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„ , NELL'CT EVA'f
3iue,doucîo fono uoi non potete uenire, ne
àiffe nonporrete,manon potete, perche era
no tali allhora che non poteuano,non effen*
do detto quefto à defperatione,ÔC à difcepoli
d.fle alcuna cofa tale,doue io uo uoi non po
tete uenire,quando difle,orando per quegli,
padre io uoglio, che doue fono io, Se quegli
fieno meco.
1
Ecnell'ultimodi grande della fefta, ftaua
Giefu ,& gridaua,dicendo. Se alcuno ha fé
teuengaàme,&bea, Quello che crede in
me,come diffe la fcrittura,i fiumi di acqua
uiua, ufciranno del fuo uentre. Et quello
diflëdellofpirito,che haueuano à riceuere
quegli che credeuano in effo.
Et quefto ultimo di è fottauo della feftiuita
de tabernaculi,che era celeberrimo,nel qua*
le è uerifimile eflere concorfa maggiore fre*
quentia di popolo nel tempio, doue infegna
ua. Et dice ftare Giefu,ÔC gridare,perche défi*
derauache à tutti fi dimoftrafle donde è la ui
ta eterna. Et dal folo fpirito di Iddio appare
qui che folamente è,che noi conofeiamo Id*
dio,8c fiamo renduti certi della fua bonta uer
fo di noijSC che noi ftudiamo di reftituire efla
uerfo iproflïmi, 8c folo Chrifto dona à fuoi
qu efto fpirito. Adunque tutte le cofe pendo
no dalla fede in quello,à quefta adunque, ôc
quijôc altroue efortàChrifto,ÔC hauere fete è
feoperro iIpeccato,efiere confufo,ôc mortifi
cato', perilche auuiene che noi conofeiamo
eflere uera maladitione tutte le forze,5C giufti
tie humane,cioè come dice l'Apoftolo,la leg
ge eflere pedagogo à Chrifto. Et qui fi debbe
intendere quegli che fono capaci della gratia
eflere gli afiêtati,fecôdo quello che è feritto 1
,
gli aflettati empie di beni, pilche doue nô èla
cognitione del peccato,quiui non è lo fpirito.
Et qllo che dice, i fiumi di acqua uiua ufeiran
no dal fuo uentre fignifiea,che quegli che cre
dano in eflb hanno à eflere in eterno fenza fe
te de beni,non altrimenti che fe quello fufle
impoflîbile afletare , che haueffi nel uentre
fuo uno fonte che faceffi fiumi,ÔC fimile aile*
goria ufd di fopra nel Cap.4. perche quegli
che hanno hauuto lo fpirito fanto, fatti certi
della bonta di Iddio uerfo di effi, fono fenzà
fete,ôc poflano anchora apportare agli altri
folida confolatione del medefimo fpirito pre
dicando loro la medefima bonta di Iddio. Et
di quefto ampIo,ôc redundante fpirito fi è pre
detto in EfaiaCap.24.oc in Ezechiel .8. ÔC in
Ioel.z.ôc per tutto ne propheti. Et certamen*
tecomeloefuberante fonte larghifllmameO
te inriga tutte le cofe uicine, cofi anchora il
chriftiano a v
tutti quegli che è prefente ;aporis
GELIO I
ta co detti,ôc co fatti infihiti,ôcneri co'mmodi
Imperoche anchora non era dato Io fpi rf *
to fànto,perche Giefu non era anchora &{
îificato. ®«
Cioè quel piu manifefto afflato dello fpirito
fanto, ÔC la efficacia che apparfe ne credenti
doppo il glorificato Chrifto,nô era anchora
ÔCquefto perche chrifto non era anchoraglo
rificato, pche à eflb gia régnante fi appartene
ua difpergiere quella forza di fpirito nefuor
bifognando adunqj che auanti fufle crocinT*
fo cheregnafle, accioche il mondo uedelfi
che cofa ci fufle impetrata appreflb al padre
per la morte fua, quella amplifiïma uirtu de!
chuino fpirito fopra il uero feme di lacob fi do
ueua primieramente fpargiere, poi che Chri*
fto fuffi falito in cielo. Et tutto quefto è detto
perche il uecchio teftamento fu folaméte leg
ge,5c nella predicatione della legge, nientefi
.predica della remiffione de peccati, d dello
fpirito fanto, ma il nuouo teftamento èfpiri
to fanto,remiffiône de peccati,ôc gratia di fpi
rito fanto. Etperche non era predicata mani
feftamente la remiffione de peccari, ne lo fpi
rito fanto era manifeftamente dato.
• Molri adunqne de la turba, udito quefto
parlare diceuano,quefto è ueramente pro,
pheta. Altri diceuano,quefto è Chrifto, &
altridiceuano,oh uerra Chrifto da Galilea,
Non dicelaferittura,che del femediDa,
uid,& di Bethlehem caftello doue era Da*
uid uerra Chrifto f
Et quefto luogo ci moftra chelo euangelio,»
•chi è odore di ujtajôc à chi è odore di morte,
le quali contentionifi defcriuanoàconfôlasi
re quegli che predicano^ôc quegli chepatifea
no perfequtione, accioche non defperino ?
fpauentati dallo feandolo.
Et Gofi nacque diffênfione ne la turba per
quello. Et certi di loro Io uoleuano piglia^
re,ma neffuno gli,pofe le mani adoflb.Ven
nono adunque i miniftri à pontefici,&pha
rifèi,& quegli diffonp loro,
Etquefta diffênfione pare nata da quello che
diffe Michea. Chrifto hauere à nafeere di Beth,
lehem,come anchora nacque, ma le turbe
péfauano chefuffe nato in Nazareth, perche
era alleuato quiui,ôc GaliIeo,perche quiui ha
ueua cominciata la fua predicatione. Ceru
adunque rettamente fentiuano di effo,Sc cern
altrimenti,accioche l'euangelio fia à chi odq
re nella uita,ôc à chi nella morte.
Perche nonlo hauete menatof Rifpofono
i miniftri,