N VOVO COMMENT Oét

milO EVANGEUQ
le è da fapere, che m'ente aïtro per fe fignifica,
çhetuffare q jntingere nella acqua,ma per
quanto ç fegno de çhriftiani,è unp lauare nel
la açqua,per ilquale lauare,nel nome del pa*
dre,ôc del figliuolo, ôc dello fpirito fanto,fi pi
gliano nella fede,ÔC nel greggedi Chrifto ,ÔC
prdine di renouarfî per fpirito, quegli che fi
jntingono, data loyo la remiffionedi tutti i
peçcati,acçipche anchora i Chriftiani habbi*
no il fegno efterno, accioche fiamo feparati
da gli altrj, ôc confeffiamo di eflere conforti
délia religione di Chrifto.Duoi fegni ci infti^
fui Chrifto,che fi chiamanp facramenti,ilbat
tefimo ?ôç la Eucariftia, de quali quello uenne
in luogo délia circuncifione,5c quefta de facri
ficij.GÏi antiqui del ueçchio teftamento, con
Jaçirçuncilidnçriceueuanoi loro pelpatto
ôcrhiefadi Iddio.Et àriceuuti tribuiuano il
degnare del'fauore djuino ;ôc la communio *
pe del futuro Chrifto pe facrifiçii, Cofi noi
primieramenteçol battefimo confacriamo
i noftria chrifto,ôç incorporiamo,ôc çôla eu
cariftia innouiamo,ôç promouiamo, Et ac*
cioçhe quefto che îi ç detto fi pruoui per le
fcritture^rima dico,çhe il battefimo fia uno
intignere nella acqua,fi ha da quefto luogo
fcriuendoio euangelifta dicendo, ÔC batteza
uanfi da lui nel Giprdano,Ma che per quello
inûgnere fuifino riçeuuti nella fede ôc greg*
gediChriftô,quegli che fono intinti abaftan
2a lo pruouàno,que Iuoghi,i,Cor,i î.Thef.y,
Colo.2,Tito.j.Perche in quefti lupghi reftifi*
ca lo Apoftolo beniffimo noi pel battefimo
eflere fepolti con Cbrifto, ôçincorporati in
eflb, ôcmondati dalpeccato per la uirtu di
Chrifto renouati, ôc regenerati. Et nell'ulti*
mo di quefto çomanda il Signore che le gen
ri pel battefimo fieno fatte fuoi difcepoli. Et
ne fatti deglj apoftoli fi legge,Quegli adun
quecheuolenrièri prefono ilparlare di Pie
trp furno battezati,ôç furno aggiqnte in quel
di circa mille anime,Ef cofi per quefti luoghi
ç manifefto il battefimo eflere fegno délia me
defima redentipne di Chrifto,per ilquale co*
me noi fiamo incorporari à eflb cofi iïamo in
eflb;vmiti a tutti i fanti. Et fiamo battezati nel
padre,acçioche nô dubitiamo che quello ci
abracci cpn paterna beneuolentia, ôcnel fi*
gljuoIp,acçioche fiamo certi quefto hauere
fatjsfatto pernoijôchauerci àfaluare,nello
fpirito fanto ?cpme quello che noi habbia*
mo a hauere fprmatore ôc innouatore di tut
ra U uita.Et quefto che dice che confeflaflino
i peccati loro ?dimoftra che predicaua la pe*
nitentf a ôc dimoftraua Chrifto eflere quello,
che libcrafli da peccati, quegli che credeua*
. ro \n eflb^ac per quefto non battezaua fenon.
quegli,checonfeflauanodi credere aile fuc
parp Ie,cioe quegli che conofceuano di efle*
re peccatori ,ôc per quefto hauere bifogno
délia redentione di Chrifto.Per la quale cofa
|u dibifogno che confeflaiîînoi loro peccati,
quegli che erano battezati da eflb malfima*
mente eflendo tutti di aduiîaeta.
Et uedendo niolti de pharifei, ÔC de {àducei,
che ueniuano al fuo battefimo difle loro.Progeniedi
Vipère, chi u'ha infegnato
jfuggire da Tira futura ?
Famétionelofepho eflere ftate in quefto tem
po quattro fette,de Pharjfei, Saducei, de gli
EflenijÔÇ di cjgli che nacquono al tempo del
tribuîo,eflendpne autore luda Gaulonita.Di
tutti qfti i Pharifei erano piu ftudiofi délia leg
ge,teneuano ilfato,nondimeno con la liber
ta délia noftra uolonta,credendo l'anima im
mortale.j Saducei niéte attribuiuano al fato,
ma tutte le cofe allo arbitrio dello huomo,
ne approuauano la immortalita délia anima
erano anchora di coftumi piu inculti, ôc piu
,alieni dalla humanita.Gli Efleni attribuiuano
#1 Fato tutte le cofe,faceuano proféffione di
fomma continenza.Gli ultimi conueniuano
quafi co phanfei,fenon che affermauano efle
remale riconofcere alcuno per Signore fuo
ri che Iddio,ôç il cenfo p datio,alquale fu mâ
dato per rifcuoterlo Cyrenio, affermauano
eflere una folida feruitu, ôc con marauigliofï
modi efortauano la plèbe à confcruare la H
berta.Ma le fette de faducei,ôc de pharifei era
frolepreçïpuenelpopolOjper la quale cofa
di quefte due feciono mentione i noftri fcrit*
tori,mapchel'unaôcraltra erafenza Iddio,
fempre conueniuano contro à Chrifto ôc al
uerbo fuo.Quefti adunque, chefra Iudei ap
pariuano maggiori,ueggiendo Giouâni che
peniuano al fuo battefimo,ma cô Hypocrita
et nô finceraméte, gli chiamo progenie di ui*
pere,il che difle,pchela natura délia uipera è,
checomehamorfol'hnomOjCorre alla ac*
qua,la quale fenon truoua muore,ôc cofi que
fti,pche facendo peccati mortiferi correuano
al battefimo,accioche come le uipere folamê
teperlaacquafcâpaffinoipericoli délia mor
te.Et quefto fuo parlare nel uero appare uno
duro'prinripiOjôCinhumana falutatione à ta
to fanti,ôc preftanti huomini. Ma perche quf
pon lo fpirito di Giouanni,ma del padre, ÔC
Signore di tutti cominciaua l'oratione,ÔC cer
tamente reprenforia,nô fi dice che fia uitipfo
principio,d indecpra falutatione. Cofi co*
minciano i padrj che hâno à caftigare i figliuo
li,ôc i padroni che hanno à riprendere i ferui.
Et lo intentQ di quefta oratione fu^fpauenta^
recon