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Profilo di comunità - Azienda USL di Ferrara

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3.4 Lavoro e salute“La sicurezza del lavoro favorisce la salute, il benessere e la sod<strong>di</strong>sfazione per il lavoro stesso.Più i tassi <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione sono alti, più sono alti i casi <strong>di</strong> malattia e <strong>di</strong> morte prematura.(Organizzazione Mon<strong>di</strong>ale della Sanità)”La con<strong>di</strong>zione socio-economica <strong>di</strong> una persona e <strong>di</strong> una comunità è un forte pre<strong>di</strong>ttore delle suecon<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> salute. E’ ovvio pertanto che il lavoro e la <strong>di</strong>soccupazione rientrino fra i“determinanti sociali <strong>di</strong> salute”.Se istruzione, red<strong>di</strong>to e professione concorrono a definire il posto che ciascuno occupa nellasocietà, il lavoro, che nelle società occidentali agisce in modo pervasivo su gran parte della vitaadulta, è probabilmente il fattore che maggiormente influenza la nostra salute, è infatti unveicolo <strong>di</strong> integrazione sociale e garantisce, anche se talora in modo insufficiente, una base <strong>di</strong>benessere economico.3.4.1 Lavoro e saluteIl lavoro fa male alla salute? Anche le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> lavoro, i mo<strong>di</strong> <strong>di</strong> lavorare, e non solo lacertezza del posto <strong>di</strong> lavoro sono aspetti determinanti per la salute.Rischi lavorativi insufficientemente controllati possono danneggiare la salute attraversoinfortuni e malattie professionali (siano esse riconosciute come tali dal sistema <strong>di</strong> tutele invigore oppure no). Un esempio <strong>di</strong> danno alla salute molto <strong>di</strong>ffuso, e poco percepito fino a tempirecenti, è costituito dai danni all’u<strong>di</strong>to conseguenti all’esposizione a rumore. Fino all’avventodel D.Lgs. 626/94, migliaia <strong>di</strong> lavoratori hanno rischiato <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare ipoacusici a causa delrumore sul luogo del lavoro. Pochi anni fa, ad esempio, i ricercatori inglesi dell'Università <strong>di</strong>Southampton, esaminando oltre 22.000 lavoratori britannici, hanno scoperto che il 2% <strong>di</strong>questi soffriva <strong>di</strong> gravi <strong>di</strong>fficoltà all’u<strong>di</strong>to da inquinamento acustico.Un fattore noto <strong>di</strong> stress è rappresentato dal lavoro notturno. La tendenzaall’addormentamento è una conseguenza nota <strong>di</strong> questo tipo <strong>di</strong> lavoro 48 , viene contrastata sulluogo <strong>di</strong> lavoro dall’attenzione richiesta dall’attività lavorativa ma può costituire un graverischio durante il ritorno a casa. Uno stu<strong>di</strong>o 49 del Karolinska Institute <strong>di</strong> Stoccolma su 5.000lavoratori <strong>di</strong> 40 aziende svedesi ha evidenziato che il 7% si addormenta sul lavoro <strong>di</strong>versevolte al mese mentre il 23% si appisola senza volere nel tempo libero. Questo stato <strong>di</strong>affaticamento aumenterebbe il rischio <strong>di</strong> infortuni sul lavoro e <strong>di</strong> incidenti stradali per chi tornaa casa in auto. Nel 2005 nella provincia <strong>di</strong> <strong>Ferrara</strong> si sono verificati 751 infortuni in itinere,sarebbe interessante sapere quanti hanno riguardato lavoratori turnisti. Infine un lavoroinsod<strong>di</strong>sfacente o insicuro può avere lo stesso effetto della vera e propria <strong>di</strong>soccupazione,creando ansietà e depressione, accresciuti fattori <strong>di</strong> rischio car<strong>di</strong>ovascolare e malattiecar<strong>di</strong>ache.3.4.2 Disoccupazione e saluteIn tutti i Paesi sviluppati, compresa l'Italia, si continua ad osservare il paradosso dellapermanenza <strong>di</strong> <strong>di</strong>suguaglianze <strong>di</strong> salute legate alle con<strong>di</strong>zioni socio-economiche, nonostante ilprogressivo miglioramento dello stato <strong>di</strong> salute della popolazione e l'allungamento della duratame<strong>di</strong>a <strong>di</strong> vita. I <strong>di</strong>soccupati e le loro famiglie hanno una probabilità notevolmente maggiore <strong>di</strong>morte prematura rispetto al resto della popolazione, anche escludendo gli altri comuni fattori <strong>di</strong>rischio.La <strong>di</strong>soccupazione è un fenomeno composito in quanto comprende con<strong>di</strong>zioni sociali tra loromolto <strong>di</strong>fferenziate: <strong>di</strong>soccupazione <strong>di</strong> lunga durata e perio<strong>di</strong> ricorrenti <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazioneesprimono carriere lavorative molto <strong>di</strong>verse fra loro. Uno stu<strong>di</strong>o sulla mortalità fra i<strong>di</strong>soccupati 50 torinesi concludeva : “I suici<strong>di</strong>, le morti associate a comportamenti dettati da unprofondo stato <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio e da percorsi esistenziali avversi sottolineano la profonda48 Czeisler CA, Modafinil for Excessive Sleepiness Associated with Shift-Work Sleep Disorder N Engl J Med. 2005 Aug4;353(5):476-86.49 Akerstedt et al. Work organisation and unintentional sleep: results from the WOLF study Occupational andenvironmental me<strong>di</strong>cine 2002; 59: 595-60050 Costa e al., Disuguaglianze <strong>di</strong> salute in Italia, Epidemiologia&Prevenzione, Supplemento 200471

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