N VOVO COMMENT Oét

fi fta la cofa dell'huomOjperche fe fia infalato
di falc buono,& che non habbia perfo il fa*
pore,cioè di fapjentia,ÔC dottrina ceiefte,che
c riceuuta per fede, accioche eflb fia uirtima
grata à Iddio, niente potra eflere meglio' di
quel fale,che rende raie. Ma fe quella dortri*
na manca di fede,fara infipida ôc del tutto di
neffuna utilita, foggiugne adunque.
Habbiate ilfale in uoi, & uiuete in pace
fra uoi •
Cioè fedele fapientia,8c uiuete in pace fra uoi
perche cofi auuerra,che nefiuno fi antepor*
raa'unoaItro,anziciafcuno antiuerra l'ai*
tro nello honore. Et di qui impariamo, che
niente fenza la fede puo eflere accetto,ÔC gio
condo a v
Iddio,comerettamente difle Paulo
agli Hebrei Cap.ii. fenza fede è impoffibile a
piacere àlddio.La pace del mondo nô è men
rre che noi parliamo fecondo il cuore di chi
ode,à accattare gratia,ÔC fauore,come foglia
/10 gli ambitiofi,ôC nôdimeno in quefto men
trepenfano altra cofa nel cuore. Di fuori fi
fimulano buoni, eflendo dentro peffimi,on
de dentro nonhanno alcuna pace,mailuer
me délia confcientia,che gli rode, la pace del
le confcientie è dentro nello animo, ÔC nel
cuore, benche difuori infurrii la perfequ^
rione, perche tutti quegli che uorranno ui*
uere piamente in Chrifto Giefu patirâno per
fequtione. Dentro adûque è pace, il gaudiot la, confolatione, larequie, difuori la afflittio
ne,ÔC la perfequtione,perilche fe tutti hauef*
fino quefta pace interiore, crefcerebbe in noi
di giorno in giorno la pace eterna. >
CAP. X. î
T leuandofi di la, uenne ne
confini di Iudea per di là
dal GiordanOj & di nuouo
le turbe fi ragunano à quel
lo,et corne egli era côfueco*
di nuouo infegnaua loro. '
Jl Signorejpeflb euito il furore, ÔC la infania
de Iudéi,no.n corne noceuole àfe,ma accio*
che maggiormente non prouocalfi,fenzane
ceffita.Ritorna hora in ludea, perche cofi bi*
fognaua,perche nô era difcofto il tempo del
la paflïone.Er infegna per lo uficio commefs
fogli dal padre.Perche il Signore prefe ne co
mandamenti del padre lo infegnare, 8c il fab
uare,dalla quale cofa facilmente conofciamô
quanta gràn cofa fia nella chiefa, lo infegna*
f e.Grâ cofa è pafcere di cibo corporale, mol
titudine di huomini.Quâto gran cofa è adun
que pafcere moite anime.'' Gran cofa c fofteft
NELLO EVANGELIO
tare di pane, & diuino quella uita tempo^j
ria,quanto gran cofa adûque conferire la UÙ
ta che mai non debbe finirer Dipoi fcancella*
re i peccati del modo per la morte è folamen
tecofadiChrifto.Nondimeno morireper id
dio, conferifce accioche regnamo con ChrU
fio.Et notafi in quefto luogo lo ftudio, ôc KTT
uore nella turba per udire il uerbo, ôc che il
precipuo uficio di Chrifto è infegnare, accio
che fappia il regno di Chrifto np eflere di que
flo mondo,ma appartenere aile confcientie.
Et accoftandofi i Pharifei,lo dotnandorno
èeglilecitoairhuomo repudiare la mo#
glief tentandolo. Ma quelîo riîpondendo;
difle loro.
Con efemplo di malitia, ôc di peruerfita do*,
mandono i Pharifei Chrifto, nô accioche dal
la fua rifpofta diueniflîno piu dotti, ma accio
che allaccino Chrifto,ôc confondino.Et l'am
biguita délia quiftione gli haueua leuati in fpe
ranza,perchepenfauano fe dira eflere. lecito
opporrete à quello corne impio. Quello che
Congiunfe Iddio,non lo fepari Thuorno. Se
rifponderanon eflerelecito,opporrete Mo?
fe, ÔC accufaretelo come difprezzatore délia
legge.Adunque bene armati,ÔC pieni di fpe*
râza aflaltono il Signore.Et qui il fegnore,ca
mefempre,fi difende con la uerita, anticipai!
do Mofe,ôc confondendo quegli, comeftrac"
curatori di Mofe, d fraudolenti contro di
fe, onde dice. - -•••->
C he ui comâdô MofefEt quegli diflbno ;
Et cofi Chrifto fcambieuolmente interrogai
Pharifei,accioche dalla rifpofta loro gli con
fonda. Et la confufione confifte in quefto,
che Chrifto apra il repudio eflere per cer#
té caufe permiffione appreflb de ludei, 6C
non legge de iure.
M ofe permefle che fi fcriuefle il libello del
repudio }& lafciarla. Et rifpondendo Gie*
fu difle loro. Alla durezza del cuore uoftro
ui fcrifTe cotefto comandamento.
Eté quefta la cômendationedel repudio dal
lo inftitutore,il repudio è permiflîone per il
popolo Iudaico,non è legge de iure, ma era
uenuto à quello per la malignita de Iudei,cbe
fi faceua il repudio per ogni leuiflîma caufa,
alla qualeimpieta rifpôde Chrifto. Et aflegna
la occafione del permeflb repudio,ilquale co
me cofa men graue fu permeflb per euitare
maggiori peccati, à quali al tutto erano dedi
ti i ribelli ludei.
$fla dal principio délia creatione,»l ma.'
fchio,