N VOVO COMMENT Oét

& i parent! fuoi frupirno.Êt eflb comandd
îoro,chç NON diceffino il fatto a perfona.
Sono anchora quefti duemiracoli délia figli
uôla di Iario,ôc délia donna che :"patiua il fluf
fo del fangue dichiarati i Marco,ne'quali due
miracolifidichiarainfiemela prouidentia di
Iddio,8c la neceffita délia fede. Quella mori
auanti che Chrifto ueniffe à effa, ÔC quefta era
ftata inferma dodici anni,ÔC dell'una, ôc del*
Titra non à cafo, ma procurrâdo Iddio fu fat
to alla gloria di Chrifto,accioche quella fi do
ueilifanare,ôcqueftafufcitareda Chrifto. Et
lauda la fede délia dâna gia fanata,ÔC manife*
ftala à tutti,accioche fappino quâto gli (ia gra
ta,ÔC quanto potente la fede, ôc con loefem*
plo fuo impariamo àfidarci di Chrifto cô tut
to il cuore. Et hauendo à fufcitare la fanciul*
la,folamente richiedela fede del padre,con*
fortandolo,che non tema ne fia dubbio neb
la fede,ma folamente creda perilche fi dimo*
ftra la neceffita délia fede,quante uolte noi de
fideriamo di ottenere qualche cofa da Iddio.
Et finalméte dice dormire la morta giouane,
0 perche tutti i morti debbono rifufcitare,co
me fi fuegliachi dorme,d perche cofi è la con
fuetudjne délia fcrittuia,che chiami imortî
doimienti.
CAP. IX.
Tchiamati i dodici,dette
loro potefta, & autorita fo
pra tutti i demoni,& che fà
naffino îemalatrie,& man
dogli a predicare il regno
di Dio,& à fânare gli infer
mi,& diffe à queg!i,non portate alcuna co
fà per uia,né mazza,ne cafca,ne pane, ne da
nari,ne habbiatedue tonache per uno. Et
in qualunque cafa uoi enrrerrete, quiui fta
te,& di quiui ufcite.Et tutti quegli che nô
uiriceuerannOjUfcendo di quella citca,fco
tete anchora la poluere da piedi uoftri in te
ftimonio contra di loro.
Et anchora quefto con piu altri Iuoghi,per ef
fere dichiarati in Mattheo, ÔC Marco fareno
brieui nella efpofitione, effendo al prefente
folamente abaftanza dire,che i fanti apoftoli
prefono quefta potefta,quafi come uno cer*
to abbondante teftimonio délia uerita.Veg*
gendofi in eflb luogo la gran mifericordia del
Signore ncftro Chrifto Giefu, che abbraccia
tutti gli çrranti,perche come le pecore erran
ti,lontane dalla ftalla non curano il paftore,
ma piu fi difcoftano fe il paftore non le cerca
ôc riconduce alla fialla,cofi gli huomini cafea
NELLO EVANGELIO
ti per Adam in tutti f gjrnèri de gli errorf non
cercando effi il Saluatore,non fi partono dal
lo errore,infîno à che con eterna perdition
perifcano.Chrifto adunqj hauendo cura dejla
falute humana,non afpetta che gli imbafci',
dori délie citta di Gahlea doma ndino da effo
iparrochianicheannuntiano loro loeua^
. gelio,ma fpontaneamente mandai fuoi Apo
ftoliji quali apportino fomma falute àqueglj
chenonafpettano, necercano cofe tali.Et
primieramente da Chnfto la potefta à quefti
fuoi legati.fopra i demorr',fiC le infermita ac
cioche acquiftaffino autorita come mandati
dagran Re.Etil primo cotnandamentoche
dette loro fu, che predicaffino il uero regno
di Idd'o,ilquale quello che fia,ÔC come fi deb
ba inrendere fi è dichiarato in Mattfoeo alun?
go. Et cofi quello che fegue,che non $>ortino
cofa alcuna per uia,comefe dica,io non uo*
glio che uoi ui appoggiate alla terrena proui
denria,nein quella confidiate, certamenteio
non ui lafciero mai, ôc prouedero in tuttefe
cofe,in modo,che prohibifee la diffidentia,ri
cercando che noi confidiamo in eflb con tut
to ile-uore. Etlamazza,d il baftone, fignifica
fortezza,ôc potentia, dimoftrando chef! deb
bino accingere alla imprefa,non canfidati in
potentia fecolare.
Et ufcitî fuora, andauano attorno péri ca
ftegli euangelizando,& fanando per ruttd,
Erudi HerodeTetrarca tutte le cofè che
erano facre da lui ;& dubitaua, p efferlî det
toda alcuni che Giouanni era rifufeitato
da morri,& da alcuni che Helia era apparî
to,& da gli altri che un propheta de gli an
tiqui era rifufeitato. Et diffe Herode,iode
capitai Giouanni,& chi ë quefto,del quale
io odo tali cofe?& cercaua di uederlo.
Et qui fi uede efemplo di obediétia ne gli apo
ftoli,ôC efemplo di diuina potentia in Chrifto
Giefu,ôc cofi gli Apoftoli nel nome di eflb fe
ciono aflai miracoli,onde auuenne chêne
crefeefle maggiore la fama di Giefui,in modo
che pueniffe anchora alla cafa di Herode,ma
quanto piu lungamente fi fpargeua,tanto piu
cofe incerte,ÔC inconftanti fi diceuano di çhr «
fto come in Mattheo,ÔC in Marco anchora fo
dichiarato.
Et ri tornati gli apoftoli, gli narrorno tutte
quelle cofe che effi fatte hauieno. Ec pre
quegli,fi riduffe lèparatamence in luogo de
ferco délia citta chiamata Bethfaida.
Tutti quegli che fono mandati DAC
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annuntiare il uerbo di Iddio. fubito retenu 0
' noàelîo