N VOVO COMMENT Oét

. NELLO EVANGELIO
che quello fia detto di Abraham,Helia, Heli* Et Giouanni.chiamati due de fuoi difcepo
feo, ôc gli altri fommi propheti, 6 di effafua li,mandogli a Giefu dicendo. Sei tu quello
génitrice d di Giouanni BattKla,6 de gli altri che ha a uenire o alpettiamo uno altro e
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fede d, effo ma fi intende di quegli i quali £ tro
Nondubitauacerto Giouanni,cheGiefu for
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uo euangelizando.
Et fu dipoi, egli andaua neila citta che h
chiama Nai n,ec andauano con quello mol
do anchora nel uétre délia madré, oltVea"r- a l t r i fegni,che dipoi ueduti ne haueua talml
t e c h e fpeff0jeffo Giouanni lo haueua moftra
ti fùoi difeepoli, & allai turba. Et corne h t o à dito dicendo,ecco quello agnello di Ids
apprelsô alla porta délia citta,ecco che uno di0,che lieua i peccati del mondo,ôc in piu aj
morco era porrato,unico figliuoîo alla fiia tri luoghi.come è in Giouanni,haueua teftig
madré, 8C quefta era uedoua, 8C molta tur- Cato di effo, che fuffe Chrifto onde neffuno ba délia citta con quella, & hauendola ue- ha da ftimare hauere Giouanni in carcere du
duta il Signore,gli hebbe compaffione, ëC bitato,che Giefu fuffe il uero Chrifto del Si*
difleeli non piangere. Et accoftarofi,toccd gnore,ma è da credere,che per caufa de difcc la bara & quegli che portauano, fi fermor- poli fuoi mando quefta imbafeeria a Çhrift0. no. Et difte g» ouane,io ti dico leuati,& po Et cofi benche Giouanni fpeffo haueifi p t t$
fefi a fédère quello che era morto,et comin cato a difeepoli fuoi quefto Giefu effere Chri
cid a parlare> dettelo alla madré fua. Et ûo,8c comandato che udiffino, ôc feguitaffi,
un timoré p efe tutti, & glorificauano Id no quel o,nondimeno « d.fcepoli ofifi,o da
dio dicendo. Perche ûno gr an propheta È ia
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humtlta de laperfona di Giefu,o daluulga &
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fiifcitato fra noi,& perche Iddio ha uicita
.régénère délia uita fua,riconofceuanomae*
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to la plèbe nia. Giefu.Auuegna adunque che hora i difcepo
Vedefi qui la mifericordia dell'ottimo reden li annuntiaffino à Giouanni in carcere i mira
tore,il quale anchora non domandato fufci* coli di Giefu,penfd Giouanni efferfi abbattu
ta i'unico figliuoîo alla afflitra uedoua. Et pa to àtempo opportuno,nel quale infegnaffi à
re uerifimile che quefta uedoua fuffe fedele, difeepoli fuoi,che non hauieno fede aile fue
benche lo taccia lo EuangeIifta,hauendo tan paroie,co fatti quefto Giefu effere uero Mef*
to facilmente impetrata la potentia. Se la bon fia,âc con quefto intento gli manda, corne di
fa di Chrifto.Et qui fi offerua,che la mifericor ceffe.Io moite uolte ui ho infegnato, che nô
dia di iddio fempre è prefente agli afflitti fe* io,ma quefto Giefu è il uero Meflîa, ma non
deli, anchora che efteriormente niente appai uj ho mai potuto perfuadere quefto, concio
no pregare,perche la loro fiducia nel Signo* fia cofa adunque, che Giefu hora faccia tan#
re ora abaftanza.Et offeruafi qui anchora che ti miracoli, io ui comando che andiate à EÙ
fufeitato il figliuoîo délia uedoua, il popolo fo, ôc da effo domandate chi fia, ÔC non du*
ftupente diffe,che il gran Propheta è fufeita* bito, che effi fatti ui fieno per perfuadere effo
to fra noi,intendendo del Propheta delqua effere quel uero Meflia,cheinfino àquihab*
le Mofe haueua predetto dalla bocca del Si* biamo afpettato,
gnoreCap.8. • ^ . . .
•c» . A * a e ~. A I ...... i T - Et uenutî à lui gli huomini diflbno,Gio?
ht ando quefta fama di lui per tutta la Ju
dea,& perVitta la circunuicina regione.Et
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di tu «qftt cofe ne feciono auuilto Gia
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uanni, difeepoli fuoi. .
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«n aItro. Et nella medefima hora fàno mol
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Era Giouanni Battifta,come feriue Mattheo, cattiui,& à moki ciechi dond il uedere.Et
gia ftato meffo in carcere, udendo adunque i rifpondendo diffe loro. Andando, ridite a
difeepoli fuoi la fama di Giefu, ôç ueggendo i Gio uanni quelle cofe che uoi hauete uedu
miracoli fuoi,rapportorno quegli al precet* t e 8 c u d i t e c h e ; c i e c h i u eg R Ono, i zoppi
tore loro G,ouanni,come quegh,a quali pa* u a n n j , e b b r o f i f o n o m o*| a t j • f o r d i 0da
reua che taie fama derogafli alla fantitadiCo _ • ' ^ r r • > T«,;wli«a
uanni,ôc al nomefuo,perche lo reputauano
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molto piu sâto di Giefu, ÔC ftimauano il gene Sapeua Chrifto,che Giouanni nô per fua eau
re délia uita fua effere la retta uia al regno de fa,ma de difeepoli Io domandaua,nôdimeno
cieh,hauendo Giefu,che feguiua uita piu ciui gli riceue gratiofamente niente improperan
\ç in minore pregio,onde fegue l'Euâgelifta. do la incredulita loro. Et quello che rifpon'
de qui
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