N VOVO COMMENT Oét

DI GIOVANNI CAP. XVI. 22 9
f/ anchora uiue.Et la dimora del padre, do che anchora per quello è tenuro ciafeuno
îrhriflo appreffo i fanti, e certa cognitio chriûiano à orare,come infegna PauIo,non*
A Ifuno ac dello altro, la quale non puo dimeno efluffibilc, 6c temporale, ôc oltre adî
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EFLERE perpetua,perche quegli che hanno quefto fuole fpeflb auuenire,che di fuora È la
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°nfesuita quefta fruiranno perpetuamente pace,ma di dentro fi fente la guerra, ma non
îbonta del padre,8c la redentione di Chri* cofi auuiene della pace interiore,perche qfta,
fto accioche uiuino in eterno. bêche habbia efteriormête moite cofe auuer
T ho oarlato quefte cofe frando appref
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' *• g^demente fia tentata, 5c oppugnata,
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Tanto.u quait • r qttomondo non hara alcuna ragioneineffa,
mioquelloui infegnera tutte le cofe,& fapédoIddioeflerglipropitio,6cbenignopà rammemorerauui tutte le cofe , che io ui d r e p c h r i f f o ^ & ^
de/ gli t u' t t e I e c o? e d aj,
ho dette. la buona uolonta di Iddio,ôC che quefta cro *
Se bene fi confiderano quefte cofe con le fe* ce che fi impone mentre che qui uiuiamo, nô
quenti fi conofeera per elfe,che il fignore cer habbia à durare fempre,anzi fa che per fimili
tifica che hauendo parlato,ftando appreffo à tribulationi bifogna,che noi entriamo nel re
difeepoli, che effi intefono tutte quefte cofe gno de cieii con Chrifto,Sc nella gloria fua,SC
quali haueua infegnate loro, effe ndoancho taie pace ci dona il folo Chrifto.
rain carne côqueglUa fomma délie quali ha ,. ,
ueuaauantiefpofta,cioèchenoiconofciamo Perche il padre e maggiore di me. J
effo Chrifto,3c ftudiamo di immitarlo con lo E t q u e f t o fi d e b b e f eggere con emph afi, per*
amareil proffimo. Ma non effendo anchorai c h e u o l f e fîg nifi care,il padre Iddio effere mag
difeepoli dotati di abbondante fpirito,nô po g i o r e di f e huomo,ôc per quefto hauere à effe
tettono chiaramente conofeere quefte cofe. r e i n fommafelicita appreffo di quello quan
Promette adunque dinuouo lo fpirito,il qua d o f uffi p a r t j t o d i q u i & j difeepoli fi douie*
lehabbia à infegnare loro tutte le cofe,le qua n o congratularefeco di taie félicita, 8c non fe
li poiïïno effere in loro falute,cioè hauergli a n e turbare.
reuoeare à mente SC intelligentia tale,che be*
niffimo intendeffino tutte le cofe. Et cofi fe è Et hora ui diffi prima che fia fatto, acci Q>
neceffario che lo fpirito fanto infegni, ôc per che quando fia fatto, crediate. Io non par *
quefto anchora uenga, pure che gli huomi* lero piu moite cofe con uoi, perche ui en e
niuoglino conofeere Iddio in Chrifto,fegui il principe di quefto mondo, & non ha in
ta di neceffita,che la carne non poffa perfe cô m e alcuna cofà,ma accioche il mondo co*
prendere,ne intendere le cofe diuine, ÔC per n of c a ch e b amo il padre,et come mi cora
quefto fe non fia illuminata dallo'fpirito fan* m e f l- e jj padre,cofi fo. Leuateui andiamo.
to inuerita,niente altro fia che mere ténèbre. n ç ^
Iouilafciolapace.Io ni do la pacemia.
Non come da il mondo,io ue la do,non fi Et che cofa diffefrutte quelle certamenre che
turbi il cuore uoftro,ne fi fpauenri. Haue *
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a'uoi.Seuoiamaffi me,ui rallegrerefti cefta
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mentecheiohabbiadetto,iouo alpadre.
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no quegli nella fede uerfo il signore, il che e
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q u e l 0 }| h e d i f l eacciochequâdo fiadettocre
^a ferittura con nome di pace intende la pro diate.Etlaiurifdin'onedi Satané ne fottopo*
fperita, ôc felicita,fignifica adunque qui il Si* fti al peccato,perche opéra ne gli increduli,
gnore,che lafeiaua à fuoi félicita non caduca, effendo adunqj il Signore puro da ogni pec*
°e fluffibile,ôc non come quella da il modo, cato,niente di forza haueua in quello Saran.
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ala fua,cioè certa ôcdiuina.Et quella èfitua Et fediceffe alcuno, fenô uince Satan,perche
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fede, la quale fumminiftra lo fpirito ammazza Chrifto.'Rifpôde effo Chrifto, che
P«acleto,il quale haueua à uenire à fuoi, ÔC effo per quefto muore,accioche fatiffaccia al
quefta pace è maggiore di quello che puo co la uolonta del padre, che uolfe fcancellareil
jiofcere la mente de gli huomini.Et è notabi* peccato con la morte di Chrifto, per quefto
eemphafi in quefte paroIe,la pace mia, per* non la potenria del mondo,d di Satan ucci*
jue Chrifto in quefto modo fa differentia fra dera alcuno membro di Chrifto,ma la uolon
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u do. La pace del ta del padre, il quale per la infermita noftra,
°ndo,benche fia gran dono di Iddio.in mo uuole fare manifefta la fua potentia.