N VOVO COMMENT Oét

erandemente acerba,5C nehemenre la repren
fione.Ne quefto certamente leggefti.'ÔCc.co*
me dica,in che modo leggete le fcritture.^uoi
niente altro cercate nelle fcritture, che in che
modo fauoriate,ÔC defendiatela uoftra con*
tentione, che non imparate uoi piu tofto di
qui la charira,la beneficentia,* la commifera
tionej'Doue è adunque la uoftra fanrita i Do
uelagiuftiria.'Bifognaua imparare dalle fcrit
ture con quale charita bifogni fouuenire aile
neceffita de poueri, 8c che la neceffita fcufa il
fabbato.Etdi quiproponelo efemplo diDa
uidjjchefi ha nel primo deRe Cap.21. dimo*
ftrando che quelle cofe,che altrimenti farie*
no illicite, fi fanno Iecite per cofe neceffarie.
Et diceua à quegli, il figliuolo dell'huomo
è anchora Signore del fabbato.
Et in quefto luogo péril figliuolo dell'huo*
mo non folamente fi intende Chrifto,ma fim
plicemente quale huomo fi uoglia, il quale
luogo ha in fe quefta fententia,lo huomo da
principio non folamente è creato nel domi*
nio della terra,del mare,de uolatili del cielo,
8C de gli animali della terra, ma anchora è
creato nel dominio del fabbato,perche tutto
quello che è creato,8c ordinato in utilita del
rhuomOjPhuomo è conftituito Signore di
quella cofa,8c egli neceffario cedere alla utili
tahumana,perilche manifeftamente feguita
l'huomo eflere anchora Signore del fabba*
to.Et fe è Signore del fabbato, che altro refta
fenon che gli fia lecito anchora ufare il fabba
to fecondo la ragione del fuo dominio^E' co
fa manifefta che il Signore ha ragione nelle
fue pofleflîoni, perche ha potere di ammini*
ftrare quelle fecondo il fuo commodo,8c uti
lita,ôc effe pofleffioni bifogna che feruino alla
utilita del Signore, perilche, perche anchora
11 fabbato è da connumerarfi fra le humané
pofleffioni,gli è neceffario cedere alla huma
na utilita. Et certamente fe fia utile olferuar*
lo,fi debbe oflèruare,ma fe non fia utile à of*
feruarlo, come accade nella famé, d in altr0
cafo dineceflita,è lecito uiolarlo fenza pec*
eato per diuina autorita concefla gia all'huo
nio nella prima fua creatione, - • '
Et fu anchora neU'altro fabbato, che effo
entraffî nella finagoga, & infègnaffi. Et era
quiui uno huomo, & la mano fua deftra