N VOVO COMMENT Oét

teuennenèl mondo, accioche rimetta agli
huomini i peccati loro,ÔC reconcilii gli huo*
mini col pa dre. Venne adunque Chrifto pre
cipuamente per quefta caufa,accioche appor
taffefeco la remiflione de peccati, ne cipotet
te apportare maggiore beneficio,nepiu utile
nemaggiormente neceffario.
Et cominciorno à penfare gli Scribi,et Pha
rifei,dicendo. Chi e quefto che parla le be
ftemmie t Chi puo rimettere i peccati fè
non folo Iddio t
Per due caufe pareua à Pharifei, che Chrifto
parlaffe le beftemmîe,prima, perche rimette i
peccati per la fua autorita.Et rimettere i pec*
cati appartiene alla autorita,ôc maiefta del fo
lo Iddio.Dipoi che rimetta i peccati gratis, ôc
per niente.Et rimettere i peccati gratis, fecon
do la opinione de Pharifei, è derogare dalla
autorita dalla diuina legge,la quale prefcriffe
molti facrificii, ôc fatisf attioni per i peccati,
ma con quefti penfieri dichiarorno i Pharifei
la notabile loro ftultitia,ôc hypocrefia,perche
la fcritt ura manifeft amente parla del Meffia,il
quale promette che in eflb fi benedirânô tut.
te le genti,ôc che il Signore habbia à porre inl
eflb le iniquita di tutti gli huomini, ôc che ha*
ueua à dare l'anima fua p i peccati de gli huo
mini,ôcche haueua àmedicarei cômti di cuo
re,onde penfando i Pharifei,chi puo rimette
re i peccati fenon folo Iddio i manifeftamen*s
te appare che efîi ignorauano la fcrittura, ne'
îtendeuano quale fuffe il uero uficio del Mef
fia,perche benche non credeffino quefto Gie.
fu eflere il Meffia, nondimeno perche erano'
profeflbrï délia Theologia, douieno fapere*
dalle fcritture il Meffia,che haueua à uenire ef.
fere figliuolo di Iddio, ôc hauere la medefima.
autorita col padre di rimetterei peccati, ma
con le loro cogitationi fignificauano di cre*
dereil Meffia non eflere Iddio,ne hauere au*
torita di rimettere i peccati, perilche dimo*
moftrauono la ftultitia loro non conofcen*
dolaintelligentiadelle fcritture. Hora che
fia da dire délia hypocrefia di quegli f La na*
tura délia hypocrefia èuedere il brufcolo ne
gli occhi di altri,ôc non auuertire la traue nel
lo occhio fuo.Haueuano i Pharifei grandiffi*
ma, ôcampliffima traue di beftemmia ne gli
occhi loro,percheattribuiuano la remiffio*
ne de peccati aile opère loro,come lauamen
ti di mani,ample fimbrie,lunghepreci, ôcdi*
giuno à certitempijin quefte cofe foie fidan
do che Iddio fuffi obligato à dare loro la uita
eterna del paradifo, ilche niente altro è, che
attribuireladiuinirà aile humane opère,ÔC
adorare i loro meriti per Iddio, & quefta è
NELLO EVANGELIO
gran beftemmia, ôc'impieta in Dio, 8c qncji loro traue non uedeuano i Pharifei ne er
g u
occhi loro.
Et Giefu hauendo conofciute le loro corf
tationi,rifpondendo diffe à quegli,che p^
fate ne cuori uoftri. ?
Et cofi con due miracoliproua qui Chrifto
la fua diuinita,runo è che conofce le occul*
te cogitationi de Pharifei eflendo proprio