N VOVO COMMENT Oét

Si cérri dubîtorno. Et accoftandoiï Giefu
parld loro dicendo.
Vcdefi qui Jo efemplo délia fede ne difeepoli,
xhe credettono aile parole délie dône délia
refurrettione di Chrifto,Sc lo efemplo délia in
firmitane dubitanti contro allo aperto uerbo
délia refurrettione giapredetta da Chrifto, ÔÇ
côtro alla annuntiatione délie dône,ôc prefen
tia di Chrifto, Se accrefee la dubitatione de di
feepoli la difficulta che è nella refurrertione ,
laqualenon puo apprendere la carne. >
A me è data ogni potefta in cielo,et ï terra.
Et cofi hauendo à comandare la prédication
ne dello euangelio, diceua à difeepoli, data
mi è la potefta, 8c tutte le cofe eflere fuggette
à piedi fuoi, adunque ammuni i difeepoli dt
quefte cofe,accioche piu prontamente pr edi
caffino lo euangelio conofcendofi fuoi imba
fciadorijil quale haueua la potefta di tutte le
cofe, i quali non poteflïno dubitareehe gli
hauefli mai a lafeiare, d che per lui accadeffî
loro maie alcuno,benche allo incontro in*
crudelifle il mondo.Et al medefimo fa ancho
ra quello che aggiunfe.Et ecco io fono tutti
igiorni coneflb uoi,infino alla confumatio*
ne del fecolo,perche che cofa di bene man*
chera,o fara di maie à quello, che continua*
mente habbia quello feco prefente, alquale
è data ogni potefta in cielo, 8c in terra, per*
che per quefto lafeid il mondo inquâto alla
carne,8c andonne alla deftra del padre, cioè
alla inuifibile maiefta di lddio, accioche con
lo fpirito fuo adempieffe tutte le cofe fecon*
do quello che è agli Ephefi Cap. 1. hauendo*
lo fufeitato da morti,8c fattolo fédère alla de
flra fua ne luoghi celefti fopra ogni principa
to, potefta,8c uirtu, ôc dominatione, ôc ogni
nome che fi nomina,non folamente in que*
fto fecolo,ma ôc nel futuro,ÔC fottopofe tut*
te le cofe fotto piedi fuoi.
Adunque andando uoî î nfegnate à tutte le
genti,battezzando quegli nel nome del pa
dre,& del figliuolo,& dello fpirito fanto, ]
Etdaquilorolainftitutionedel mifterio de!
predicare lo euangelio.Et cofi fi uede che glî
apoftoli fono mandati 3c non corrono, (Et
dice infegnate a tutte le genti.) cj 0£ diuulga
te la potefta mia,ôc il regno mio a tutte le fpe
cie de gli huomini,perche fotto lo euangelio
non e Iudeo, ne Greco, ne feruo, ne libero,
ôcc.Etimpariamoquilo euangelio eflere uni
uerfale dottrina agli huomini di ogni gene*
re,Sc eta.Et fiamo anchora qui ammuniti qui
to fi diftende ruficio de predkatori, non pitt
DI MARCO CAP. I. «o
la fenon,accioche infegnino,5C ammmiftrino
ïfacramenti, ôc come ha Luca Cap. 2+.. accio
che predichino la penitentia nel nome di
Chrifto, ôc la remiffione de peccati, le quali
due cofe abbraccia Mattheo fotto,l'una par*
te dello uficio.Battezando quegli nel nome
delpadre,del figliuolo,ôc dello fpirito fanto.
Et auuegna che eflere battezato nel nome di
tutta la trinita,niente altro fia che eflere batte
zato nella remiffione de peccati,pche la remif
fione depeccati è finale eftètto del battefîmo,
per quefto comanda qui Chrifto il medefimo
à difeepoli,che Luca nelPultimo,cioè la prè
;dicatione délia penitétia,ÔC remiffione de peç
.cati, ôc notanfi an chora qui due parti dello
euangelio, la penitentia, ôc la remiffione de
peccati,l'una délie quali non mai felicemen*
te fi predica fenza faltra.
' Infègnando loro ofleruare tutte quelle co
fe che io ui ho comandate.
Cioèjprimieramente credere,ôc dipoi co fat
ti,ÔC opère confermare la fede.Et dicendo tut
te quelle cofe che io ui ho comandate fi efelu
dono tutti i dogmati,9C precetti,che fi intro*
ducono da gli huomini à ofleruare di necef*
fita fotto il nome dello euangelio.
Et ecco io fono tutti i gior ni côeflb uoi in
finoalla confommatione del fecolo.
Et quefta èconfolatione aggiunta per antic?
patione ;accioche non dubitino i difeepoli d
eflere à cura à lddio cammi nâdo ftrenuamen
te nel loro uficio.
Fine del commento di Antonio
> Bruccioli in Mattheo.
J*IL SANTON
EVANGELIO DI GIESV
CHRISTO SECON*
DO MARCO.
ÇAPJTOLO PRIMO.
RINCIPIO DEL
lo Euangelio di Gielu
Chrifto figliuolo d'Id
dio, come è feritto ne
Propheri.
Fece lddio Thuorno da
principio alla imagine
fua,ma per la preuarica
-fione/econdo quella è mono, ôc niente ri*
O U