Grafico 6.20: Percentuale <strong>di</strong> ricoveri per gran<strong>di</strong> categorie <strong>di</strong>agnostiche, stranieri residenti eitaliani, 200620,015,010,05,06,04,80,00,70,3 1,2 -0,21,81,3-0,3-1,0-2,10,21,4 1,6-5,0-2,7-3,8-10,0-9,2-15,0APPARATO CIRCOLATORIOAPPARATO DIGERENTEAPPARATO RESPIRATORIOAPPARATO RIPRODUTTIVO FEMMINILEAPPARATO RIPRODUTTIVO MASCHILEMAL.E DIST.ENDOCRINI, NUTRIZIONALI EMETABOLICIMAL.E DIST.MENTALI, ABUSO DIALCOOL/DROGHEORECCHIO, NASO, BOCCAMAL.E DIST.PERIODO NEONATALEMAL.INFETTIVE E PARASSITARIEPELLE E TESSUTO SOTTOCUTANEORENE E VIE URINARIESANGUE, ORGANI EMOPOIETICI ESIST.IMMUNITARIOSISTEMA MUSCOLO-SCHELETRICO ETESS.CONNETTIVOSISTEMA NERVOSO E OCCHIOALTRE MDCTRAUMATISMI E AVVELENAMENTI% - Stranieri % - Italiani DifferenzaPur con tutte le cautele interpretative del caso, dovute principalmente al fatto che le“popolazioni generanti” <strong>di</strong> questi fenomeni sono, come abbiamo avuto modo <strong>di</strong> vedere, molto<strong>di</strong>verse tra loro nella struttura per età notiamo, che per alcuni gruppi <strong>di</strong> patologie esiste un<strong>di</strong>fferenziale tra le due popolazioni: nel novero dei ricoveri degli stranieri sono più elevate lemalattie e i <strong>di</strong>sturbi del periodo neonatale (+4,8%), <strong>di</strong> orecchio, naso e bocca (+1,8%), lemalattie infettive (+1,3%) e in forte misura (+6%) le malattie dell’apparato riproduttivofemminile (ma ricor<strong>di</strong>amo che su questo dato pesa moltissimo il fenomeno delle IVG).Più elevata (+1,6%) è poi, per gli stranieri, la quota dei ricoveri dovuti a traumatismi. Come cisi poteva attendere, è nettamente inferiore per la popolazione straniera (-9,2%), più giovane<strong>di</strong> quella italiana, la quota <strong>di</strong> malattie dell’apparato circolatorio. Seppure in misura contenuta,sono meno elevate anche, rispettivamente, la quota <strong>di</strong> ricoveri relativi alle malattie del sistemanervoso e dell’occhio (-3,8%), e la quota <strong>di</strong> malattie dell’apparato respiratorio (-2,7%).I “minorenni” (0-19 anni) ricoverati, italiani e stranieriTabella 6.23: Residenti nella provincia <strong>di</strong> <strong>Ferrara</strong> in età 0-19 anni, ricoverati presso struttureospedaliere della provincia <strong>di</strong> <strong>Ferrara</strong>, anno 2006 (sono esclusi i neonati sani)0-4 5-9 10-14 15-19 Totale 0-19 anniItaliani 1.718 604 561 756 3.639 90,8%Stranieri 170 57 57 86 370 9,2%Totale 1.888 661 618 842 4.009 100,0%Fonte: Reportistica <strong>di</strong>namica SDO Emilia-RomagnaPer quanto riguarda i ricoveri ospedalieri <strong>di</strong> persone tra zero e 19 anni <strong>di</strong> età, non ci sonoevidenti <strong>di</strong>fferenze tra italiani e stranieri nelle singole classi <strong>di</strong> età, mentre il dato complessivo141
