio la dottrina di chri
fto,obedifcano alla uolonta di Herode,ÔC co
me amici di Chrifto lo per fuadono à partirfi,
la quale ammunitione,fe fi confidera eftrinfe
camente, appare amiciffima,ôc falutifera, ma
fe fi conferifee alfanima loro , d à quella uo
catione,alla quale lddio haueua ordinato il
fuo figliuolo Chrifto non fitrouerrain efla
niétedi buono ne di falute,perche chrifto di
uin^nente fu chiamato à quefto uficio,accio
che predicaffe Teuangelio in Galilea, Se in lu
dea,ondefe pel timoré della morte, hauefli
obedito alla ammunitione de pharifei, non
harebbe obedito alla diuina uoeatione. Sia*
jno adunque ammuniti con quefto efemplo
di udire uolentieri i configli de gli huomini,
nia non feguire tutti indifterentemente, Se
*, en
^giudicio,magli conferiamo col uerbo
di Iddio,ôc uoeatione noftra, Se fe côuengo*
no gh pigliamo non altrimenti che efla uoce
ai lddio,ma fe difTentono allhora è maggior
mente da qbedire à lddio, chç agli huorninj.
DI LVCA CAP. - XIII.
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Et difle Ioro,andate,& dire à quella golpe-
Ecco io Icaccio i demoni.induco le (ànita,
hoggi, & domane, & il terzo di finifeo.
Ma nondimeno mi bifogna hoggi,& do*
mane, & lo altro andare, perche non fi
puo fare, che il propheta perifea altroue
che in Hierufalem »
Che Chrifto rimandi i Pharifei à Herode figni
fica manifeftamente effi con inganno eflere
ftati fedotti da Herode.Et col nome di golpe
efprime Chrifto lo aftuto,callido, ÔC doppio
iTngegno di Herode. Ma renuntiare à Hero*
de,cheeflbfcacciai demoni,ô£ rende la fari*
ta,è come dica,io non do opéra di feacciare
Herode del fiio principato, ma di feacciare i
demoni, & fanare gli infermi, Se rifucitare i
morti,8c non ho,come eflb penfa, in animo
di turbarlo dal principato, perche io uennî
in quefto mondo à infegnare Io euangeho
mio della remiffione de peccati,8e con ferma*
re quello con publici miracoli.Et quefto mio
uficio fare in terra nô molto tempo, ma hog
gi Se domane, cioè pochifîîmo tempo,per il
chenonhadatemeredi me Herode in que*
fto fuo uficio temporale. Significa anchora
Chrifto à Herode che non temeua la tiranni*
de, Se crudelta di Herode,perche dice,mi bifo
gna hoggi Se domane,& falrro di finire,per*
cioche non puo eflere,che il Propheta peri^
fea altroue che in Hierufalem,cioè mi è impo
fto da lddio padre mio,Puficio, Se fammini*
flratione,il tempo della quale, fe bene è bre*
ue,nondimenoèdefinito, ôc auanti àq eflo
tempo Herode non puo numerare pelo del
Capo miOjOltre adiquefto mi è definito il luq
go nel qualepatiro la morte, cioe* Hierufa*
ïem,perche non fi puo fare, che il Propheta
perifea altroue. Et cofi afferma Chrifto efler*
gli affegnato il luogo, nel quale fia morro,
çipe Hierufalem, non in Galilea x ôc di croce,
Ôc non di coltello.
Hierufalem ,Hierufâlem, la quale oecîdi i
propheti,& lapidi quegli che ri fono man
dati,quanté uolte ho io uoluto congregaf
e i tuoi figliuoli come l'uccello il fuo n i -
do fotto le penne,& no uolefti t Ecco ui fi
lafeia la cala uoftra difèrta.
Qui primieramente efplica Chrifto il grande
fuo affetto di charita uerfo i Iudei,ôc quefto fa
non confemplici parole,ma con giocendif*
fima fimilitudine di uccegli. Et cofi dimoftra
per quefto dire,che non folamente in quefto
tempo,che ueftito haueua l'huomo, ôc predi
çaua lo euangelio in Iudea, chiamd i Iudei a!
la penitemia,accioche non periffino, ma an*
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