N VOVO COMMENT Oét

dufibno il padre & la madré il fanciullo-
Giefu per fare fecondo la côfuetudine del
la legge fopra diqllo,eflb anchora lo prev
fe nelle braccia fue, &benédifie Iddio/
& difle.
Come Chrifto è nato in miferia, 3C in pouer
ta,cofi e folamente conofciuto da poueri, Se
abietti huomini,perche non da Re,ma da pa
ftorie v
uifitaro,8Chora ofFerto nel tempio r
nonlo conofeanoi facerdoti,nelofalutano
i Ponrefki,ma un certo uecchio per nome Si
meon cittadino Hierofolymitano,non claro
per alcuno nome di ricchezze, d di degnita,
d di uficio,corre àfalutare,ÔC àabbracciareil
fanciullOjÔC quefto tale,cheforfe parfe allho
raadalcuno,chefuflematto,la fcrittura lo
honora di grandiflîma laude, chiamandolo
giuftOjSC che temefli Iddio, délia quale laude
nefluna fene puo dare maggiore a huomo.
Ma dondehebbe Simeon che fufle giuftos'
Perche afpettaua la côfolatione di lfrael, chri
fto Giefu Signore noftro il quale promefle
Iddio,accioche medicafle i contriti di cuore/
ÔC accioche predicafle àprigionila liberatio
ne,ondeafpettarelaconfoIatione di Ifrael,e
credere in Giefu Chrifto, che per eflb habbia
mo uera falute,ôe libérations Et cofi benche
Simeô fufle di honeftiffima uita auanti al mon
do,nondimeno fureputato giufto auanti a
Iddio,percheafpettd la côfolatione di lfrael,
cioè credette in Chrifto, Se che per eflb hauef
fi la remiffione de peccati,8c la falute. Et qllo
che è giuftificato per fede, anchora è dato à
quefto lo fpirito fanto, accioche per la uirtu
fua faccia le buone opère, 8e uiua honefta ui*
ta,non che per taie honefta purghi i peccati,
ma accioche obedifea alla uoeatione diuina,
Se ferua à quello chelo recuperd da peccati,
Se dalla morte. Nondimeno per quefto dono
commune à tutti i credenti, fu anchora dota
to di fingulare dono di fpirito ,pche dice,che
lo Spirito fanto era fopra quello, 8c haueua
hauuto refponfo dallo Spirito fanto di non
uedere la morte prima che uedefle il Chrifto
del Signore,8c cofi di maggiore dono fu do*
tato Simeon che i patrlarci,Se propheti, per*
che à patriarci era ftato promeflb Chrifto, 8C
a'propheti era ftato reuelato lo auuento fuo
per lo Spirirofanto,nondimeno à nefluno di
quefti fu promeflb che lo haueflî à uedere
con gli occhi corporali in quefto fecolo,Se à
Simeon accadde quefta promiffione,che non
folamente hauefleper la fede in Chrifto à ha*
uere la falute,ma anchora non era per mori*
re fe prima non uedefle il Chrifto del Signo*
re con gli. occhi corporali. Et anchora è da
NELXO) EVAN.GEEIO
notare,che à confolationedi Ma'ria,di lofera
Se alcuni altri eletti, uolfe il Signore render
illuftre per molti modi la nafcita del f Uo c^
fto. Et è anchora manifefto dallo afpettaredj
quefto Simeon, che Chrifto era afpettato da
pii in quefto fteflb tempo che nacque,p erch e
afiaj prophétie,come dello fcettro,che non fî
doueua leuare da luda infino alla uenuta del
Meiïia,delle fettimane di Daniel,8c altreproj
phetie,che difegnauano quefto tempo. Et co
me parlono quegli che credono quelle cofe
che fanno alla falute ne fi poflano aftenere*
cofi non e dubbio molti huomini fanti, ôcfi?
mili à Simeone hauere ammunito il popolo
delfopraftante auuento di Chrifto. Aduna
çome quefto Simeone ardentementeafpetta
ua lo auuento di Chrifto, Se in quefto fteffo
tempo certamente che lo hauieno dimoftra*
to le prophetie,cofi lo uolfe confolare il Si*
gnore primieramente délia promiflîone di ue
dere il Saluatore,dipoi anchora délia appre*
fentatione di quello. Venne adunque ammu
nito dallo fpirito nel tempio,come i figliuo*
li di Iddio,che fempre fono portati dallo fpi*
rito,quando il f anciullo era introdotto,ôc co
nofciuto quello lo prefe nelle braccia ôelau
dd Iddio dicendo.
Lafciahoraandareil fèruo tuo Sjgnore in
pace,fecôdo la parola tua^erche gli occhi
miei hanno ueduto il fâlutare tuo, il quale
tu apparecchiafti auanti alla faccia di tutti
ipopoli. Lumealla reuelatione délie genti
& gloria délia plèbe tua lfrael. Et erano il
padre,& la madré fua marauigliandofî fo*
pra quelle cofe che fi diceuano di lui, Et S i
meon gli ben édifie.
Quafi dicefle,gia comâdandolo tu, ne andro
à padri miei fecôdo la parola tua, pcheinfino
àquihai promeflb cheiohoàuiuere,giafa*
rapaceàme,ôeàfanti,eflendo natoquellop
il quale fi fantificherâno tutte le cofe. Viddo
no gli occhi miei ilfalutare il quale manda*
fti à tutti i popoli,accioche reuelata la uerita
fua,fi rimanghino délie loro impieta,8e lafcia
te le ténèbre délia humana ragione,ieguitino
«fla luce delmondo. Ma accioche alcuno
no npenfafle quefta gloria hauere à eflere à
tutti quegli,che fecondo la carne erano Ifiac
liti,poi che hebbe N
benedetto il f anciullo, Se
gli aftanti difle à Maria madré di quello, alla
quale alquanto piu apparteneua ilfanciullo,
quelle cofe che fi hauieno à operare circail
f anciullo. Et non fi marauigliauano il padre,
Se la madré di Giefu,come non certi che fufle
ilMefliafigliuolo di Iddio, perche prima che
Allhora ne erano ftati fatti certi dall'Angeb,
daMag»,