N VOVO COMMENT Oét

le era efla falutifera uerita. Et di qui adunque
inferi quegli non eflere figliuoli di Abraham
eflendo Popere,ÔC ftudii di quegli tanto con*
trarie agli ftudii,8C opère di Abraham, ôc mol
to-mâco figliuoli di lddio,il figliuolo del qua
le, ôc la parola predicata per il figliuolo non
conofcieno,il quale nondimeno non ueniua
da fe fteflb, cioè non era folamente huomo,
ne parlaua cofe humane,ma tutte diuine, on
de foggiugne Chrifto.
Se Iddio fufle uoftro padre, amerefti certa
mente me,perche io procède da Iddio, ôC
uenni,perche ne da me fteflb uéni,ma quel
10 mi mando\ Perche non conofcete uoi
la mia fauella f Perche uoi non potete udi -
re il mio parlare,uoi fiete dal padre diauolo
ôc uolete fare i defiderii del padre uoftro .
Cioè fe Iddio fuffi uoftro padre,non folamen
te non mi ammazzerefti, ma mi amerefti co*
me fratello,perche anchora io fono figliuolo
di Iddio,perchenon folamente fono huomo
come uoi penfate,ma fono figliuolo di Iddio
mandato da Iddio, ma io facilméte prouerro
che uoi non fiate figliuoli di Iddio,perche nô
potete udire il mio parlare, ÔC quefto è certo
argumento,che uoi non fiate da Iddio non fo
ftenendo il parlare di Iddio, perilche dicédo,
uoi fiete dal padre diauolo,dichiara piu mani
feftamente quello che prima haueua detto cô
lunghe a.mbagi.Come dica, eflendo tutti i uo
firi configli, ftudii, parole ôc opère diabolice
fiete dal padre diauolo, benche ui gloriate
del padre Iddio,
Quello erahomicida da principio, ÔC non
Mette nella uerita,perchenon è uerita in ql
lo. Quando parla la falfita, parla dalle cofe
proprie,percheegli è mendace,& padre di
effa. Et perche io ui dico la uerita,uoi non
micredete.
Et quefta èdefcrfttionedi perfona,perche de
fcriue chi fia il diauolo, la natura fua^ôc lo in*
gegno. Et eflere dal padre diauolo,e non cre
dere alla uerita ,ôc l'opère del diauolo fono
mentire,ôcdifprezzareil uerbo di Iddio. Et
cofi è come dica, uoi uolete fare i defiderii
del padre uoftro diauolo,ôc per quefto cerca
te di uccidereme cheui dico la uerita,Et que
ftOjperche quello ha inuidia allo huomo, ôc
uccide Fhuomo,ôC uoi fimili à quello figliuo
11 di eflb cercate di uccidere me." Et quefto è
manifeftOjpercheil diauolo hauendo inui*
dia airhuomOjUeftitofiilferpenteparld alla
donna,ÔC dalla donna auuelend fhuomo.Et
cofi morirno udédo il diauolo, ilquale nô ha
NELLO EVANGELlO
rieno udito,fe haueffino udito il Signore c
che l'huorno pofto fra quello che cred ôc-i
lo che cadde,doueua obedire al creatore &
non allo ingannatore, adunque quello éra
da principio homicida , non armato di f era
ro,ma feminando uerbo cattiuo, per il q Ua] e
l'uccife, onde non penfi alcuno di non efles
re homicida quando perfuadeaImaleilf UQ
fratelIo,perche chi perfuade al maie il fu 0 f ra
tello lo uccide.
Chi di uoi mi accufera di peccatof Etlè io
dico la uerita,perche non mi credete uoi f
Et qui tura la bocca Chrifto à fuoi auuerfarii »
che perfeguitauano la dottrina fua con la in
colpata uita fua, quafi dica, uoi repudiate la
mia dottrina,ne uolete riceuere qlla, chera
gione hauete uoi di qfto fatto.'' Se io infegnaf
fe cofe diuerfe da qllo che io fo, b fe facefiî di
uerfe da quelle cheio ifegno, uoi harefti eau
fa probabile di reeufare la mia dottrina. Ma
uoi n on potete dire per modo alcuno che la
uita mia diflenta dalla dottrina, nondimeno
è tanto la uoftra pertinacia,che anchora non
uolete credere,ôc di qui dice.
Quello che è da Iddio,ode le parole di Id
dio. Per quefto uoi nou udite,perche non
fiete da Iddio.
Cioè quello che ha Io fpirito di Iddio,iI qua*
le è eletto da Iddib,quefto ode la parola di Id
dio,ôC con fede riceue. Quefta adunque, 8c
nefluna altra caufa è,perche uoi non uditela
parola di Iddio che io parlo.Et cofi qui dinuo
uo commenda Chrifto la dottrina fua come
qlla che in fatto fia efla uerita, per la quale co
fa di nuouo uolfe fignificare, che i Iudei ma*
lignamente rieufauano la fua dottrina,auue*
gna che niente altro infegnafle che la fimplice
uerita prefa dal celefte padre fuo,ôC cofi fe auâ
ti con la honeftiffima fua uita refifte àIudei,SC
quella in modo adduce,che anchora gli fece
irritare,horanon con minore confidêtiatrat
ta le parti délia fua dottrina la quale in uerita
era del padre fuo celefte, rendendo anchora
la ragione,perche i Iudei non poffino udire il
uerbo diIddio,ôc hauergli fede dicendo,uoi
non udite,perche uoi non fiete da Iddio. Et
cofi in quefto luogo fi uede quanto fieno dif
fimili fra Ioro,cioè il giudicio délia carne, 8C
quello di Chrifto. I Iudei cofi giudicauano,
poi che.noi fiamo nati del feme di Abraham,
ôc de padri,ôc in oltre'habbiamo la circnnciV
fione,per quefto fiamo popolo di Iddio,ôC'fi*
gliuoli. Ma Chrifto come giudice. I Iudei fo*
no figliuoli non di Abraham,b de padri, ma
del diauolo .ôcprouolo per quefto modo,
' chenon