approssimazione, si deve ritenere che la presenza <strong>di</strong> <strong>di</strong>abete mellito non soffra <strong>di</strong> marginiconsistenti <strong>di</strong> sovracertificazione. L’elevato numero <strong>di</strong> <strong>di</strong>abetici trova la più probabilespiegazione nella ormai quarantennale attività <strong>di</strong> ricerca attiva dei soggetti con intolleranza alcarico <strong>di</strong> glucosio. Preve<strong>di</strong>bilmente, ciò si traduce anche in un beneficio per gli interessati,comportando un minor numero <strong>di</strong> complicanze a comparsa tar<strong>di</strong>va.L’ipertensione arteriosa viene clinicamente <strong>di</strong>stinta in tre sta<strong>di</strong>: solo la forma grave (III sta<strong>di</strong>o)prevede l’esenzione dal ticket. Sappiamo, dall’indagine “In linea con la salute” 84 , che laprevalenza tra i ferraresi dell’ipertensione con trattamento farmacologico è, tra i 18 e i 79anni, pari al 21,2%. Dai calcoli qui effettuati risulta che la prevalenza degli “ipertesi esenti” trai 15 e i 79 anni è pari all’11,9%. Risulta, quin<strong>di</strong>, rapportando le due percentuali, che più dellametà degli ipertesi ferraresi in trattamento sono esenti dal ticket, e quin<strong>di</strong> verosimilmente<strong>di</strong>agnosticati al III sta<strong>di</strong>o.Uno dei mo<strong>di</strong> <strong>di</strong> stimare quanti possono essere i <strong>di</strong>sabili in un certo territorio, dopo averesplorato banche dati <strong>di</strong> varia origine “amministrativa”, consiste nel tentare <strong>di</strong> valutare quanti,dopo essere stati oggetto <strong>di</strong> un intervento ospedaliero, hanno da tale intervento (in seguito allaspecifica patologia considerata) certamente riportato un esito invalidante. Abbiamo tentato <strong>di</strong>percorrere questa strada, analizzando i ricoveri ospedalieri delle persone con malattie cronichenon congenite 85 (gli esenti dal ticket) nel quadriennio 2003-2006. Ciò è avvenuto tramite unaopportuna procedura <strong>di</strong> record linkage, che ha permesso <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare tutti i ricoveriospedalieri che hanno avuto per oggetto le persone con esenzione. Purtroppo non è statopossibile andare più in<strong>di</strong>etro rispetto all’anno 2003, a causa della <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> “incrociare” i datifino al 2002 compreso (fino al 2002 la mancanza <strong>di</strong> molti co<strong>di</strong>ci fiscali avrebbe inficiato laqualità dei dati).Al termine <strong>di</strong> queste valutazioni, sono stati conteggiati i DRG con esito <strong>di</strong> <strong>di</strong>sabilità, ed è statainfine fornita una duplice stima, una <strong>di</strong> scenario “basso” e una <strong>di</strong> scenario “alto”.Si può pertanto stimare che il numero <strong>di</strong> <strong>di</strong>sabili “incidenti” nel periodo 2003-2006 siacompreso in un range tra 7.979 (scenario “basso”, considerando solo i DRG “certi”) e 8.659(scenario “alto”, ottenuto considerando anche i DRG “incerti”).L’archivio dei <strong>di</strong>sabili dell’INAIL fornisce dati molto aggiornati (al 31.12.2006) sull’ammontaredelle persone con <strong>di</strong>sabilità da lavoro. Purtroppo, il massimo dettaglio territoriale fornito daidati INAIL è quello provinciale, e non sarà pertanto possibile in questa sede fornire dettagli alivello <strong>di</strong>strettuale o comunale.Prima <strong>di</strong> descrivere i dati, è opportuno dare un inquadramento sul loro significato, partendodalla definizione <strong>di</strong> “inabile” che dà l’INAIL.Per le inabilità temporanee <strong>di</strong> durata superiore a tre giorni, l’INAIL eroga soltanto unaprestazione monetaria una tantum. Per le inabilità permanenti, il trattamento assicurativofornito dall’INAIL è più articolato. L’INAIL definisce “inabilità permanente” una inabilità checomporta una riduzione delle capacità lavorative con postumi permanenti <strong>di</strong> grado uguale osuperiore al 6%. La prestazione si articola in: indennizzo in capitale, se il grado <strong>di</strong>menomazione è pari o superiore al 6% e inferiore al 16%; indennizzo in ren<strong>di</strong>ta, se il grado <strong>di</strong>menomazione è pari o superiore al 16%. La ren<strong>di</strong>ta decorre dal giorno successivo allaguarigione clinica e viene erogata per tutta la vita della persona inabile, a con<strong>di</strong>zione che ilgrado <strong>di</strong> inabilità non <strong>di</strong>venti inferiore al 16%. Questa è la normativa attuale, invece,precedentemente al Decreto 38/2000, la soglia del livello <strong>di</strong> <strong>di</strong>sabilità permanente eradell’11%. Inoltre dal 25 luglio 2000, per