N VOVO COMMENT Oét

Nefluno conofce il figliuoîo fenon il padre,
ne alcuno conofce il padre fenon il figliuoîo,
ÔC quello à chi lo hara uoluto reuelare il fi*
gliuoIo.Perche coficonofceil figliuoîo il pa
dre,cheôclafuftâtia del padre fi propaghi in
efib,acciochefia l'uniuerfa fciétia del padre,
quale cognitione non hebbe,non folamente
Mofe,ne Iacob,ma ne alcuna délie altre créa
ture.Et il feno penfo che rettamente fi chiami
ilfecreto.Etdi qui apre Giouanni,che poten
tiafia quella del uerbo,quale fia la giuftifica*
tione noftra, perche il figliuoîo è mandato,
accioche narri il uerbo della grara, ôc della
uerita,adunque lo audito di quel uerbo, è la
giuftificatione. Etlapotentia di quel uerbo,
è faluare,fare ueraci,creare nuouo lume,illu
minare le ténèbre.
Et quefto è il teftimonio di Giouani, quan
do mandorno i Iudei da Hierofolyma, Sa
cerdoti,& Leuiti,accioche lo domâdaffino
tu chi (èiVEtconfeIfd,& non negd.Et con
feffd io non fono Chrifto.Etdomandauan
lo, che adunqueffei tu Helia f Ec dice non
fono.Sei tu ilprophetafEtrifpofè nd.Adih
que gli diffono,chi fèi,accioche noi diamo
rifpofta a quegli che ci mandorno,'' che co
là di tu di te ftefTof Diffe.
Répète il teflimonio di Giouanni, che di fo*
pra è citato due uolte.Et perche Giouanni fu
mâdatodaIddio,acciocheteftificafie di Chri
fto è neceflario,chedia teftimonio di quefto.
Etperchela dottrina chriftiana ènuoua,cioè
gratuita remiflîone di peccati, ôc perche ap*
parue Chrifto in fimili forme,che la carne abo
mina, riprendeua Giouanni i Pharifei ,i qua*
li mandando à eflb à interrogarlo chi fufle,
à i quali dette teftimonio,che eflb nô era chri
fto.Et è come dica. Et non dette quefto tefti*
monio del Signore Iddio noftro in alcuno
anguîOjd auâti i pochi,ôc abietti,nefolamen
te auanti alcreduîo uulgo,marifponde quel
lo alla graue,ôc uenerâda ambafeeria de Hie
rofolymitanijCheera di Leuiti,ôcSacerdoti,ôc
di quegli che erano della laudatiflîma fetta de
Pharifei potétiflimi,ôc fapjentiflimi del popo*
Io,acciochelo domandaflîno della fua auto
rita,cioè, perche battezafle,8c predicafle con
tro a principi del popolo,ôc eflb alladomart
da di quefti ingenuemente nô negd loro che
lo domandauono chi eflb fuffe, ma conftan*
temente côfeflo la uerita à quegli,che doman
dauano fe era Chrifto, d Helia, d propheta,
onde in uerita côfeflo,come era la cofa, ôc ne
go di eflere Chriflo,Helia,d propheta.Et quel
loche dice il tefto, (SetuilprophetaO mol
NELL-O EVANGELIO
tilaudabiliffimi efpofitori ïnterpetrano ch
lo domandaflîno fe era quel propheta pro^
meflb nel Deuteronomio,ôCne propheti che
haueua à uenireper faluare il mondo ôc'reftaurare
il regno per lp articolo,il,che'ua auj
ti.Et à quefto hauere rifpofto nd, cioè che nô
era quel propheta del quale Io domandauas
no, perche poteua bene eflere propheta &
non eflere quel propheta del quale domains
uano,altriefpôgono,chenegddi eflere p rg
pheta,perche i propheti appartégono al uec
chio teftamento, ôc Giouanni al nuouo. Et i
propheti prophetauano del uenturo Chris
fto, ôc Giouanni teftifica quello prefenre oc ef
fere finite le prophétie,ôc per quefto niega di
eflere propheta,uegga chi legge quale efpo*
fitionepiugli piace.
Io uoce di uno che grida nel deferto,diri*
zate la uia del Signore,come diffe Efàia pro
pheta. Et quegli che furno mandatera no
de pharifei. EtdomâdornoIo,& diffongli
perche adunque battezifetunonfei Chrj
ûof ne Helia, ne il prophetaf Giouanni ri
fpofe loro,dicendo.Io battezo nell'acqua.
Et quale fia Fuficio di Giouanni,ôc quale fia il
fuo battefimo appare da quefto luogo. Etpri
mieramente certo cita il uerbo della fua uo*
catione,ÔC il teftimonio prefo da Efaia,accio*
che dimoftri la fua uoeatione eflere fatta diui
namente,ÔC medefimamente la parola fua ef*
fere parola di Iddio, come dica. Io fono uo
ce,ÔCnon lume. Et quello che dice nel de*
ferto,appartiene alla hiftoria,perche Giouan
ni haueua à predicare nel deferto, Se cofi fu
predetto dal propheta per confermare la au
torita di Giouanni. Et quello che dice(diriza
te) intende preparate la uia, pianatela, leuate
dal mezzo della uia gli impedimenti. Et che
cofa fia quefto dimoftra nel medefimo luogo
Efaia,ogni carne fieno,ÔC ogni gloria di quel
lo,come fior e di campo. Et è quefta la fenten
tia,chebifognamortificarela carne,ôc ogni
gloria di quella,prima che uenga Chrifto, &
uiuifichi la nuoua creatura, cioè prima che
noi pigliamo lo fpirito di Chrifto.E" adunque
Tuficio di Giouanni predicare la penitentia,
come dicano gli euangelifti. Et è la uera peni
tentia,la uera mortificatione della carne con
tutte le fue concupifeentie, ôc con ogni glo*
ria fua,per la quale cofa Giouanni danna tut
to quello chee nella carne,accioche fi facci' a
la uia a Chrifto,cioè allo euangelio, o confo
latione,ÔCuiuificatione, perche prima che la
carne fia mortificata non èuiuificato l'huo*
mo da Chrifto. Et nel medefimo luogo aggja
gne la caufa Efaia. perche fi debba pianatela
* nid ni.