N VOVO COMMENT Oét

NELLO EVANGELIO
portando la croce fua/aecïoche liberaffi noi miaua, dicendo. Se tu fei Chrifto Talua f e
da eterni fupplicii. Et predice qui Chrifto alla fteflb,& noi. Et rifpondendo l'altro 10 rL
piâgente turba,lo eccidio di Hierufalem, che
f u dipoi fotto TitOjdimoftrando hauere à ef*
prendeua,dicendo. Ne tu certamente temi
Iddio,che fei nella medefima dannatione f
fere caufa di quello,quefta fua morte,Ôc l'efle Et noi nel uero giuftamente. Perche noi ri
re uccifo da Iudei il reparatore della uita a ceuiamo cofe degnedi quello, che habbia.
quegli,che confidano in eflb.il che Io manife
fta quello che dice.Perche fe in uno uerde le
gno fanno quefte cofe,che fi fara nel fecco ?
doue penfo che Chrifto intenda per il uerde
legno le cofe intègre,» in buono eflere de lu
dei,ôc per lo arido le cofe rotte,ôc fiaccate da
m o fatro,ma quefto non ha fatto cofa alcu
m dj m ai e t % t di c e u a a^ Giefu. Signore ri
c o r d a ci dj m e q u a ndo uenuto iàrai nel re
n Q & G i e f u H ^ j 0 'muctit3 ri
e< , . ^ œ n m e c Q i n p a r a d i f
1
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Iudei. Quafi dica.Se eflendo anchora falue le Ambedue quefti erano ladroni, ambedue in
cofe Iudaice cofifate, mentre che anchora le
cofe uoftre fono in flore,che fi fara efledo de
fperate quando i nimici ui opprimerannor'Se
Croce,ma uno di quefti è fatto faluo, perche
credette in Chriftp,ÔC fubito predicd la gfos
rj a di Chrifto, perche côfeflo la fua iniquita
effi hanno ardire di fremere contra di me tan & la giuftitia di Chrifto, ÔC che eflb riceueua*
to iniquaméte,ÔC ftoltamente,mentre che an cofe degne de fatti fuoi,ôc non Chrifto.Onde
chora fono in eflere le leggi, che faranno al*
rhora,quando fra fe fieno diuifi,ôc le publiée
leggi per le bellice feditioni fieno leuate uia.''
j n fecje domandd mifericordia,ôc fu giufhfica
t 0 ) 8 c co-nfegui la mifericordia di lddio. Hor
u e di i n qUefto feliciflimo Iadrone, donde fia
Altriefpofitorireferifcano quefto uerde le* jaueragiuftificatione, cioè perche confeflo
gno à Chrifto, ÔC l'arido à Iudei,quafi dica,,fe fe peCcatore,ÔC Chrifto giufto, ÔC Re fuo. Et
furno cofi contro di me innocente, che cofa
difegneranno contro à quegli,che fono mar
ci pe uitii f Infegna oltre adiquefto Chrifto,
perche noi dobbiamo pîâgiere,cioè per i pec
n o n potette intendere di alcuno terreno re*
g n 0 j ii q u ai e ujde,ÔC Chrifto,ÔC fe fteffo proiïî
mo alla morte,
cati noftri, ôc per la pena la* quale meritamo Et era circa l'hora fefta, & fecionfi ténèbre
pèccando,accioche euitiamo l'ira di Iddio^ fopra tutta la terra,infino à l'hora nona. Et
cô la uera penitentia,fuga del peccato,ôc con
uerfione a Çhrifto.Ne ci uergognamo di efle
jj f 0i e çx ofcurd,& il uelo del te mpio fi diui
r, j rnezzo*
reinfamiper Chrifto, ueggendo Chrifto ca* " ,
po noftro eflerecôdottofraglifceleratinon Per maggiore fede della Hiftoriaelpreffefho
hauendo mai fatto peccato» • ra tanto della crocififfîone,quanto della mor
Et Giefu diceua, padre perdona loro, per- dice dalf hora fefta infino alla nona ef*
chenô fanno quello cblfi faccino. Et diui ?* n
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' f ^^^"««o Sole della
j j : a- ,• r • • ~tr i r
dendo t ueftrmentLfuoi ui miff^no la forte
giuftitia proffimo alla morte, ôc efferfi ofcura
G, U S O L E \ E T F I- N A L M E M E F L O C H C ^ U E R , P I E,
Et fta ua il popolo guardando,&: fcherniua t r a E f l e n d o r o t t o l e i e t' r e fi f o n o f e f f ^ a
altn,falui le fteflb, fe quefto e il Chnfto,lo lungamente era ftata occuIta,era fatta mani*
elettb di Dio,et fcherniuanlo anchora i mi fea^ offerui chi legge,che Chrifto eterno So
hri,acçoftandofi3& offerendogîi aceto., & le,ôc uerbo di lddio,morendo per morte di
dicendo,Ie tu fei quel Re de Iudei, fàlua te çarne, ofcura Io fplendore del creato Sole,
fteflb, Et era anchora una inferitrione fcrir, perche pe meriti della morte fuà ofcura ogni
ta fopra dUui di letterç grece,lariue, & he* fulgore di çreata fapientia,perche qualunque
braice, Quefto è il Re de Iudei» per fede diuiene partecipe della giuftitia,Se fa
rs , r r t f .4, n» pientia fua,difprezza ogni altezza di giufti*
Dacci qui Giefu efemplo di manfuetudine, ôc J s d i f i Ç NG D J ^ $ E U C O F E A D U N Q,
4 fomma chanta, perche effendo notato dl fec>
e & { . q ( q , i Q m Q ï i c h e
fomma ifamia,ôc in molti mal.,datigl. da huo
minumquuprega con ardentiffime preci il pa
M
ç o f t ^ n a% e n d o i n i u d i c i o certamente
T U T T Q Q U F 1 I O H E A P P A R TT E N E alia carne efter,
drefuoper , croc.fiflbr, fuo», Et che nudo minerUel tûtto.Medefimamente efla duriffi
peda nella croce fpoghatodaturpiffim, huo mapietra^otta per la morte, rompe le altre
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pietre,perchepe meriti della morte fua, rom
pnuationedituttiibeni, ., pe ogni durezïa di cuore,à quegli che creda
Et uno di que malfattori fofpefî lo beftern no in eflb ;perche lieua il cuore di pietra alla
" carne