dei ricoveri ospedalieri in età 0-19 anni risulta essere 9,2% a carico dei soggetti concitta<strong>di</strong>nanza straniera, e il rimanente a carico dei soggetti <strong>di</strong> pari età con citta<strong>di</strong>nanza italiana.Si può sostenere che la quota dei ricoveri è leggermente maggiore per gli stranieri, seconsiderando che, come visto sopra, i minorenni stranieri, residenti in provincia <strong>di</strong> <strong>Ferrara</strong> sonol’8,2% <strong>di</strong> tutti i minorenni residenti. È pertanto possibile che vi sia un leggero eccesso <strong>di</strong>ricoveri <strong>di</strong> soggetti stranieri, per la fascia 0-19 anni, per quanto riguarda il 2006.I casi <strong>di</strong> tubercolosi notificati al sistema <strong>di</strong> sorveglianza dell’<strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong> <strong>di</strong> <strong>Ferrara</strong> (2001-2005): italiani e stranieriTabella 6.24: Casi <strong>di</strong> tubercolosi notificati, 2001-2005AnnoTubercolosi Tubercolosi extrapolmonaretubercolosiTotale casipolmonareDi cui stranieri % stranieri sul totale2001 20 17 37 6 16,22002 21 13 34 9 26,52003 15 10 25 8 32,02004 22 10 32 17 53,12005 18 14 32 10 31,3Tabella 6.25: Casi <strong>di</strong> tubercolosi notificati nel 2005, in Emilia Romagna<strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong> Numero casi(2005)Tasso <strong>di</strong> notifica (X100000 ab.)Forlì 30 16,9Reggio Emilia 66 13,6Bologna 110 13,4Modena 78 11,8Regione ER 455 11,0Piacenza 28 10,2Rimini 27 9,4<strong>Ferrara</strong> 32 9,1Cesena 17 8,8Parma 32 7,7Ravenna 27 7,4Imola 7 5,6In provincia <strong>di</strong> <strong>Ferrara</strong> il numero totale <strong>di</strong> casi <strong>di</strong> tubercolosi notificati al sistema <strong>di</strong> sorveglianzadell’<strong>Azienda</strong> Usl <strong>di</strong> <strong>Ferrara</strong>, negli anni 2001-2005, è rimasto pressoché invariato, oscillandosempre attorno ai 30 casi, con un minimo <strong>di</strong> 25 casi nel 2003.Nel 2005, il tasso <strong>di</strong> notifica (x 100.000 abitanti) <strong>di</strong> <strong>Ferrara</strong>, che è pari a 9,1, si situa <strong>di</strong> duepunti al <strong>di</strong> sotto della me<strong>di</strong>a regionale (che è pari a 11 casi per 100.000 abitanti). Il Distrettosanitario che presenta il tasso <strong>di</strong> notifica più elevato è il Sud-Est, con un valore <strong>di</strong> 10,8, mentreil tasso più basso si registra nel Distretto Ovest.Tabella 6.26: Casi <strong>di</strong> tubercolosi notificati nel 2005, nei <strong>di</strong>stretti della provincia<strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong> Numero casi(2005)Tasso <strong>di</strong> notifica (X100000 ab.)<strong>Ferrara</strong> Centro-17 9,6Nord<strong>Ferrara</strong> Ovest 4 5,5<strong>Ferrara</strong> Sud-Est 11 10,8Fonte: <strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong> <strong>di</strong> <strong>Ferrara</strong> e RERNel periodo tra il 2001 e il 2005 è aumentata la percentuale <strong>di</strong> casi <strong>di</strong> tubercolosi in citta<strong>di</strong>nistranieri: si passa dal 16,2% del 2001 al 31,3% del 2005, con un picco del 53,1% nel 2004.Dobbiamo comunque tenere presente che si tratta <strong>di</strong> valori assoluti molto piccoli, sia alnumeratore che al denominatore, per i quali basta una minuscola oscillazione per creare forticambiamenti nei valori percentuali, in realtà solo apparenti.Il picco che si nota nel 2004 della quota <strong>di</strong> casi <strong>di</strong> stranieri sul totale (53,1%) è in<strong>di</strong>ce dellapresenza <strong>di</strong> una marcata <strong>di</strong>suguaglianza <strong>di</strong> salute, verosimilmente non dovuta a una carenza <strong>di</strong>142
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