N VOVO COMMENT Oét

,ffo 8C confeffiil medefimo nome di Chrifto,
SC abbracci la medefima fede,ôc dottrina del*
lo euangelio,onde diffe Chrifto, non lo pro
hibiate come dica,io nô n oglio,che uoi con
danniate,o prohibiate alcuno folamente per
quefta caufa,perche non conuerfi con la efte
riore noftra compagnia,pche qllo che non
e côtro a uoi è per uoi,quello che non refifte
al uoftro euangelio,chenôperfeguita la dot
trina uoftra,ma confeffa il medefimo euange
lio,il medefimo nome di Chrifto,8c la medefj
ma dottrina,quefto e v
per uoi anchora che nô
uiua la uita fua nella efteriore congrégation
ne uoftra.
Et fiynétre che fi compiuano i giorni del
la fua affûmptione, & effo fermdîa faccia
fua di andare a' Hierufalem, & mandd nun
tii auanti al confpetto fuo,& andari entror
no nella citta de Samaritani per apparec,
chiarg1i,& non lo riceuemo,perche lafao
cia fua era,di chi uadia in Hierufalem.
Appropinquandofi il tempo délia fua paffio
ne,deliberd il Saluatore andare àHierofoly
ma,ondefipuoconofcere il grande ardore
délia noftra redêtione, del quale tutto ardeua,
8C per quefto mandd nuntii auanti à fe.Et que
fii uolieno che fuffe riceuuto d a Samaritani
ma fu diffipato il configlio loro accioche re*
ftaffeil configlio di lddio,perilquale deliberd
di andare in Hierofolyma. Etfermarela fac*
cia.à akuno luogo,è parlare Hebraico,cioè fi
prepard à ire à H ;
erofolyma,8C ftatui di certo
andarui. Et qui fi offerua che quegli che fono
mandati dal Signore,nô fono riceuuti fe fem
plicemente non acquiefeano al uerbo di Id*
dio,percheper quefto niente profittornoi
nomati appreffo de Samaritani, perche non
obedirno femplicemente al uerbo di Chrifto
Et ueggendo quefto i difcepoli fuoi, Iaca
po,& Giouanni diffono. Signore uuoitu
che noi diciamo che il fuoeo difeenda di
cielo, & confumi quegli come anchora fe*
ce Heliaf Et riuolço Giefu,gli gridd dicédo
Piacque allo altiffimo il zelo di Helia dirizza
to dal fanto fpirito,ma quello di quefti difpia
que,perche nô erano moffi dallo fpirito di Id
dio,perche non gli harebbe riprçfi dicendo,
Voi non fàpete di che fpirito uoi fiete,per,
che il figliuolo deiriiuomo non tienne à
perdere j'anime de gli huomini, ma à fàl«
uarle. Etandorno in uno altro caftello t
Cioç uoi non fapete dache fpirito uoi fiate
moffi come fe diceffe. Non ui muoue Io fpiri
to mio,8c per quefto ftoltamente parlate. Et
NELLO EVANGELIO
qui fi offeruano tre cofe, primieramente che
il fanto zelo piace à lddio }ÔC ogni affetto che
non procède dallo fpirito fanto difpiace'àql
lOjfecondariamente che la carne ètirata ôc é
moffa in zelo ftolto, che nô è fecondo la fcjé
tia mentre che nonadempie il configlio di
quello. Terzo,che Chrifto uuole che quelle
cofe che fi fanno inferme ne proffimi, magna
nimamente fieno tollerate, ne fubito uu 0l c
che fieno disfatti gli impii,accio che uiuendo
fieno conuertiti,ÔC diuenghino ferui à Iddio.
Ec fu andado quegli per uia, uno certo gli
diffèjoti fèguitero douunque tuandrai.
Giefu gli diffe, le golpi hanno cauerne, &
gli uccegli del Cielo i nidi, & il figliuolo
deirhuomonon ha doue pofi il capofuo,
Dalle parole per le quali Chrifto rifpondeà
quefto Scriba manifeftamente appare,checo
me gli apoftoli cercano in Chrifto regno cor
porale,cofi 5C quefto Scriba cerca in Chrifto
terrene r'• cchezze, 8C promettefi gran maie?
fta in quefto fecolo, di honore, 5C di potefta
fe fi accofta à Chrifto,perche fperaua Chrifto
hauere corporalmente a dominare in quefta
ferra,onde Giefu rifponde à quefto, che pro
metteua di feguitarlo douunque effo andafe
fe,comefe dica,uaniffima èlatuafperanza,8C
la tua efpettatione,pche il figliuolo dell'huo
mo,iI quale tu defideri di feguire con affetto
di confeguire ricchezze, è molto piu poue*
ro,non fol amente de gli huomini poueriffi*
mi,ma anchora di effe beftie.Le Golpi hanno
le loro caue,ôc gli uccegli del cielo i loro ni
di,ma il figliuolo delfhuomo èin tanta po*
uerta,che non ha proprio luogo, d letto do
ue pofi il capofuo, che ricchezze adunque
puoifperaredafi pouero huomo i Scriuelî
certamente del Meffia, che fia per dominare
dal mare infino al mare, 8C che Iddio gli ha à
fottoporre gli uccegli del cielo,i pefci del ma
re,ôclebeftiedel campo, 5C che fia Signore
del cielo, ôç délia terra, ma nel tempo délia
fua carne non uuole quefta maiefta,ma prefé •
tanta pouerta,chefuperale beftie iri pouer*
ta.Qui adqnqj di nuouo fi offerua,che quan*
do Chrifto dice,il figliuolo dell'huomo non.
hauere doue ripofi il capo fuo manifeftamen
te fignifica,;il regno fuo non effere di quefto
mondo,perche fe fuffe di quefto mondo gli
farebbe neceffarîo poffedere tutte le ricchez*
z;e di quefto fecolo,le regioni,Sc i campi • Ma
hora quando afferma di non poffedere pure
picciolo luogo,chi nô uede il regno fuo non
effere terrenofEt fe il regno di Chrifto non e
terreno,certa mente non uenne Chrifto per
mutaie lo efteriore ftato di quefto fecolo,ma
perche
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