effetto del Decreto 70/2000, viene indennizzato ancheil danno biologico, inteso come lesione all’integrità psicofisica, suscettibile <strong>di</strong> accertamentome<strong>di</strong>co-legale della persona. I requisiti per avere <strong>di</strong>ritto alla prestazione sono: la causalavorativa dell'infortunio o della malattia e il grado <strong>di</strong> menomazione dell'integrità psico-fisicasuperiore al 6%. Le menomazioni conseguenti alle lesioni psicofisiche sono indennizzate, senzaalcun riferimento alla retribuzione, in base alle tabella delle menomazioni e alla tabella <strong>di</strong>indennizzo del danno biologico. I dati cui facciamo qui riferimento sono relativi ai soli titolari <strong>di</strong>ren<strong>di</strong>ta INAIL.84 “In linea con la salute” – <strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong> <strong>Ferrara</strong>, 200585 Dal novero delle persone con esenzione ticket, residenti in provincia <strong>di</strong> <strong>Ferrara</strong>, sono state esclusi tutti coloro cheavevano patologie croniche <strong>di</strong> origine congenita. Dopo tale selezione, il numero <strong>di</strong> persone esenti (al 30 settembre2007) sui quali è stato effettuato il record linkage era pari a 59287.99
Tabella 5.5: Tipo <strong>di</strong> <strong>di</strong>sabilità, <strong>di</strong>stinta per genere, al 31.12.2007TIPO DISABILITÀ Maschi % Femmine % Totale %Disabilità motoria 1.739 44,9 544 53,9 2.283 46,7Disabilità psico sensoriale 554 14,3 46 4,6 600 12,3Disabilità car<strong>di</strong>o respiratoria 116 3,0 18 1,8 134 2,7Altra e indet. 1.467 37,8 402 39,8 1.869 38,3Totale 3.876 100,0 1.010 100,0 4.886 100,0Al 31 <strong>di</strong>cembre 2007 i <strong>di</strong>sabili da lavoro, residenti in provincia <strong>di</strong> <strong>Ferrara</strong>, sono 4.886, <strong>di</strong> cui3.876 maschi e 1.010 femmine. La <strong>di</strong>sabilità lavorativa è pertanto un fenomeno spiccatamentemaschile: il rapporto tra maschi e femmine <strong>di</strong>sabili è quasi <strong>di</strong> 4 a 1.Secondo il tipo <strong>di</strong> <strong>di</strong>sabilità, quasi la metà (il 46,7%) del totale dei <strong>di</strong>sabili soffre <strong>di</strong> <strong>di</strong>sabilitàmotoria; il 12,3% soffre <strong>di</strong> <strong>di</strong>sabilità psico-sensoriale: in questo caso, la quota è molto piùrilevante per i soli maschi (il 14,3%, contro il 4,6% delle femmine). Soltanto il 2,7% del totalesoffre <strong>di</strong> una <strong>di</strong>sabilità car<strong>di</strong>o-respiratoria. Rispetto all’anno precedente, il numero <strong>di</strong> <strong>di</strong>sabili dalavoro in provincia <strong>di</strong> <strong>Ferrara</strong> è <strong>di</strong>minuito del 2,4%.Grafico 5.5: Distribuzione delle tipologie <strong>di</strong> <strong>di</strong>sabilità nelle <strong>di</strong>verse classi <strong>di</strong> età (%)65 E PIU'3,110,732,253,950-642,515,223,658,835-491,88,413,176,615-342,25,910,381,60,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0 70,0 80,0 90,0MOTORIACARDIO-RESPIRATORIAPSICO-SENSORIALEALTRE E INDET.Nelle <strong>di</strong>verse classi <strong>di</strong> età, possiamo osservare che nella classe più giovane (15-34 anni) sonolargamente prevalenti le <strong>di</strong>sabilità motorie (81,6%), mentre tale quota tende ad essere semprepiù bassa al crescere dell’età. Nella classe più anziana (65 anni e oltre) la tipologia prevalenteè quella delle “altre <strong>di</strong>sabilità” (53,9%).Tabella 5.6: Livello <strong>di</strong> gravità della <strong>di</strong>sabilità per classe <strong>di</strong> etàLivello <strong>di</strong> gravità 15-34 % 35-49 % 50-64 % 65 e piu' % Totale %Me<strong>di</strong>o (11%-33%) 116 85,3 478 77,6 1.103 79,5 2.055 74,8 3.752 76,8Grave (34%-66%) 11 8,1 113 18,3 244 17,6 613 22,3 981 20,1Molto grave (67%-99%) 5 3,7 19 3,1 30 2,2 65 2,4 119 2,4Assoluto (100%) 4 2,9 6 1,0 10 0,7 14 0,5 34 0,7Totale 136 100,0 616 100,0 1.387 100,0 2.747 100,0 4.886 100,0Passiamo ora ad osservare i <strong>di</strong>sabili secondo il livello <strong>di</strong> gravità della <strong>di</strong>sabilità.Fortunatamente, la quota <strong>di</strong> <strong>di</strong>sabili “molto gravi” e “assoluti” raggiunge il 3,1% sul totale, pariad un numero assoluto <strong>di</strong> 153 persone. È piuttosto elevata, invece, la quota <strong>di</strong> <strong>di</strong>sabili “gravi”,con riduzione della capacità lavorativa compresa tra un terzo e due terzi: complessivamente, èpari al 20,1%. Questa quota aumenta in funzione dell’età: è pari all’8,1% nella classe tra 15 e34 anni, e aumenta fino a <strong>di</strong>ventare il 22,3% oltre i 65 anni.100
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