Tabella 2.12: Fattori <strong>di</strong> rischio <strong>di</strong> patologia car<strong>di</strong>ovascolare per classe <strong>di</strong> età18-34 35-49 50-69 70-79 TotaleIpertensione 2,4 12,4 37,8 49,1 24,6Ipercolesterolemia 9,1 19,7 32,8 31,0 23,9Le persone che riferiscono ipertensione e ipercolesterolemia hanno 50 anni e più, per lamassima parte.Grafico 2.10: Quota % <strong>di</strong> persone con <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> ipertensione e <strong>di</strong> ipercolesterolemia inprovincia e nei <strong>di</strong>stretti sanitari, 200830,028,026,024,024,726,223,424,628,123,922,021,320,018,016,716,014,012,010,0IpertensioneIpercolesterolemiaCentro-Nord 24,7 28,1Ovest 26,2 16,7Sud-Est 23,4 21,3Provincia 24,6 23,9Il grafico illustra chiaramente che i due fattori <strong>di</strong> rischio hanno due <strong>di</strong>stribuzioni territorialicompletamente <strong>di</strong>verse, pur partendo da me<strong>di</strong>e provinciali abbastanza simili (24,6 e 23,9%).L’ipertensione <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuisce abbastanza omogeneamente in provincia, sia pure con unamaggiore prevalenza (+1,2%) nel Distretto Ovest.L’ipercolesterolemia oscilla dal 16,7% nel Distretto Ovest al 28% del Distretto Centro-Nord. Lacombinazione sinergica dei <strong>di</strong>versi stili <strong>di</strong> vita, che presentano percentuali <strong>di</strong>verse nei tre<strong>di</strong>stretti sanitari (riportate sinteticamente nella tabella che segue), probabilmente spiegaalmeno in parte le <strong>di</strong>stribuzioni osservate.L’informazione della popolazione ha un ruolo cruciale per la prevenzione dell’ipertensione edell’ipercolesterolemia. Una recente ricerca 13 condotta in cinque paesi europei, tra i qualil’Italia, ha evidenziato una scarsa percezione nella popolazione del problema rappresentatodall’ipertensione e dall’ipercolesterolemia. Una maggiore consapevolezza dell’importanza <strong>di</strong>questi due fattori <strong>di</strong> rischio, della loro in<strong>di</strong>viduazione e della loro prevenzione è il primoobiettivo da conseguire.13 Erhardt &Hobbs Int J Clin Pract 2002; 56:63239
2.2 I comportamenti a rischio2.2.1 Uso e abuso <strong>di</strong> alcolL’uso <strong>di</strong> sostanze psicoattive, tra le quali va compreso a tutti gli effetti l’alcol, costituisce unimportante problema sociale e <strong>di</strong> salute nel ferrarese, nella varietà <strong>di</strong> sostanze e modalità chepuò assumere.La tabella seguente riassume i risultati <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse indagini recenti sull’uso <strong>di</strong> sostanze inprovincia <strong>di</strong> <strong>Ferrara</strong>. Si tratta <strong>di</strong> indagini tra loro molto <strong>di</strong>somogenee, utili comunque percogliere il segnale (univoco e coerente) <strong>di</strong> un’alta prevalenza dell’abuso alcolico nei giovani.Tabella 2.13: Consumo <strong>di</strong> alcol tra i giovani a <strong>Ferrara</strong>(tra parentesi: classe <strong>di</strong> età a cui si riferisce il dato riportato)In lineaMAC-A 14 OEDP 15 CARID 16“Viva lacon la(15-18) (13-21) (15-20) salute 2 17 notte” 18(14-29)(18-34)Non bevonomai alcol16%Bevono alcol 82%Si sonoubriacati(1 o più volte)Alcolemia0,5M 29%F 44%M 39%F 21%26% 33% -74% ? 67% -“Ai li<strong>di</strong>OEDP 20colcamper” 19 *--26%74%Confronto:Italia 2128%(18-24)72% 22(18-24)- 43% 42% 6% - - 33% 8% 23- - - -- - - -* si sono ubriacati una o più volte negli ultimi 6 mesiInverno27%Estate40%Inverno73%Estate60%Estate54%Estate46%- -- -La lettura della tabella deve tenere conto <strong>di</strong> due importanti limiti dei dati riportati:1) i risultati <strong>di</strong> alcuni stu<strong>di</strong> locali possiedono un valore esclusivamente qualitativo: dannoun’in<strong>di</strong>cazione sull’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> grandezza del fenomeno (non sono riferiti a un campionecostruito per una lettura autonoma);2) gli stu<strong>di</strong> richiamati hanno utilizzato domande <strong>di</strong>verse per indagare gli atteggiamenti deigiovani verso l’alcol. Pertanto i risultati hanno dovuto essere ricondotti alle categoriepredeterminate in tabella: questa operazione ha introdotto, ovviamente, un elemento <strong>di</strong>soggettività e dunque un margine <strong>di</strong> errore aggiuntivo.L’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> grandezza è comunque abbastanza in linea tra i risultati dei <strong>di</strong>versi stu<strong>di</strong>, salvo il“binge drinking”. I bevitori binge sono coloro che hanno <strong>di</strong>chiarato <strong>di</strong> aver bevuto almeno unavolta 6 o più unità <strong>di</strong> bevanda alcolica in un’unica occasione.Il confronto <strong>di</strong> questa tabella con la successiva consente <strong>di</strong> affermare che l’alcol è la principalesostanza <strong>di</strong> abuso per i giovani; lo è anche per l’intera popolazione, subito dopo il fumo.Infatti il consumo <strong>di</strong> alcol in Italia è un’abitu<strong>di</strong>ne <strong>di</strong>ffusa e socialmente accettata, che deve peròfare i conti con modelli <strong>di</strong> consumo in evoluzione, soprattutto tra i giovani (binge drinking).14 Bimbo A. Ricerca intervento sul consumo <strong>di</strong> alcolici tra i giovani ferraresi – Progr. <strong>di</strong>pendenze patologiche ASL FE15 Sorio C. Stili <strong>di</strong> vita e comportamenti <strong>di</strong> consumo tra i giovani della provincia <strong>di</strong> <strong>Ferrara</strong> – Marzo 2004, Programma<strong>di</strong>pendenze patologiche Ausl <strong>Ferrara</strong>16 CARID Il <strong>di</strong>sagio giovanile e adolescenziale: una ricerca empirica nelle province <strong>di</strong> Bologna, <strong>Ferrara</strong> e Ravenna. 200317 De Togni A. Pasetti P. In linea con la salute 2, <strong>Azienda</strong> Usl <strong>di</strong> <strong>Ferrara</strong>18 Assessorato alla cultura della provincia <strong>di</strong> <strong>Ferrara</strong> – Progetto “Vivalanotte” 200219 Garuti C. & Baral<strong>di</strong> F. Ai li<strong>di</strong> col camper, 2006 Ausl <strong>Ferrara</strong> (report) (età me<strong>di</strong>a: 28 anni20 Osservatorio epidemiologico <strong>di</strong>pendenze patologiche Ausl <strong>Ferrara</strong> – Rapporto 200640
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